lunedì 6 novembre 2023

Novembre in un "diario di campagna"


Eccovi parte della 1° pagina di Novembre del DIARIO di CAMPAGNA di ua signora inglese del primo novecento EDITH HOLDEN

14 NOVEMBRE

Oggi ho visto un Martin Pescatore che volava sul piccolo stagno accanto alla strada sotto la stazione di Olton.

Ora tutti gli ontani e i noccioli sono ricoperti di nuovi amenti.

Questa sera il sole ha fatto un'apparizione piuttosto prolungata prima di tramontare. Non l'ho mai visto così grande in vita mia. era di un rosso cupo, con sfumature purpuree che gli davano un aspetto sferico; sembrava un'immensa palla di fuoco sospesa contro una cortina di nuvole grigie.

26 NOVEMBRE

Sono andata a Solihull in bicicletta e tornando sono passata per i querceti.

Il sole splendeva vivido, inondando di luce le fronde morenti delle felci nel sottobosco e lo scarso fogliame delle querce semispoglie.

La strada era ricoperta da un fitto strato di foglie. Ho udito un Tordo cantare in un modo dolcissimo, in mezzo alla chioma del grosso faggio che si erge in cima a Kineton Lane.

Canta dolce tordo, sopra il ramo spoglio,
canta dolce creatura,io ascolto la tua melodia,
e il vecchio inverno, all'inizio del suo regno,
al tuo gioioso canto, spiana la fronte corrugata.
R.Burns


giovedì 7 settembre 2023

COMUNICAZIONI....



Purtroppo la nostra amica lettrice Laura non ha avuto modo o tempo di mandarci i suoi consigli, veramente troppi impegni. 

Ma il tempo delle vacanze è finito per la maggior parte delle persone; finite le letture sullo sdraio in riva al mare, o sul terrazzo in faccia ai monti, o su una rilassante riva lacustre è tempo di tornare alle biblioteche, alle librerie, alle bancarelle, come la nostra che era regolarmente in piazza (dopo la pausa estiva) domenica scorsa con una belle selezione di libri su Castelgoffredo e paesi limitrofi e su Mantova e Brescia, oltre a molto altro.

Ed è anche tornata a trovarci la scrittrice Alice Tonini che prossimamente avrà tante novità da proporci, per questo vi raccomando nuovamente di iscrivervi alla sua niwsletter.

Comunque come avrete notato sono ancora molto irregolare nelle mie "pubblicazioni" (e vi chiedo scusa per questo). Spero sempre di migliorare e diventare più costante ma temo che per la mia testa sarà difficile riuscirci.

Un salutone! Alla prossima, spero presto.










Consigli per chi ama leggere ... da CARLA

 


Nessuno nel porto ha un nome solo. Tutti hanno anche un nomignolo o abbreviano il nome, o lo allungano o gli aggiungono qualcosa che ricordi un avvenimento, una lotta, un amore.

Iemanjà, che è la signora del porto, dei saveiros, della vita di ciascuno di loro, ha cinque nomi, cinque nomi dolci che tutti conoscono. Si chiama Iemanjà, è sempre stata chiamata così e questo è il suo vero nome, di padrona delle acque, di signora degli oceani. Tuttavia i barcaioli amano chiamarla dona Janaìna, e per i negri che sono i suoi figli prediletti, che danzano per lei e la temono più di tutti, la chiamano Inae con devozione, o rivolgono le loro suppliche alla Principessa di Aiocà, regina di quelle misteriose terre che si nascondono nella linea azzurra che le separa dalle altre. Ma le donne del porto che sono semplici e coraggiose, Rosa Palmeirào, le donne di strada, le donne sposate, le ragazze che aspettano un fidanzato. la chiamano dona Maria, perchè Maria è un bel nome, è proprio il più bello di tutti, il più venerato e così lo dedicano a Iemanjà come un regalo, come se le portassero una cassetta di saponi sulla sua pietra nel Dique. Lei è la sirena, la Madre-d'acqua, la signora del mare, Iemanjà, dona Janaìna, dona Maria, Inae, Principessa di Aiocà. Lei domina questi mari, leiadora la luna che viene a guardare nelle notti senza nuvole, lei ama le musiche dei negri. Ogni anno si fa la festa di Iemanjà nel Dique e sul Monte Serrat. Allora la chiamano con tutti i suoi cinque nomi, le danno tutti i suoi titoli, le portano doni, cantano per lei.

da MAR MORTO di Jorge Amado

Bella storia!
Ma bisogna avere gusti un po' insoliti!


sabato 26 agosto 2023

Consigli per chi ama leggere ... da CARLA

 La proposta di Carla è singolare "Tanti scelgono di leggere fumetti in spiaggia. Ebbene io consiglio loro un libro che li appassionerà certamente; racconta di ogni personaggio fumettistico nascita, vita, curiosità, in modo semplice, gradevole e non manca nessuno all'appello, sebbene si tratti di un volumetto piccolo." Di altra natura la seconda proposta, un romanzo; anche questo particolare, nessun romanticismo o mistero, ma un intensa storia di mare.


Gli eroi mascherati: Che cosa c'è di più avvincente di un eroe che, votato ad una missione di giustizia preceduta generalmente da un giuramento solenne, nasconde dietro ad una maschera il sui viso e può così agire senza essere mai riconosciuto? La ricetta è tanto buona che molti creatori di fumetti vi sono ricorsi per dar vita a personaggi che hanno sempre riscosso un sicuro successo.

Il primo di tutti fu l'Uomo Mascherato che aggiunse alle sue caratteristiche anche una leggendaria immortalità e che è diventato tanto famoso da dover essere messo in conto da chi voglia elencare sulle dita di una mano i personaggi più celebri del fumetto.

Eroi mascherati ne possiamo trovare nelle situazioni più diverse: Lone Ranger è il cavaliere solitario che agisce nel Far West; Spirit è un poliziotto mascherato che perseguita i gangster in una grande città; Drago vive le sue avventure in Argentina mentre Zorro, lo spadaccino per eccellenza, difende i poveri dalle prepotenze di un governatore in California.

Anche in Italia il fumetto ha avuto almeno due importanti eroi mascherati: Asso di Picche e Amok, il primo che opera nella città americana di San Francisco ed il secondo che si batte per la giustizia nella giungla asiatica.

da MANUALE DEI FUMETTI di B.P: Boschesi

"Le vacanze sono solo una piccola parte dell'estate,
parole come: caldo, abbondanti ore di luce, ventilatori, 
bibite e frutta fresche, zanzare, voglia di piscina, ecc.
la definiscono meglio."



sabato 12 agosto 2023

Consigli per chi ama leggere ... da FRANCESCA

 


Poi uscì nella notte, una figura spettrale che sgusciava lieve e silenziosa tra le ombre. La Strega di Ilse amava il buio, vi trovava il conforto che non riusciva ad avere alla luce del giorno. L'ombra la calmava e la celava, addolciva le punte e i bordi taglienti, toglieva lucidità e chiarezza. La vista diveniva meno importante, perché gli occhi si lasciavano ingannare. Un movimento in un punto cambiava l'aspetto di qualcosa che stava in un altro. Ciò che era innocuo alla luce diventava sospetto al buio. Era come la sua vita: un collage di immagini e voci, di ricordi che avevano dato forma alla sua vita, non tutti in sequenza, non tutti legati tra loro con un senso compiuto. Come le ombre con le quali si immedesimava, la sua vita era un mosaico di tessere spezzate e di connessioni interrotte che chiedeva di essere riparato e ricomposto. Il suo passato non era scolpito nella pietra, ma tracciato sull'acqua.

La casa  del guaritore era davanti a lei, vicino agli alberi della foresta circostante. era arrivata nel tardo pomeriggio dalla Malaterra, allontanatasi dalla sicurezza della sua casa per rispondere al messaggio della spia, poiché ne sentiva l'importanza e voleva scoprire di persona i segreti che nascondeva. Aveva lasciato la sua Averla da guerra nel boschetto sotto la scogliera, con un cappuccio sulla testa feroce e gli artigli impastoiati. Se non avesse fatto così l'animale sarebbe fuggito.

da La strga di Ilse di Terry Brooks

Se riuscirò leggerò la trilogia
per poi passare a leggere qualcosa di M. Z. Bradley,
ma il tempo a mia disposizione è veramente esiguo.
Spero voi ne abbiate di più!


lunedì 24 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere ... da FRANCESCA

Francesca studia. Si sposta spesso in treno per raggiungere la città dove frequenta le lezioni universitarie, e in questo periodo estivo non si prepara per le vacanze ma prepara la tesi. In città, in libreria, ha comperato un libro da regalare alla zia. Uno di quei libri grandi con copertina rigida e tante fotografie di... gatti! Ed è la sua prima proposta. La seconda è stata una scelta interessante: " Amo i FANTASY  e per questo ho deciso di leggere alcune opere di TERRY BROOK  scritte prima che io nascessi per confrontarle con quelle più moderne. Opere che sicuramente sono state di grande ispirazione per gli scrittori e sceneggiatori di questo genere.



Definire un gatto è quasi impossibile: dolcissimo con chi ama e feroce con le sue prede; pigro e dormiglione tanto quanto scattante e ferino; traboccante d'amore e nello stesso tempo individualista e gelosissimo della sua indipendenza; ma proprio questa sua natura, misteriosa e duplice, contribuisce da sempre a creare il suo fascino e la sua leggenda.

Già da molto tempo i paesi anglosassoni riconoscono al gatto una grande importanza; l'Inghilterra fu la prima a organizzare le mostre feline, ma ormai da qualche anno anche negli altri Paesi l'interesse per i gatti è diventato sempre più forte.

Come conseguenza sono sorte molte associazioni feline e quasi in ogni città si tengono periodicamente esposizioni dedicate ai gatti; non solo, ai gatti sempre di più sono dedicati libri, riviste specializzate, gadget e ninnoli vari.

Un tempo surclassato dal cane come animale da compagnia, il gatto sta conquistando un posto sempre più importante nelle nostre case; è infatti un compagno ideale, è allegro, riservato, pulito, indipendente e giocherellone. Ha poche esigenze ed è poco impegnativo: in ogni casa c'è spazio sufficiente per lui e basta una cassettina per risolvere il problema dei suoi bisogni. A ciò si aggiunga che il gatto mangia pasti frugali, sa far compagnia a chi è in casa e, nello stesso tempo, tollera le assenze del padrone.

Tutto questo non significa, ovviamente, che la decisione di accoglierlo in famiglia debba essere presa alla leggera, senza aver attentamente valutato se sapremo essere buoni padroni e se gli potremo offrire le migliori condizioni di vita.

Questo libro vuole essere un aiuto per chi desidera avvicinarsi ai gatti, offrendo nozioni basilari e suggerendo tutte le indicazioni necessarie per una scelta nel mondo delle razze che, non dimentichiamolo, è in continua e rapida evoluzione.

da IL GRANDE LIBRO DEI GATTI DI RAZZA di Milena Band Brunetti

"La presentazione trascritta del primo libro
 non mi trova d'accordo su tutto.
Avere un gatto non è così semplice, 
e noi in famiglia ne abbiamo avuti tanti."



mercoledì 19 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere ... da DIANA



 La donna tiene un diario, dove annota di quando in quando i fatti salienti della sua vita. Le sue riflessioni, le sue speranze. In apparenza un fatto normalissimo, comune a molte persone che hanno un rapporto speciale, privilegiato, con la scrittura. Senza compiacimenti, perché la forma diaristica prevede la segretezza, la riservatezza, e dunque consente una maggiore intimità, una più profonda analisi di sé. senza mentire mai.Eppure il Diario di Edith è sconvolgente.


Edith aveva lasciato il diario tra le ultime cose da riporre, in pratica perché non sapeva dove metterlo. In una cassa, fra le coperte e le lenzuola? In una delle sue valigie? Per ora l'aveva lasciato, spoglio e voluminoso nella copertina marrone, su un tavolino del soggiorno, per il resto sgombro da qualunque oggetto. Gli imballatori sarebbero venuti soltanto la mattina dopo. I quadri erano stati tolti dalle pareti, i libri dagli scaffali, e i tappeti arrotolati negli angoli. Edith aveva passato la giornata a spazzare, stupita dalla quantità di polvere che era riuscita ad ammassarsi sotto i mobili, anche con una brava domestica come Priscilla, che l'aveva aiutata quella mattina...

Quella sera pensava Edith, era l'ultima che la famiglia Howland passava in Grove street.

da Diario di Edith di Patricia Highsmith

"Appena preso su una bancarella; varrà la pena leggerlo?
SPERIAMO!"



lunedì 17 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere ... da DIANA

 "Finalmente estate! Finalmente rifugi aperti!" E si; la nostra amica Diana non può stare più di quindici giorni senza affrontare una bella salita, di quelle toste, e passare poi la notte in rifugio per ridiscendere a valle il giorno seguente. Da qui la scelta della prima lettura tratta da un libretto appartenente a una serie di più di 20. Il secondo libro suggerito è narrativa mistery  "Per passare il tempo" dice.


Impossibile non restare affascinati dalle limpide acque del lago di Tovel, dall'incredibile colore che copre le diverse tonalità di blu e verde. Si tratta del lago naturale più grande di tutto il Trentino e si raggiunge con una comoda rotabile dalla Val di Non. Le sue sponde richiamano ogni estate migliaia di turisti, molti dei quali -a torto- non procedono oltre, perdendosi la visita a uno degli ambienti naturali più belli del Brenta, il Biotopo di Malga Flavona. A sud del lago infatti, la Valle di Santa Maria Flavona, di chiara origine glaciale, si incunea verso la porzione centrale del Gruppo di Brenta, alternando pianori ad alti gradoni e separando la dorsale principale dal Sottogruppo della Campa.

Una delle caratteristiche principali di questo ambiente, tutelato da una riserva naturale provinciale, è il fenomeno delle marocche: si tratta di antichi depositi franosi che danno origine a caotiche superfici con rialzi, creste e depressioni. Tale morfologia ha creato particolari situazioni microclimatiche, all'interno delle quali si è sviluppata, nel corso dei secoli, una vegetazione molto particolare e diversificata.

da Sentieri e rifugi delle Alpi  Dolomiti del Brenta del Corriere della Sera

"Dopo questa lettura, anche se breve, non potete non aver già preparato lo zaino!
Comunque leggere di questi posti fantastici nascosti tra le montagne 
mi aiuta ad aspettare i giorni di ferie con più pazienza."


sabato 15 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere ... da ALICE

 



250g di gelato allo zenzero

3 frutti della passione   1 ananas piccolo

1 carambola   1 mango   1 papaia

6 bacche di anice stellato 

50ml di rum agricolo

150gr di zucchero di canna

In un pentolino mettete lo zucchero, 100 ml di acqua e il rum; portate a ebollizione e, mescolando bene, fate sciogliere completamente lo zucchero.

Spegnete il fuoco e mettete nello sciroppo l'anice stellato; lasciatevelo in infusione per 20 minuti, quindi filtrate.

Lavate, asciugate bene la carambola e affettatela.

Sbucciate il mango e la papaia e tagliatene la polpa a fettine di mezzo centimetro di spessore.

Pulite accuratamente l'ananas eliminando la buccia esterna e la parte legnosa centrale e procedete ad affettarlo come avete fatto coi frutti precedenti.

Mettete la frutta in una coppa capiente e irroratela di sciroppo all'anice ormai freddo; mescolate bene, così che si insaporisca, e distribuitela in quattro bicchieri di vetro.

Ponetevi sopra un po' di gelato e decorate utilizzando le bacche di anice stellato.

CONSIGLIO: per rendere ancora più scenografica questa macedonia, se disponete di un' affettatrice potete affettare l'ananas molto sottile, come se fosse un carpaccio, e utilizzare queste fette per foderare i bicchieri.

da "Gelati & Sorbetti Le cose buone che prepari tu" di Famiglia Cristiana

"Naturalmente questa macedonia non è adatta ai bambini 
ma è abbastanza insolita per una serata tra amici.
Questo libricino fa parte di un gruppo di 6
che ho trovato, praticamente nuovi, per pochissimi euro 
su una bancarella di "LIBRISOTTOIPORTICI".
Ci vediamo li!"


venerdì 14 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere... da ALICE

Alice, a differenza della nostra precedente amica, ritiene che l'estate gli dia più ore a disposizione per i suoi impegni, che sono tanti: insegnante, scrittrice, mamma, blogger, ecc. Per questo ha scelto un classico un po' impegnativo, ma poi per rilassarsi prepara macedonie fresche con la sua bambina.


Abbiamo detto che la forca è l'unico edificio che le rivoluzioni non demoliscono. E' raro, difatti, che le rivoluzioni siano sobrie di sangue umano, e venute come sono per mondare, per sfrondare, per decapitare la società, la pena di morte è una delle roncole di cui si privano più a malincuore.

Confesseremo però che, se mai rivoluzione ci sembrò degna e capace di abolire la pena di morte, questa fu la rivoluzione di luglio. Sembrava in effetti che dovesse spettare al movimento popolare più clemente dei tempi moderni cancellare la barbara penalità di Luigi XI, di Richelieu e di Robespierre, e di inscrivere di fronte alla legge l'inviolabilità della vita umana. Il 1830 meritava di spezzare la mannaia del '93.

Per un momento l'abbiamo sperato. Nell'agosto del 1830, si respirava nell'aria tanta generosità, tanta pietà, un tale spirito di dolcezza e di civiltà aleggiava tra le masse, ci si sentiva il cuore sbocciare a tal punto, grazie all'approssimarsi di un simile futuro, che ci sembrò che la pena di morte sarebbe stata abolita di diritto, di punto in bianco, con un consenso tacito e unanime, come il resto delle cose malvagie che ci avevano addolorato. Il popolo aveva fatto un falò degli stracci del vecchio regime. Credemmo che anche lo straccio insanguinato fosse nel mucchio. Lo credemmo bruciato come gli altri. E per qualche settimana, fiduciosi e creduli, confidammo per l'avvenire nell'inviolabilità della vita come nell'inviolabilità della libertà.

da "Lultimo giorno di un condannato a morte" di Victor Hugo

"Se amate la scrittura oltre alla lettura iscrivetevi 
alla mia newsletter: toninialicescrittrice.it"


martedì 11 luglio 2023

Consigli per chi ama leggere ... da CLARA


 Per tutto il tempo che vissero insieme, George non montò mai delle zanzariere alle finestre ma Mr. Cat, famoso vagabondo con il furto nel sangue, tornò sempre.

Mr. Cat entrava e usciva dalla finestra della camera da letto che dava sulle scale antincendio dell'appartamento al terzo piano. Il quantitativo di terrazzi e scale antincendio del quartiere offrivano al gatto un ampio territorio di caccia. E spesso tornava a casa con un ricordino: un guanto, un cappello, persino una parrucca. George non sapeva mai dove andasse Mr. Cat, perciò non poté mai restituire il bottino. Sebbene affermasse che il comportamento del gatto lo metteva a disagio, conservava in una scatola i tesori di Mr. Cat per mostrarli, non senza un certo orgoglio, ai suoi ospiti.

Nel caso stiate iniziando a trovare Mr. Cat divertente, voglio dirvi che lo ritenevo la creatura più irascibile e insopportabile che avessi mai conosciuto. Ovviamente, Mr. Cat mi odiava e anch'io non ero pazzo di lui.

da "Tutti i miei pazienti sono sotto il letto: divertenti memorie di un veterinario che parlava coi gatti" di LOUIS J.CAMUTI

E con questo la signora Clara ci augura "Buona Lettura"

Consigli per chi ama leggere... da CLARA

L'amica Clara ha scelto un piccolo libro "giallo" per la pausa tra una faccenda e l'altra. Mentre prima di dormire preferisce qualcosa di più spiritoso, che "porta sogni sereni"; dice. 




Stavo per salire in macchina, ma l'autista mi fermò. "Dobbiamo fare come quando siamo venuti" disse cavando dalla tasca il solito fetido fazzoletto.

Mi lasciai bendare. Prima di entrare, mi tolsi la giacca. Le due tasche erano talmente rigonfie dei fogli che avevo scritto che certamente m'avrebbero dato fastidio.

Per tutto il viaggio di ritorno non scambiammo una sola parola. arrivai tardi in albergo, il ristorante era già chiuso, mi contentai di due panini. Salii in camera e mi misi alla finestra. Da oltre un mese avevo deciso di smettere di fumare, ma per precauzione mi portavo sempre dietro un pacchetto di sigarette. Lo recuperai, me ne accesi una, la spensi subito. Non so perché, la voglia di fumare se ne era andata così come era venuta. Rimasi un'oretta così. La notte pareva finita nella sua perfetta bellezza. A un tratto arrivò, leggero, l'odore dei gelsomini. francamente mi pareva troppo, e me ne andai a letto.

Credevo di non poter chiudere occhio per le emozioni della giornata, invece, appena steso, m'addormentai.

Alle nove suonò la sveglia, alle dieci arrivò il taxi per portarmi a Catania. Dopo una decina di minuti ch'eravamo in viaggio, cominciai a provare una certa insofferenza all'idea di restare ancora un giorno nell'isola. Avevo la curiosa sensazione di averci soggiornato non tre giorni, ma mesi, anni. Allora dissi all'autista di accompagnarmi all'aeroporto.

da "Il colore del sole" di Andrea Camilleri

"In estate il caldo rende difficile anche la lettura, 
consiglio libri brevi e svelti, non troppo impegnativi,
come le vacanze!"


venerdì 23 giugno 2023

6 consigliere per il classico "Consigli di lettura per le vacanze"!


 Nel post di ottobre 2015 dal titolo Ci presentiamo vi elenco nomi e caratteristiche di un gruppo di lettrici che collaboravano con me alla buona riuscita della nostra bancarella a Librisottoiportici e alla scelta di letture da presentarvi su questo stesso blog.

Il tempo ci ha disperso ma non allontanato così che ho deciso di chiedere a ognuna di loro quali saranno le loro letture "vacanziere" e riportarvele.

Ognuna, (e se avete riletto il post lo sapete) ha propri gusti e chissà che coincidano coi vostri e vi siano dunque utili consigli.

Eravamo 6, di differenti eta ed istruzione, per cui saranno 6 post dal titolo "Consigli per chi ama leggere ..."

Buona lettura



giovedì 22 giugno 2023

Tentativo non riuscito

 


Coi post precedenti intendevo, attraverso una loro lettera accompagnata da un brano dei loro scritti, presentare un pensiero intimo di questi due grandi autori; una loro personale visione del sentimento amoroso. Ma non ci sono riuscita, temo. Penso dunque di abbandonare questo tipo di "ricerca" e proporvi altro, fino che il mio umore mi lascerà la Buonavolontà.





Conosciamo il "cuore" di un autore IV°

 Per quanto filosofo scettico, per quanto poeta ironico, Gringoire sulle prime non fu capace di decidere se la ragazza fosse un essere umano o una fata, tanto si sentì affascinato da quella visione abbagliante.


Senza essere alta, lo sembrava, tanto era slanciata e ardita la sua figura sottile.. Era bruna, ma si capiva che di giorno quella pelle aveva certo i bei riflessi dorati delle donne andaluse e romane.


Anche il suo piedino era andaluso, perché stava allo stesso tempo stretto e a suo agio nella graziosa scarpetta. La fanciulla danzava, volteggiava, turbinava sopra un vecchio tappeto persiano gettato con negligenza sotto i suoi piedi; e ogni volta che piroettando il suo viso radioso ti passava davanti, quei grandi occhi neri ti lanciavano un lampo.



Attorno a lei, tutti gli sguardi erano fissi,  tutte le bocche socchiuse; e davvero, mentre ballava così, al suono ronzante del tamburello basco che teneva alto sul capo con le braccia rotonde e pure, sottile, fragile e vivace come una vespa, col cosaletto d'oro che non faceva una grinza, con la veste variopinta che si gonfiava e ondeggiava, con le spalle nude, con le gambe sottili che la gonna scopriva di tanto in tanto, con quei capelli neri, con quegli occhi di fiamma, essa sembrava una creatura soprannaturale.



......



La sua voce era come la sua danza, la sua bellezza: indefinibile e squisita; qualche cosa di puro, di sonoro, di aereo, direi quasi di alato. era un continuo sbocciare di melodie, di cadenze inattese, poi frasi semplici costellate di note acutissime e sibilanti, e sbalzi di gamma da scoraggiare un usignolo, ma dove l'armonia non si sperdeva mai; poi molli ondulazioni di ottave che si sollevavano e si abbassavano come il seno della giovane cantatrice. Il suo bel volto seguiva con straordinaria mobilità tutti i capricci della canzone, Dall'ispirazione più scapigliata alla più casta dignitosità. Sembrava ora una pazza ora una regina.


da Notre Dame de Paris   

sabato 17 giugno 2023

Conosciamo il "cuore" di un autore III°

Lettera di Victor Hugo a Juliette Drouet

                                                                Mercoledì 6 maggio 1846 (dieci del mattino)

Dolce angelo adorato, voglio che tu riceva in ogni caso la tua letterina. ebbene, se verrò, tanto meglio! Non mi metterai alla porta. Se non potrò venire, avrò la consolazione di pensare a questo biglietto che sarà al mio posto sul tuo cuore. Mi sembrerà da qui, ahimè da ben lontano, di veder sorridere il tuo bel viso e sarò contento nella mia tristezza. Non voglio che tu sia triste, voglio che tu sia gaia, voglio che costì voi mangiate allegramente  come degli orchi chiacchierando come delle gazze. Dì questo a chi sai. Si arrabbierà con me, lo so, ma purchè ridiventi la mia grande e bella Claire, che cosa mi importa?


Ti ho seguita ieri con gli occhi e con l'anima come ogni giorno quando ti lascio e quando ho visto sparire alla curva della riva il tuo vestito nero e il tuo scialle verde, mi è sembrato che il sole sparisse e che si facesse notte. O amatissima, sei penetrata così profondamente nella mia vita, sei talmente la necessità del mio cuore e la luce dei miei occhi! Ti amo, vedi! Ti amo!


Addormentati questa sera con questo pensiero. Da parte mia io farò altrettanto. Bacio i tuoi dolci occhi.


da Lettere d'amore dell'800 francese  edito 1964

giovedì 15 giugno 2023

Conosciamo il "cuore" di un autore II°


 Carlo era dunque felice e senza un pensiero al mondo. Un pranzetto a due, una passeggiata la sera sulla strada maestra, un gesto della mano di lei sui capelli, la vista del suo cappello di paglia appeso alla maniglia d'una finestra e tante altre cose nelle quali egli non aveva mai immaginato di poter trovare piacere, formavano adesso una trama continua della sua felicità.


La mattina, a letto, accostato a lei sui guanciali, Carlo guardava passare la luce del sole tra la peluria bionda delle sue gote mezzo coperte dalle ali della cuffietta. Visti così da vicino, gli occhi di lei gli sembravano più grandi, sopratutto quando, svegliandosi, ella apriva e richiudeva le palpebre più volte di seguito; neri nell'ombra e blu scuro in piena luce, avevano come strati di colore sovrapposti, che, più densi nel fondo, andavano facendosi più chiari verso la superficie dello smalto.


Lo sguardo di lui si perdeva in quella profondità dove, in piccolo, vedeva rispecchiata la sua immagine fino alle spalle.....


..... Allora, sulla strada maestra che allungava, infinito, il suo lungo nastro di polvere, nei viottoli incassati dove gli alberi si inclinavano a pergola, nei sentieri dove i culmi di grano gli arrivavano alle ginocchia, col sole sulle spalle e l'aria del mattino nelle narici, pieno il cuore delle delizie della notte, con lo spirito tranquillo e la carne soddisfatta, Carlo avanzava ruminando la sua felicità come chi assapori ancora, dopo il pasto, il sapore dei tartufi che sta digerendo.

da Madame Bovary di Gustave Flaubert  edizione dell'1985



lunedì 12 giugno 2023

Conosciamo il "cuore" di un autore I°

 Gustave Flaubert a Luisa Colet

                                                                       4 agosto 1846 martedì sera (mezzanotte)

Dodici ore fa eravamo ancora insieme? Come sono già lontane! La notte è ora calda e dolce: odo sotto la mia finestra fremere il vento il gran tulipiero e quando levo gli occhi vedo la luna che si specchia nel fiume. eccomi qui, ben chiuso e tutto solo, intento a riordinare ciò che tu mi hai dato; le due lettere sono nella borsetta ricamata, appena avrò finito questa mia mi affretterò a rileggerle.


Non ho voluto scrivere con la mia solita carta da lutto: vorrei che da me non ti giungesse mai nulla di triste, vorrei non procurarti che gioia e circondarti di una felicità calma e continua per compensarti un po' di tutto quello che mi hai dato a piene mani, con la generosità del tuo amore.. Ho paura di esser freddo, arido, egoista, e Dio solo sa invece quel che in questo momento s'agita in me. quanti ricordi e quanto desiderio! Ah le nostre belle passeggiate in vettura, la seconda soprattutto con il guizzar dei lampi! Ricordo la tinta degli alberi accesi dal riverbero dei fanali e il dondolio delle molle: eravamo soli e felici. Contemplavo il tuo volto nell'ombra e lo vedevo attraverso le tenebre: gli occhi t'illuminavano tutta la faccia.



Sento che scrivo male e che tu leggerai freddamente queste righe: non riesco a dir nulla di tutto quel che vorrei. Le mie frasi si urtano come in un respirare affannoso: bisognerebbe colmare l'intervallo fra l'una e l'altra e tu lo farai, non è vero?



Mia madre mi aspettava alla stazione: ha pianto vedendomi arrivare come tu avevi pianto vedendomi partire. La nostra miseria è così grande che non è possibile allontanarci da un luogo a un altro senza far piangere in tutt'e due! Questo è cupamente grottesco.



Ho ritrovato qui le zolle verdi, gli alberi eretti, l'acqua gorgogliante come quando ero partito. I libri sono ancora aperti alla stessa pagina, nulla è cambiato. La natura esteriore con la sua desolante serenità ci fa vergognare del nostro orgoglio, Non importa, non pensiamo nè all'avvenire, nè a noi, nè a niente. Pensare è soffrire. abbandoniamoci al vento del nostro cuore finché esso gonfierà la vela, lasciamo che ci spinga dove vorrà e quanto agli scogli... tanto peggio se ci saranno. Basta, vedremo. Addio, addio.

da Lettere d'amore dell'800 francese "1964"