lunedì 21 gennaio 2013

La Storia Della Casa da un Libro Vecchissimo

Le abitazioni fenicie


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Sul primo i Fenici vissero come gli antichi Trogloditi; le grotte dei monti del Libano convenientemente ridotte dai loro architetti, debbono essere state le prime abitazioni.
Più tardi la popolazione cominciatasi a sviluppare, le grotte diventarono insufficienti; si immaginò prima di imitare la natura e aprire nella roccia, nei punti adatti, delle grotte artificiali;- il calcare di queste montagne, tenero senza essere troppo friabile, si prestava benissimo a questo lavoro.
Poi, a mano a mano che il commercio arricchiva il paese, e la ricchezza promuoveva il desiderio delle maggiori comodità, non si contentarono più di dimore sì semplici, i fenici vollero delle case come quelle che vedevano in Egitto e in Assiria piene d'aria e di luce.
Non si rassegnarono però di rinunciare tutto a un tratto ai vantaggi che offriva la struttura geologica delle loro montagne; invece di levare il calcare e trasportarlo sul punto ove doveva sorgere una casa, pensarono di scavar questa nella roccia.
Ed ecco una casa monolite.


Esistono molti avanzi di questa curiosa architettura più o meno importanti: il più notevole è a  Amirith e venne studiato e descritto dal Renan.
In così strane abitazioni non soltanto le mura propriamente dette erano tagliate tutte d'un pezzo nel vivo della roccia, anche una gran parte del mobiliare domestico lo era.
In quartieri di pietra gli abitanti volevano di pietra i tini, i torchi, le cisterne, tutto il necessario per le loro industrie primitive.
E' facile intendere come i Fenici abbiano potuto innalzare delle costruzioni di pietra e muratura muovendosi da edifici monoliti.
Per quanta bravura avessero i loro lavoranti, deve esser giunto un momento in cui non si trovavano più masse rocciose convenientemente disposte da prestarsi a essere ridotte a uso d'abitazione.

Allora bisognò completare con dei pezzi di muro artificiale le insufficienze e i difetti del blocco naturale; onde è che, certe volte, le pareti erano formate dalla roccia e finite dalla muratura; certe altre, una metà della casa era scavata nel calcare naturale;- questo essendo insufficiente, l'altra metà era interamente edificata.
Esistono tutt'ora, in un isolato vicino alla città moderna di Saidà, l'antica Sidone, le rovine interessanti d'una città primitiva dell'epoca che studiamo.
Le parti state fatte artificialmente, sono disperse; quelle scavate nella roccia hanno sopravvissuto; e si vedono e si vedono quindi muri anteriori e posteriore delle case, ornati di nicchie che furono armadi, con aperture arcuate o rettangolari, che furono porte o finestre.
Finalmente l'ultimo passo fu fatto; le masse calcari  della montagna non vennero più utilizzate che come cave, ci si contentò cioè di estrarre i materiali per portarli dove dovevano esser messi al posto. 
A questo modo le prime abitazioni murate innalzate dai Fenici, ebbero il tipo dell'architettura primitiva dalla quale erano derivate.
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da L' ABITAZIONE UMANA di Carlo Garnier e A. Ammann
con 320 incisioni
PUBBLICAZIONE DEL CORRIERE DELLA SERA
del'anno  1893



venerdì 18 gennaio 2013

Quel che il libro nasconde

Oggi vi trascrivo qualche citazione sull' importanza dei libri e della lettura.




Chi non legge a settant'anni avrà vissuto una sola vita: la propria.
Chi legge avrà vissuto cinquemila anni:
c'era quando Caino uccise Abele,
c'era quando Renzo sposò Lucia,
quando Leopardi ammirava l'infinito...
Perché la lettura è un'immortalità all'indietro.

di Umberto Eco



Sapeva leggere.
Fu la scoperta più importante della sua vita.
Sapeva leggere.
Possedeva l'antidoto contro il terribile veleno  della vecchiaia...

Luis Sepùlveda


Il libro è una cosa...
Lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto,
ma se lo apri e leggi diventa un mondo.

di Leonardo Sciascia

mercoledì 16 gennaio 2013

Cosi comincia la storia di FABIOLA

Ed eccovi la descrizione accurata di un casa d'epoca romana:



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La casa alla quale invitiamo il lettore è precisamente di fronte al suddetto edificio dal lato di levante; essa chiude nella sua area la chiesa di S. Marcello e si estende fin verso le falde del Quirinale; ricca ed estesa abitazione qual si addice a un patrizio romano.
Al di fuori essa appare disadorna e quasi tetra, con i muri lisci, senza ornati architettonici, poco alti ed appena forati qua e la da qualche finestra.
In mezzo ad uno dei lati di questo quadrangolo si scorge una porta in antis, cioè semplicemente rilevata da un timpano o cornice triangolare, sostenuta da due mezze colonne.
Come scrittori possiamo valerci del privilegio di ubiquità, ed entrare in questa casa in compagnia dell'amico lettore, od ombra, come gli antichi lo avrebbero chiamato.
Traversato il portico, sul cui pavimento leggiamo il mosaico di cortese "Salve", ci troviamo nell'atrio o primo cortile della casa, circondato da un portico a colonne.
Al centro del pavimento marmoreo, un getto soave di acqua pura, portata dai colli Tuscolani dall'acquedotto di Claudio, si spinge nell'aria or più or meno alto e cade in un bacino di marmo rosso, dalle cui labbra si riversa in vivida tela argentina nel sottoposto recipiente; ma prima che vi giunga innaffia una gentile ghirlanda di rari e splendidi fiori, disposti a cerchio in vasi eleganti.
Sotto il portico scorgiamo collocati parecchi mobili di aspetto ricco e talora peregrino, letti a intarsi d'avorio e d'argento, tavole di legno orientale, cariche di candelabri, di lampade e simili utensili domestici in bronzo od in argento, busti cesellati con maestria, vasi, tripodi ed altri oggetti d'arte.
Per le mura si vedono dipinti di età più remota, ma che pure conservano tutto lo splendore del colorito e la freschezza dell'esecuzione; vi sono pure nicchie con statue e pitture, rappresentanti soggetti mitologici e storici. Ma qui l'occhio non si scontra in nulla che possa offendere l'onestà più delicata.
Qualche nicchia vuota qua e là, e qualche dipinto velato indicano che il riserbo non è casuale.
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FABIOLA di Wiseman    Edizioni Paoline  1964 



lunedì 7 gennaio 2013

Una PIACEVOLE LETTURA

Restando in tema col precedente post ecco che vi suggerisco una "serena lettura" prima di dormire.

...Finalmente ultimò tutti i preparativi: i fiori a posto, il vino in ghiaccio... Ispezionò la scena con occhi sfavillanti di intensità.
Dopo l'ambulatorio, alle nove e mezzo, prese la corsa per arrivare in tempo alla stazione.
Fu come un innamorarsi per la seconda volta. Meraviglioso.
Teneramente scortò la sua fanciulla al festino d'amore.
La sera era calda e serena. La luna splendeva su di loro.
Andrew dimenticò le complicazioni del metabolismo basale.
Le disse che era come se fossero sulla Costa Azzurra e si recassero in un castello incantato sulle rive di un lago.
Le disse che s'era comportato peggio di un lacchè con lei, ma che per il resto della sua vita voleva far di sé un tappeto per i suoi piedini.
Le disse molto di più.
Alla fine della settimana le diceva di portargli le pantofole.....

da La Cittadella di Cronin in un edizione del 1991 edita Bompiani.


DORMIRE per essere BELLE

Cominciamo il nuovo anno in bellezza e relax con una lettura "utile a far dormire"!!!

Sarà capitato anche a voi, in un periodo di depressione, di trovarvi improvvisamente brutte, sciupate: i capelli non tengono la piega, la cipria non aderisce alla pelle e forma antiestetiche chiazze, il rossetto prende addirittura un tono livido.
Truccarsi diventa un' impresa disperata.
Invano si ricorre alle cure sapienti dell'estetista e del parrucchiere, invano si acquista l'ultima scoperta in fatto di creme di bellezza: il risultato è scoraggiante...
...Ma c'è una cura di bellezza che forse non avete ancora tentato, la più semplice e la più efficacie di tutte: il sonno...




COME SI DEVE DORMIRE

Sbizzarritevi pure indossando civettuoli pigiami o romantiche camicie da notte, ma in ogni caso liberatevi da reggiseni, guaine, reggicalze, ecc.
Niente cinture strette, niente colletti soffocanti, niente elastici.
Ma sopratutto...niente malumori.
Se avete bisticciato con vostra madre o con vostro marito, cercate di rasserenare l'atmosfera prima di coricarvi: quando si è agitate o inquiete, arriva l'insonnia.
Una doccia-lampo (tiepida) vi darà un senso di benessere e vi calmerà come una tazza di camomilla.
Attenzione al pasto serale: non mangiate troppo, se non volete fare sogni penosi.
Mettete un cuscino sotto i piedi, le gambe riposeranno meglio.
Togliete dal viso il trucco, ma evitate di soffocarlo sotto spessi strati di creme: la pelle deve respirare liberamente
I capelli saranno spazzolati e ben raccolti senza bigodini ingombranti o metallici: fanno male e stanno male. Se proprio volete salvare una messa in piega speciale, adottate gli allegri bigodino colorati, leggeri e flessibili, e una cuffietta soffice, come quelle della nonna.

da ENCICLOPEDIA della DONNA - Fratelli Fabbri Editori - 1963




Questi sono solo alcuni dei consigli che l' Enciclopedia della Donna elargisce a coloro che vogliono riposare bene.
Enciclopedia di cui vi ho già parlato e che sempre vi consiglio per diletto e curiosità.