sabato 31 dicembre 2011
ARRIVA L'ANNO NUOVO !
Da un vecchio Almanacco Chiaravalle del 1986 riportiamo gli AUGURI per il nuovo anno.
Speriamo insieme.
...Vi auguriamo gioia e felicità, con sincerità, anche se lo sapete, il dolore, le tristezze, gli inevitabili grattacapi, del futuro anno nuovo fanno pare della vita.
Sono forse queste le cose banali che si dicono a fine anno.
Forse è quello che vorreste sentire oppure le nostre parole vi paion troppo formali.
A voi cari lettori è comunque dedicato il nostro "lavoro"e un abbraccio.
E' questo un augurio che condividiamo pienamente e speriamo voi con noi.
venerdì 30 dicembre 2011
UN ALTRO SCORCIO DI SVIZZERA!!!
Sopra le colline di Berlingen delle nuvole fiammeggianti, oltre le quali spuntava lentamente un gran sole rosso. Anche il lago si colorò di quello stesso cupo color sangue, che fiammeggiò sulle miriadi di tegole, nei vetri delle finestre e nelle fontane, finché il sole non divenne chiaro nel cielo.
Rimasi un attimo a guardare e mi rallegrai, come già altre volte , di avere quella finestra...
Da Davanti alla finestra di Hermann Hesse.
L'alba del 2012 speriamo sia altrettanto luminosa!!!
UN viaggio ECONOMICO
Fine anno, festività di Natale e di Capodanno, qualche giorno di vacanza ed ecco si può pensare ad una gita di un paio di giorni.
Vi sono opuscoli, libri, giornali specializzati che ci possono aiutare nella scelta, (noi ne abbiamo diversi da proporvi sulla nostra bancarella Più Sai Più Sei).
Ma se mancano i soldi per un vero viaggio? Ci accontenteremo di leggere di questi posti bellissimi che vorremmo visitare in attesa di tempi più "floridi".
E tra le letture perché non scegliere un vecchio libro di geografia, per rivedere luoghi lontani come li avevamo immaginati durante le lezioni di storia e geografia ai tempi delle elementari-medie?
Inverno, neve, ghiaccio...chi meglio della Svizzera può rappresentare questa stagione?
Ed eccovi allora una descrizione della Svizzera tratta da un Enciclopedia dei ragazzi degli anni 60.
Svizzera, paese bellissimo di vette nevose, di ghiacciai imponenti, di verdi vallate, di fiumi, di laghi azzurri, di foreste di abeti. Nelle conche, sulle rive dei laghi, sorgono paesini nitidi, eleganti e floride città,come Zurigo, Basilea, Lucerna, Ginevra, e la capitale Berna, dominata dall'alto campanile della sua cattedrale gotica.
Gli svizzeri sono tenaci lavoratori; con la forza di volontà hanno saputo fondersi insieme, pur essendo di tre razze differenti, e cioè Francesi, Tedeschi e Italiani, e avendo lingue e religioni diverse.
Politicamente essi sono costituiti a Repubblica Federale, divisa in 22 Cantoni.
Come potete immaginare, la Svizzera, a causa del suo territorio tutto montuoso, non è un paese agricolo, ma ha molte industrie: l'industria del latte (pensate ai buoni formaggi svizzeri e alla squisita cioccolata che è la migliore del mondo!), l'industria degli orologi, l'industria meccanica, e infine l'industria dei forestieri, perché per la bellezza del suo paesaggio alpino, per la mitezza del clima, temperato dalle masse d'acqua dei suoi laghi, è uno dei luoghi più frequentati dai turisti di tutto il mondo...
Buon Viaggio!!!
giovedì 29 dicembre 2011
E dopo il tè ... una CIOCCOLATA
Ciocco-tè all'earl grey
25cl di latte intero,
25cl di panna fresca,
30g di cassonata (zucchero di canna grezzo),
1 stecca di vaniglia,
1/4 di anice stellato,
1/2 di bastoncino di cannella,
7 g di tè earl grey,
125g di cioccolato fondente (cacao al 70%).
In una pentola, riscaldate il latte e la panna fresca insieme alla cassonata, alla stecca di vaniglia tagliata e aperta, all'anice stellato e alla cannella. Togliete dal fuoco poco prima dell'ebollizione.
Lasciate il tè earl grey in infusione per 10 minuti nella miscela così ottenuta.
Nel frattempo fate sciogliere la cioccolata a bagnomaria.
Versate l'infuso sul cioccolato mescolando bene con la frusta per amalgamare il composto.
Filtrate con il colino.
Si consiglia di servire a una temperatura di 70°C.
Questa ricetta l'abbiamo trascritta per voi da uno dei nostri libri di cucina non in vendita.
Sperando di avervi fatto un dolce regalino che apprezzerete...
Buona Serata!!!
25cl di latte intero,
25cl di panna fresca,
30g di cassonata (zucchero di canna grezzo),
1 stecca di vaniglia,
1/4 di anice stellato,
1/2 di bastoncino di cannella,
7 g di tè earl grey,
125g di cioccolato fondente (cacao al 70%).
In una pentola, riscaldate il latte e la panna fresca insieme alla cassonata, alla stecca di vaniglia tagliata e aperta, all'anice stellato e alla cannella. Togliete dal fuoco poco prima dell'ebollizione.
Lasciate il tè earl grey in infusione per 10 minuti nella miscela così ottenuta.
Nel frattempo fate sciogliere la cioccolata a bagnomaria.
Versate l'infuso sul cioccolato mescolando bene con la frusta per amalgamare il composto.
Filtrate con il colino.
Si consiglia di servire a una temperatura di 70°C.
Questa ricetta l'abbiamo trascritta per voi da uno dei nostri libri di cucina non in vendita.
Sperando di avervi fatto un dolce regalino che apprezzerete...
Buona Serata!!!
UN RITO BORGHESE
Un tè con le amiche chiacchierando di... LIBRI. |
Nostalgia di vecchi riti, di teiere fumanti sotto il cappuccio imbottito e ricamato che le teneva ben calde...
Nostalgia di dolcetti casalinghi, di merende ristoratrici tra ore di studio accanito: una tazza di tè, una fetta di pane, burro e marmellata e i libri sul tavolo sembravano un po' meno minacciosi...
Il tè delle signore, le amiche della mamma, era un altro rito domestico cui una figlia giovinetta della buona borghesia non poteva sottrarsi facilmente.
Le era riservato il compito, sussidiario ma ricco di sottintesi e di promesse, di aiutare la stessa padrona di casa nel servizio: porgere il piattino di cristallo con le fettine di limone già private dei semi e la splendente zuccheriera d'argento ben colma, tenendo a portata di mano la lattiera per chi, all'uso francese dell'agrume per insaporire la bevanda, preferisse la lattea nuvoletta all'inglese.
Le signore bevevano il te compostamente, facendo complimenti e lodi, chiedevano notizie sugli studi, poi la ragazzina poteva tornare nella sua stanza. Il suo ruolo al tè era concluso: un giorno a sua volta avrebbe riunito le amiche in salotto e avrebbe chiamato in aiuto le figlie...
Da L'ora del tè di Mariarosa Schiaffino 1992
Questo è un altro dei libri della nostra bancarella Più Sai Più Sei, libri usati (ma ben tenuti) a prezzo stracciato che ogni prima domenica del mese (esclusi gennaio e agosto) trovate a Librisottoiportici di Castelgoffredo.
Buon pomeriggio!!!
DICEMBRE
Ed ecco da un vecchio giornale una bella ed intima descrizione del mese di:
I suoi giorni sono i più brevi, tanto che si hanno pressapoco quindici ore di notte; si aggiunga l'atmosfera quasi continuamente cupa e brumosa, e nulla più manca per constatare in questo mese la massima deficienza di vita esteriore, il riflesso e l'immagine della spenta Natura.
Eppure in mezzo a tanta tristezza, quanto sorride a noi questo mese tetro e freddoloso! Tutte lo salutiamo col sorriso della tenerezza e della gioia, poiché esso si prepara a farci gustare, in tutta la sua pienezza, la vita del cuore.
E' questo il mese dedicato essenzialmente agli affetti di famiglia, alla nostra parte d'esistenza più viva e più sentita.
La festa esteriore della Natura è terminata, per dar luogo a quella dei nostri intimi sentimenti.
Da IL BAZAR Giornale illustrato delle famiglie Dicembre 1897
Buon fine mese!!!
Eppure in mezzo a tanta tristezza, quanto sorride a noi questo mese tetro e freddoloso! Tutte lo salutiamo col sorriso della tenerezza e della gioia, poiché esso si prepara a farci gustare, in tutta la sua pienezza, la vita del cuore.
E' questo il mese dedicato essenzialmente agli affetti di famiglia, alla nostra parte d'esistenza più viva e più sentita.
La festa esteriore della Natura è terminata, per dar luogo a quella dei nostri intimi sentimenti.
Da IL BAZAR Giornale illustrato delle famiglie Dicembre 1897
E' la neve sui monti, la fiamma nel focolare. Una campana che chiama per la novena di Natale. Dicembre... F.Bordoni |
venerdì 23 dicembre 2011
Festeggiamo A TAVOLA
Una ricetta di pesce per la sera della vigilia tratta da un bel libro illustrato dal titolo
"Ricette per le feste di NATALE".
TROTE SALMONATE CON SALSA AL RAFANO
4 filetti di trota salmonata (da 180 g),
sale e pepe,
2 limoni non trattati,
400 ml di panna,
2 tuorli,
2-3 cucchiai di rafano appena grattugiato,
un mazzetto di aneto,
burro per lo stampo.
Lavare i filetti di trota e asciugarli tamponandoli, salare e pepare.
Imburrare uno stampo per soufflè e disporvi i filetti uno accanto all'altro.
Preriscaldare il forno a 200 C (se ventilato 180 C).
Lavare i limoni e asciugarli tamponandoli.
Tagliare un limone a fette e metterlo da parte.
Grattugiare la scorza del secondo limone.
Sbattere la panna con i tuorli e il rafano.
Lavare l'aneto, asciugarlo con la centrifuga e mettere da parte 4 gambi per la decorazione.
Sminuzzare finemente l'aneto rimasto e unirlo alla salsa.
Versare la salsa così ottenuta sui filetti di trota.
Gratinare in forno per 15 minuti sul ripiano superiore.
Decorare con le fette di limone e l'aneto e servire.
Si abbina bene alle patate lessate senza buccia e all'insalata.
Non Abbuffatevi!!!
UN NATALE SERENO
Sul ramo più alto
vicino alla stella
c'è un passero vero
che cinguetta e saltella.
Ha visto dal davanzale quest'albero fatato:
la finestra era aperta,
con un frullo è volato
sul ramo più alto,
proprio accanto alla stella,
il passero vero
che cinguetta e saltella.
............................
G. Rodari
vicino alla stella
c'è un passero vero
che cinguetta e saltella.
Ha visto dal davanzale quest'albero fatato:
la finestra era aperta,
con un frullo è volato
sul ramo più alto,
proprio accanto alla stella,
il passero vero
che cinguetta e saltella.
............................
G. Rodari
UN AUGURIO SINCERO
Vi erano dei pastori in quella stessa regione, che passavano la notte all'aperto, facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno ad essi, sicché temettero grandemente.
L'angelo disse loro: "Non temete! Ecco, vi porto una lieta novella che sarà di grande gioia per tutto il popolo: Oggi nella città di Davide è nato un salvatore che è il Cristo Signore. E questo sarà per voi il segno.....
Dal Vangelo di LUCA
Non so quale sarà per voi il segno che vi aiuterà a trovare il Signore ma vi auguro di trovarlo in questo Santo Natale.
Un buon e sereno NATALE a Tutti !!!
giovedì 22 dicembre 2011
Presto sarà NATALE!!!
Dopo una pausa tanto lunga ci scusiamo facendovi
TANTISSIMI AUGURI.
Su questa terra che ruota nello spazio con i suoi oceani tempestosi e i suoi deserti, con le periferie affollate e strade sporche tra storie tristi, raro il sorriso, povera gente, è venuta la redenzione: non un dio d'oro e di portenti soltanto un uomo spoglio che perdona. Domenico Ciardi
TANTISSIMI AUGURI.
Su questa terra che ruota nello spazio con i suoi oceani tempestosi e i suoi deserti, con le periferie affollate e strade sporche tra storie tristi, raro il sorriso, povera gente, è venuta la redenzione: non un dio d'oro e di portenti soltanto un uomo spoglio che perdona. Domenico Ciardi
Buona VIGILIA a tutti. |
martedì 7 giugno 2011
DALLA LIGURIA ...con SAPORE
Oggi, dai nostri vecchi Il mese in cucina di LUGLIO, vi proponiamo una ricetta tradizionale per reimparare a fare il pesto alla vecchia maniera.
LASAGNE AL PESTO
600g di lasagne,
50g di basilico fresco,
30g di pecorino sardo,
60g di parmigiano,
20g di pinoli,
3 spicchi d'aglio,
150g di olio d'oliva,
sale grosso.
Mettere a lessare le lasagne in abbondante acqua salata.
Pulire delicatamente le foglie di basilico con un canovaccio, senza lavarle.
Fate tostare leggermente i pinoli nel forno.
Mettete il basilico in un mortaio di marmo, unite un pizzico di sale grosso, l'aglio e i pinoli, quindi schiacciate gli ingredienti con un pestello di legno; dopo qualche minuto aggiungete, poco per volta e alternandoli, i due tipi di formaggio grattugiati.
Quando avrete ottenuto un composto omogeneo, versatelo in una terrina e, mescolando con un cucchiaio di legno, incorporate, poco alla volta, l'olio d'oliva.
Scolate le lasagne al dente e conditele con qualche cucchiaiata di pesto.
La rimanente salsa potrà essere conservata in frigorifero.
Tradizionalmente il pesto si usa per condire le trenette ma può venire usato anche per il minestrone a cui si aggiunge poco prima di toglierlo dal fuoco.
Pianta medicamentosa e aromatica trova il suo più alto impiego in Liguria dove il suo aspro aroma riassume la lotta tra il vento, le piante e la poca acqua. |
sabato 4 giugno 2011
ANCORA UN' ENCICLOPEDIA
Il colore degli uccelli... |
Il mondo degli animali ci si è aperto come un mondo di possibilità nuove, pieno di luce e di sorprese, un mondo lontano dall'allucinante ticchettio del nostro mondo quotidiano.
I colori degli Uccelli e le leggi dell'evoluzione, gli amori degli Insetti, la follia delle migrazioni. Sono un invito a cercare questo "Meraviglioso Regno degli Animali". Cercarlo per capire, per uscire dai luoghi comuni, dalle categorie mentali, dalle abitudini che questa nostra furia di progresso ci impone giorno per giorno. Tutta la nostra giornata, tutta la vita viene vissuta pigramente, come l'ennesima replica di uno stupido copione.
"Credete di vivere? Rimasticate la vita dei morti!". (Pirandello)...... >>
Abbiamo qui riportato alcune righe tratte dal volume quattordicesimo dell'enciclopedia
Nel Meraviglioso Regno degli Animali edita in 16 volumi dalla casa editrice Curcio.
Enciclopedia che presenta gli animali in modo davvero singolare.
A domani! Vi aspettiamo!!!
venerdì 3 giugno 2011
CONTINUANDO A PARLARE DI ENCICLOPEDIE
Gli acidi:
"L'azione degli acidi formati dal cibo nella nostra bocca causa il deperimento dei nostri denti.
Un esperimento comune per mostrare l'azione degli acidi è di lasciare per una notte un osso od un dente in un bicchiere nel quale sia stato versato del succo di limone o dell'aceto.
L'osso o il dente diventeranno in tal modo soffici o presenteranno numerose fossette.
Persino lo zucchero o l'amido (idrati di carbonio) contenuti nei dolci che mangiamo possono trasformarsi in acidi nel giro di una notte.
I batteri agiscono sulle briciole di questi idrati di carbonio imprigionati fra i nostri denti e causano la loro fermentazione e trasformazione in acidi."
Il fumo:
"Il fumo è costituito da particelle solide disperse in un gas. Molto spesso il fumo è formato da particelle di carbonio non bruciato. Quando si accumula sulle pareti dei comignoli o delle ciminiere è chiamato fuliggine o nerofumo.
Molte nazioni hanno emanato particolari leggi contro i pericoli del fumo.
Si impone l'istallazione di filtri per il fumo, una migliore combustione e si raccomanda l'uso di antracite.
Nelle nostre maggiori città sono stati installati appositi analizzatori automatici che registrano, su un quadrante o su un diagramma, la quantità di fumo esistente nell'atmosfera, rilevando in tale modo il grado di contaminazione di una determinata zona.
Per la depurazione dei fumi industriali, fatta quando i fumi hanno valore commerciale o sono dannosi, si ricorre, oltre hai normali filtri, alle camere a polvere, che sono condotti nei quali il fumo perdendo velocità è costretto a depositare la polvere; ai cicloni, condotti nei quali il fumo gira vorticosamente e, per mezzo della forza centrifuga , le particelle più pesanti aderiscono alle pareti dello stesso condotto; a depuratori a pioggia, in cui il fumo attraversa un velo d'acqua polverizzata che raccoglie la polvere; e ai filtri elettrostatici, in cui la polvere del fumo viene attratta da parti metalliche elettrizzate."
Questi ed altri numerosi e curiosi argomenti sono trattati sull'Enciclopedia delle scienze per i giovani edita nel 1972 da Federico Motta Editore.
Si tratta di 20 volumi, come suggerisce il titolo, adatti ai più giovani.
A presto!!!
mercoledì 1 giugno 2011
VECCHI ENCICLOPEDIE come usarle?!?
Domenica 5 GIUGNO ci sarà la quinta edizione di "Librisottoiportici" in Castelgoffredo MN e noi saremo presenti, come sempre, col nostro "banchetto d'angolo" di libri usati.
Porteremo, come novità, delle vecchie, care, ingombranti e"inutili" (per colpa, o merito, di internet) enciclopedie.
Alcune persone asseriscono che in casa dovrebbero entrare solo i libri utili, quelli che si leggono, altrimenti son solo dei raccoglipolvere, e alcune di noi sono d'accordo con questo "pensiero".
Altri ritengono che non esistono libri inutili, dicono che i libri arredano la casa, la rendono accogliente, (sfogliate giornali di arredamento Country o Chic per rendervene conto), ed è a questi che noi vogliamo presentare le nostre enciclopedie.
Infatti se non avete più voglia di usarle per le "ricerche", perché le ritenete obsolete, sono comunque ricche di immagini, fanno bella mostra di se sulle librerie e potete sempre usarle impilate vicino ad una poltrona come portavassoio o vicino al letto come comodini, e chissà che cosi comode vi venga anche voglia di sfogliarle.
C'è la Nuovissima Enciclopedia Universale Curcio del 1961 in 8 volumi.
Oppure la Grande Enciclopedia Nobel edizione Calderara del 1986 in 12 volumi.
E ancora la Nuovissima Enciclopedia Illustrata edizione IEI in 6 volumi.
Ed altre di cui vi parleremo venerdì, essendo domani impegnate in altri settori.
Un saluto a tutti. Alla prossima!!!
DOPO TANTO BERE QUALCOSA DA MANGIARE
Terminiamo la nostra "esplorazione" di "Un mese in cucina" con la lettura di una ricetta tratta dal mese di GIUGNO.
Ricetta semplice e fresca alla quale potete porre modifiche che la rendano più leggera, come eliminare il burro e usare tonno al naturale.
TAGLIATELLE con il TONNO
Ingredienti: 350 g. di tagliatelle all'uovo,
25 g. di burro,
100 g. di tonno sott'olio,
4 filetti di acciuga sott'olio
1 dl. d'olio,
poco prezzemolo.
Lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata.
In un pentolino a parte fate scaldare il burro e l'olio, unitevi il tonno sminuzzato finemente e subito dopo le acciughe ridotte in poltiglia.
Appena il sugo accenna a bollire spegnere il fuoco, unirvi il prezzemolo lavato, sgocciolato e tritato, pepate e versate il tutto sulle tagliatelle.
Questo condimento non vuole l'aggiunta di parmigiano grattugiato.
BUONA LETTURA E... BUON APPETITO!
martedì 31 maggio 2011
RESTASNDO IN TEMA
Così l'ottenni, lentamente salendo, afferrandomi ai rami che sporgevano fra me e la beatitudine. E. D. |
LIQUORE di ALBICOCCHE
Ingredienti: 25 albicocche mature,
3 litri di vino bianco secco,
1 litro di acquavite,
1 chilo di zucchero,
1 pizzico di cannella in polvere.
Lavate le albicocche, privatele de nocciolo e fatele bollire per cinque minuti nel vino bianco.
Unitevi lo zucchero, l'acquavite, la cannella e continuate l'ebollizione per altri venti minuti a fiamma debole, mescolando spesso.
Versate il liquore in recipienti di terracotta, coprite e lasciate riposare per cinque giorni,
COMINCIAMO CON UN BRINDISI
Un vecchio libro di cucina non serve solo a suggerirci ricette da riscoprire ma può anche essere una piacevole lettura; come questa che riportiamo.
Cominciamo entrando con delicatezza a curiosare nel salotto di una casa della medio-borghesia negli anni che precedono le guerre:
"Nella vetrinetta bella del salotto facevano mostra di sé bottiglie a volte dalle strane forme, sempre riempite di liquori dai più impensabili, anche se delicati, colori: venivano offerti in piccolissimi bicchieri dal cui bordo erano sempre pronti a traboccare sul centrino di pizzo che ricopriva il vassoio di argento placcato.
I liquori avevano nomi come: Mistrà, Centerbe, Sassolino, Triple sec, Curacao.
Sono stati il simbolo della borghesia e dei salotti intellettuali, il simbolo di un certo benessere.
La seconda guerra cambiò i gusti, tutto fu spazzato via dall'ondata del Whisky."
"RATAFIA' Si comincia a parlare di questo liquore ai primi del 1700.
C'è chi ne fa risalire l'origine a un erborista francese, chi a un italiano. Quello che è certo è che in Italia fu diffusissimo, praticamente per quasi un secolo fu il re incontrastato dei nostri salotti.
Ne furono entusiasti bevitori Innocenzo II e Anselmo d'Aosta che lo raccomandava particolarmente ai militari.
In Italia il migliore veniva, e viene, fabbricato in provincia di Vercelli utilizzando piccole ciliegie selvatiche.
Esistono Ratafià anche di arancia, di albicocca, di fragola.
Si tratta di un liquore veramente molto gustoso, fine e delicato." Guglielmo Solci
"UN MESE IN CUCINA" Fabbri Editori 1968
Cominciamo entrando con delicatezza a curiosare nel salotto di una casa della medio-borghesia negli anni che precedono le guerre:
"Nella vetrinetta bella del salotto facevano mostra di sé bottiglie a volte dalle strane forme, sempre riempite di liquori dai più impensabili, anche se delicati, colori: venivano offerti in piccolissimi bicchieri dal cui bordo erano sempre pronti a traboccare sul centrino di pizzo che ricopriva il vassoio di argento placcato.
I liquori avevano nomi come: Mistrà, Centerbe, Sassolino, Triple sec, Curacao.
Sono stati il simbolo della borghesia e dei salotti intellettuali, il simbolo di un certo benessere.
La seconda guerra cambiò i gusti, tutto fu spazzato via dall'ondata del Whisky."
"RATAFIA' Si comincia a parlare di questo liquore ai primi del 1700.
C'è chi ne fa risalire l'origine a un erborista francese, chi a un italiano. Quello che è certo è che in Italia fu diffusissimo, praticamente per quasi un secolo fu il re incontrastato dei nostri salotti.
Ne furono entusiasti bevitori Innocenzo II e Anselmo d'Aosta che lo raccomandava particolarmente ai militari.
In Italia il migliore veniva, e viene, fabbricato in provincia di Vercelli utilizzando piccole ciliegie selvatiche.
Esistono Ratafià anche di arancia, di albicocca, di fragola.
Si tratta di un liquore veramente molto gustoso, fine e delicato." Guglielmo Solci
"UN MESE IN CUCINA" Fabbri Editori 1968
lunedì 23 maggio 2011
PER RIPRENDERE IL "QUOTIDIANO VIVERE" IN SERENITA
Se avete occasione andateci, a Disneyland, Vale senz'altro una visita. Se volete chiedete e ne parliamo. |
In verità è da un po che siamo tornate.
Ma la voglia di riprendere la quotidianità ha stentato a venire. Ci ha aiutate una lettura che consigliamo a chi ha bisogno di riprendersi: Piccole gioie di Hermann Hesse.
Non lasciatevi intimidire dal nome dell'autore è una lettura piacevole oltre che interessante.
Hermann Hesse Germania 02-07-1877 Svizzera 09-09-1962 |
Quei vestiti variopinti, quegli occhi vivaci e ridenti, quei movimenti agili e forti intensificavano la mia voglia di vivere.
.....
Questi esempi possono bastare.
Sicuramente ai lettori sono già venuti in mente tanti altri piccoli piaceri, come quello meraviglioso che dà l'odorare un fiore o un frutto, l'ascoltare la propria voce e quella degli altri, lo spiare i discorsi dei bambini. Canticchiare o fischiare una melodia e mille altre piccolezze con cui si potrebbe intrecciare, nella propria vita, una catena di piccoli piaceri.
Godere quotidianamente il più possibile delle piccole gioie e risparmiare i grandi piaceri, quelli sfibranti, per i giorni di festa o per le ore buone, questo è il consiglio che do a chi si lamenta di non aver ne voglia, ne tempo.
Per distenderci, per confortarci, per rilassarci, sono i piccoli piaceri che servono e non i grandi."
H.H. 1899
Che ne dite?
Tutti pronti a riprendere il quotidiano vivere in serenità??
Allora VIA!!!
mercoledì 11 maggio 2011
STASERA SI PARTEEE.....
lunedì 9 maggio 2011
...CONTINUIAMO A IMPARARE LA STORIA
Qualche tempo fa ci è capitato tra le mani un libro dal titolo (molto brutto)
"Diario segreto di una donna traviata".
In verità il titolo originale è "Moll Flanders" (autobiografia fittizia di una ladra e prostituta) di Daniel de Foe.
Vi dice niente il nome dell'autore? Forse "Robinson Ccrusoè" vi è più famigliare? Ebbene si tratta dello stesso autore!
Intendevamo leggerne solo alcune pagine per stabilire se tenerlo o buttarlo, dato che si presentava senza copertina e malandato, ed invece si è trattato di una lettura curiosa.
Indipendentemente dallo stile dell'autore che può piacere o meno, il libro è uno spaccato della vita di una donna nella Londra del 1700.
"A questo punto feci qualche riflessione: ma erano pensieri svaniti, senza vigore.
Possedevo un' immenso capitale di vanità, ed uno striminzito di virtù. Cercavo, è vero, di capire quale fosse lo scopo del mio giovane padrone, ma non riuscivo a pensare ad altro che alle sue parole ed al suo oro.
Nè pensavo che fosse molto importante la sua intenzione in merito al matrimonio: perciò era ben lontano da me l'idea di porre delle condizioni. Mi abbandonai così alla perdizione: perfetto esempio per tutte quelle ragazze in cui la vanità prevale sulla virtù.
In realtà eravamo stupidi tutti e due.
In quanto a me, se mi fossi comportata come dovevo e gli avessi resistito, egli, o avrebbe smesso gli assalti, o mi avrebbe fatto una regolare proposta di matrimonio.
In quanto a lui, poi, se mi avesse conosciuta ed avesse letto nei miei pensieri, non si sarebbe tanto industriato per ottenere quella coserellina che voleva: con un regalo di quattro o cinque ghinee avrebbe dormito con me quanto avesse voluto.
E ancora se io avessi conosciuto i suoi pensieri ed avessi saputo che mi supponeva così difficile da conquistare, avrei potuto porre delle condizioni.
Ma non avevo in mente nessuna di queste cose: mi lasciavo soltanto inebriare dall'orgoglio della mia bellezza e da quello di sapermi amata da un tale gentiluomo.
E poi c'era l'oro: passavo intere ore a contemplarlo, a contare e ricontare le ghinee.
Così la mia rovina era arrivata: in realtà più desiderata che sfuggita."
Daniel De Foe Londra 13-09-1660 Londra 24-04-1731 |
mercoledì 4 maggio 2011
UN TASSELLO PER VOLTA ....
Il nostro "tassello" d'Italia oggi si chiama Giovanni Acerbi 1825 Castelgoffredo MN - 1869 Firenze (patriota italiano).
"Non fu chiaro né illustre per potenza di ingegno, né dotato di straordinari talenti militari; ma era in lui un cuore che forte batteva per l'indipendenza della patria, un animo coraggioso ed intrepido a tutta prova, non curante dei pericoli e della morte sui campi delle nazionali battaglie.
Ed è questo, pare a noi, bellissimo e ben meritato elogio; sono doti e qualità non comuni, che lo raccomandano alla memoria ed alla gratitudine dei suoi concittadini, e lo collocano fra i benemeriti dell'Italia nostra.
Possa il suo nobile esempio essere alla crescente gioventù di sprone ad amare efficacemente la patria."
Tratto da una vecchia enciclopedia della seconda metà dell'ottocento.
martedì 3 maggio 2011
AGGIUNGIAMO UN ULTERIORE TASSELLO
Vi avevamo proposto la conoscenza di altri personaggi italiani poco, o per niente, noti ai più.
Ebbene , dopo aver conosciuto Alfredo Leonetti (1895-1985) attivista del movimento socialista e direttore dell'Unità, eccoci pronte a presentarvi Giuseppe Fanciulli conosciuto anche col nome di Mastro Sapone (1881-1951) scrittore per ragazzi e direttore del Giornalino della Domenica di VAMBA.
"Ogni Patria ha i suoi Eroi.
Nascono improvvisi dalla terra, come giganti.
Compiono il loro duro lavoro per la Patria, e poi rimangono in piedi nella storia.
Passano i secoli, ed essi sono ancora là, di contro al sole, circonfusi di gloria, sempre più grandi e possenti. L'Italia, coi suoi due millenni di storia, ha una folla di queste magnanime ombre.
Gli Eroi accompagnano e proteggono la vita degli uomini piccoli, la fanno più sicura e più bella.
Un Italiano sperduto in qualsiasi parte del mondo, anche costretto a miserabile vita, porta con se, quasi senza saperlo, come un tesoro ignoto, qualcuno di questi nomi: Dante, Colombo, Garibaldi; e se appena l'Eroe si rivela nella sua memoria, nella sua anima all'improvviso egli è meno solo e meno sperduto.....
Giuseppe Fanciulli Firenze 08- 03- 1881 Castelveccana (VA) 18-08-1951 |
lunedì 2 maggio 2011
ALLA SCOPERTA DI "TASSELLI" DI STORIA
Mai sentito parlare di un tale a nome Alfonso Leonetti ? Noi no!
Fino a che non ci è capitato tra le mani un vecchio libretto dal titolo La vita che si eleva sintesi intorno a l'educazione e la ricostruzione sociale edito dalla Libreria Editrice dell'Alleanza coop. Torinese Torino 1919.
"Un giorno di ottobre del 1917, dopo lunghi mesi di silenzio, imposto a noi, come a tutti i giovani, dalla guerra, rividi l'amico, col quale ero solito fondere il mio spirito nelle ore di ozio.
Una elettrica stretta di mano, uno sguardo negli occhi sfolgoranti e l'anime nostre subito si ritrovarono.
Era l'ora, come sempre del tramonto!
Il piano immenso della Puglia arsa, lievemente ondulato dalla Murgia; le poche pennellate di cobalto acceso, che ancora tingevano il cielo dove il sole non era calato; la visione azzurrina dell'Adriatico in fondo al vasto orizzonte che abbracciava la nostra vista, ci fecero subito dimenticare la distanza che la guerra aveva creato fra noi, sicché parve che mai fossimo stati lontani.
L'entusiasmo dei nostri vent'anni ci aveva tratti in inganno sulla valutazione degli avvenimenti rivoluzionari. Non pertanto il corso di questi continua egualmente verso il comunismo. Volevamo conoscere sapere studiare e sopratutto ricostruire.
Ma l'amico doveva partire, essendo scaduto il termine della sua breve licenza militare ed io dovevo tornare laddove la necessità di vivere mi aveva confinato. Ci lasciammo, lui ed io convinti che non ci saremmo rivisti che nella mischia per l'avvento al potere del proletariato, come conseguenza inevitabile della guerra.........."
(tratto dalla prima pagina del libretto suddetto).
Alfonso Leonetti Adria 13-09-1895 Roma 26-12-1984 |
Quanti altri se ne possono ancora scoprire, nei vecchi e polverosi libri, di questi uomini e donne Italiani !
Noi cercheremo di proporvene altri, altri ancora li scoprirete voi leggendo.
A presto!!!
domenica 1 maggio 2011
CHE BELLA GIORNATA!
Una domenica di sole ha rischiarato il nostro mercatino del libro usato.
Più di cento espositori. Migliaia di libri. Un viavai discreto.
Un'altra domenica ben riuscita insomma, con buona soddisfazione degli organizzatori.
Noi avevamo portato tanti libri di scuola, un po di saggistica, qualche manuale e alcuni interessanti libretti d'epoca fascista.
Naturalmente abbiamo venduto pochissimo, ma ci accontentiamo, ci basta aver passato una bella giornata tra gente colta e interessata.
Il prossimo appuntamento è per domenica 5 giugno, nel frattempo cercheremo di intrattenervi con le nostre solite due chiacchiere.
BUONA LETTURA A TUTTI!!!
sabato 30 aprile 2011
GIALLI ! il finale
Accomodarsi in poltrona con in mano un vecchio giallo, è un po come sedersi in primafila al cinema per godersi un vecchio film con Humphrey Bogart che stretto nel suo impermeabile si accende l'ennesima sigaretta.
Sperando di avervi invogliati a riprendere in mano i vostri vecchi gialli (o a comprare i nostri) vi salutiamo e vi diamo appuntamento a domani a Librisottoiportici in Castelgoffredo MN.
GIALLI ! parte terza
Non c'erano finestre nella stanza, esattamente come aveva detto lui.
L'unica fonte di luce era una lampadina attaccata a un filo che pendeva dal soffitto e veniva comandata da un interruttore di fianco alla porta. Adesso la luce era accesa. La serratura era di quelle a doppia mandata e la porta poteva venire aperta unicamente con la chiave, sia dall'interno sia dall'esterno.
Augusta andò fino alla porta, esaminò la serratura, e capì che era stata applicata di recente. Tutto attorno, il battente era scheggiato e si vedeva il legno naturale, chiaro, non verniciato di bianco come il resto della porta.
Contro la parete opposta, sul pavimento, c'era una ciotola di plastica piena di acqua, e di fianco in un'altra ciotola, c'era un pezzo di polpettone. Lei andò a prendere la ciotola, la sollevò, annusò il contenuto, poi rimise la ciotola sul pavimento.
Faceva freddo lì dentro. Termosifoni non ce n'erano, e non si vedevano altre fonti di calore. Tremò, presa da un brivido improvviso, e incrociò le braccia sul petto massaggiandosi le braccia.
Poi sentì un rumore di passi che si avvicinavano alla porta e indietreggiò.
(tratto da Finché morte non vi separi di Ed McBain 1977 )
Allo scalo, l'agente di pattuglia Betchel aspettava McKechnie nel minuscolo ufficio che l'amministrazione riservava alle forze di polizia. La stanzetta conteneva tre seggiole e un tavolo dal piano pulito e lucente. Betchel era forte, giovane, abile, ma in lui non c'era nulla dell'aggressiva arroganza di Jenkins.
Al contrario, Betchel si imponeva per la sua coscienziosa solerzia. McKechnie lo stimava molto. Scambiarono due parole prima di inoltrarsi nello scalo. Betchel nutriva poche speranze nei riguardi dell'appostamento. Secondo lui era improbabile che il ladro ripetesse il colpo a così breve distanza dal primo.
Tagliarono in direzione di un gruppo di vagoni. In distanza brillavano i lumi dei deviatori, ma la piattaforma di carico era immersa nelle tenebre e nel silenzio. Di fianco al carro di whisky c'era la baracca di un deviatore. Dirimpetto stazionava una fila di vagoni vuoti. Uno di loro si sarebbe potuto nascondere nella baracca, l'altro in un vagone.
Mckechnie scelse il vagone, perché più vicino. In cuor suo non era assolutamente d'accordo con Betchel.
Al contrario, contava che il successo del colpo avrebbe indotto i ladri a tentarne un'altro. L'asciò Betchel, si addentrò nel nero ventre di un vagone, e si preparò ad aspettare.
(tratto da Scalo Est di B.& D.Hitchens 1958 )
venerdì 29 aprile 2011
GIALLI ! parte seconda
" Questa settimana sarà dedicata interamente a mia moglie. Arthur Craig e la sua casa editrice dovranno adattarsi a fare senza di me per alcuni giorni."
E così dicendo l'aveva baciata galantemente. Era stato un periodo meraviglioso. Avevano passato l'ultimo dell'anno in casa di un editore amico, in mezzo a letterati celebri, in una conversazione spumeggiante di spirito e di champagne.
Claire prendeva raramente parte alla vita nuovayorkese del marito e quella fu per lei una serata elettrizzante. Al mattino John la costringeva a fare la prima colazione a letto, mentre lui scorreva i titoli dei giornali, leggendo ad alta voce gli articoli più interessanti. A mezzogiorno pranzavano regolarmente al Reisenweber, la sera cenavano da Delmonico, e non perdevano un solo spettacolo teatrale.
I pomeriggi, infine, Claire li passava non meno piacevolmente, facendo acquisti di ogni genere nei lussuosi negozi di Broadway.
"Non sei in collera?" chiedeva ansiosamente al marito, ogni volta che tornava da quelle scorribande, carica di pacchetti.
Ma John si limitava a baciarla.
Una vita paradisiaca... finché non sopravvenne il maltempo.
(tratto da: Colpo di grazia di Ellery Queen 1966 )
Al numero 909 di St.Andrews Avenue, sorgeva un edificio in mattoni, in una strada fiancheggiata da case in mattoni, all'interno di un quartiere di fabbricati in mattoni. Mattoni rossicci, s'intende.
Ma l'edificio si distingueva , da quelli circostanti, per un diverso stile architettonico e per due caratteristiche: la prima consisteva nelle finestre del primo piano, più alte e più strette di quanto sarebbero dovute essere; con tendine rosse, dalle quali filtrava una tenue luce, proveniente dall'interno; il che sembrava promettere al visitatore la sua parte di mistero.
La seconda particolarità era la targhetta con il nome. Sopra al pulsante del campanello c'era un piano in miniatura, scolpito in legno, e la scritta: JOACHIM FRY.
Phil Caprice infilò la mano sotto il leggero impermeabile, per mettersi a posto un ultima volta il cravattino nero dello smoking; infine, appoggio la punta di un dito sul pulsante del campanello e premette leggermente. Il suono che ne scaturi , riproduceva alla perfezione la tonalità di "La".
Si sentiva di ottimo umore.
(tratto da: La settima maschera di Henry Slesar 1973 )
giovedì 28 aprile 2011
GIALLI ! prima parte
Come li chiamano negli altri stati? Polizieschi, detective story, thriller.... da noi sono detti gialli !!!
Non sappiamo il come e il perché la casa editrice Mondadori decise il colore giallo per la sua collana di polizieschi (dovremmo fare una piccola ricerca storica, forse un giorno la faremo), fatto è che oggi dire LIBRO GIALLO è dire LIBRO D'INDAGINE di qualunque colore sia la copertina.
Oggigiorno vi sono ottimi scrittori, italiani e stranieri, di belle storie particolarmente intricate che ci impediscono di individuare subito il colpevole, con protagonisti insoliti, bravi detective interessanti, ma... volete mettere i vecchi gialli?
Storie, ambienti, protagonisti sono come avvolti da una leggera foschia data dalle centinaia di sigarette fumate, dai fumi dei litri d'alcool trangugiati, dai vapori dei profumi delle sempre bellissime protagoniste.
Questi sono i libri che vogliamo presentarvi, farvi assaggiare.
Ma... non ora, domani!
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