lunedì 27 gennaio 2014

NOVITA'

La prima importante novità di Librisottoiportici è l'abbinamento col CIBO!!!!



Torna LIBRISOTTOIPORTICI

E' questa è la settimana che precede la Domenica di "LIBRISOTTOIPORTICI "
Dopo la pausa di Gennaio la manifestazione si riapre con delle novità delle quali vi informeremo mano-a-mano.
Cominciamo col nuovo calendarietto:



sabato 25 gennaio 2014

Un Favolista

Giudizi critici

Tre grandi autori, un italiano e due inglesi, hanno reso immortale il ricordo delle fate e narrato il periodo più luminoso della loro brillante storia: sono Ariosto, Spenser e Shakespeare, ed è quest'ultimo che le ha meglio comprese. Quanto alla Francia sarebbe rimasta senza traccia della loro esistenza se non ci fossero state le fiabe di Perrault.
.......
Questi piccoli racconti hanno tutte le qualità che i più rigorosi conoscitori esigono dalle opere d'arte; non ne manca loro una sola.
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Si è spesso notato che il fantastico in Perrault fa molto diciassettesimo secolo, essendo alquanto illuminato dalla ragione. Le sue fiabe spirano una tale aria incantata che leggendole si ha l'impressione che le fate siano dappertutto.
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da FIABE  di Charles Perrault


Charles Perrault 1628-1703
C'era una volta un gentilumo che aveva sposato in seconde nozze la donna più superba e intrattabile del mondo. Essa aveva due figlie del suo tipo che le somigliavano in tutto e per tutto. Il marito invece aveva una sola figlia, ma di una dolcezza e di una bontà senza pari, ereditate da sua madre che era la persona migliore del mondo.
Quasi quasi non si era ancora finito di festeggiare il matrimonio che già la matrigna dava libero sfogo al suo brutto caratteraccio......

Comincia così una delle più belle e note fiabe di C. Perrault:
CENERENTOLA  o  La scarpetta di vetro.




mercoledì 22 gennaio 2014

RICORDI Casalesi

Il Po a Casalmaggiore

Un Povero Diavolaccio

Pino Bunsignùr, cioè "monsignore", secondo il dialetto casalesco, non era affatto un prelato.
era semplicemente un povero diavolaccio, che si era meritato quel soprannome dal popolo, per essere stato per diversi anni al servizio di due abati. Un titolo, questo di "Bunsignùr", proprio "ad personam", tanto che una volta affibiatogli, gli rimase addosso per tutta la vita, in luogo del suo vero cognome, del tutto ignorato dai più. Anche quando visse come inserviente presso l'orfanotrofio maschile e, in seguito, presso la caserma dei carabinieri.
Calzolaio controvoglia in gioventù, ma nomade e piuttosto scansafatiche per vocazione, egli aveva abbandonato il deschetto dopo la guerra del 1915-18, per viver d'espedienti. 
Oltreché fuorviarlo , distogliendolo dal suo pacifico lavoro, la guerra gli aveva lasciato indelebili tracce sul fisico. L'uso dell'elmetto lo aveva ridotto pelato al pari d'una zucca candita, lasciandogli soltanto una corona fratina di capelli ricciutelli. La maggior parte dei suoi denti non era che una disastrata serie di finestre e finestrelle, inframezzate da vacillanti e giallognoli balaustrini. Durante la prigionia, mentre accorreva a prendere la sua razione di sbobba, una sentinella ungherese, per rimetterlo in fila, gli assestò una brutale botta sulla bocca, con il calcio del fucile.
Al primo inconveniente rimediò con un cappelluccio floscio, fatto ad agnolotto, che egli teneva costantemente in capo, anche in letto. Al secondo non fece gran caso, lasciando intatto quello scompiglio, senza ricorrere a dentisti di sorta. Tanto, il suo stomaco digeriva pure i sassi, senza bisogno d'una perfetta masticazione. D'altra parte, il vino che egli ingollava quotidianamente in abbondanza, contribuiva a favorirgli la digestione.
Oh, come gli piaceva il vino!
......

Questo è l'inizio di uno dei....
Ricordi di un PICCOLO MONDO PADANO di Giuseppe Giacomo Gardani 





martedì 21 gennaio 2014

CAMELIA

Camelia

Ecco subito apparire alla nostra fantasia la Signora delle Camelie che ispirò a Verdi la sua opera, "La Traviata".
Rivediamo ancora il fiore nei preziosi giardini sul Lago Maggiore e poi.... appuntata sugli abiti di gala.
Bianca, rosa o rossa, con sfumature o leggere arricciature nei petali, già nell'epoca del Romanticismo  era diventata una presenza ornamentale indispensabile.
Regalare una camelia è come riconoscere nella persona omaggiata stima e ammirazione.


da  I Fiori Raccontano edizione DEMETRA 1997

RICORRENZA Letteraria 2

17  Gennaio  1820 
Nasce a Thornton (G.B.) la scrittrice  Anne Bronte.

Ogni storia vera contiene un insegnamento; può capitare tuttavia,
che il tesoro sia ben nascosto e, una volta trovato, risulti esiguo
e insignificante, un grinzoso gheriglio rinsecchito che
miseramente ripaga la fatica di schiacciare la noce.

da Agnes Grey



lunedì 20 gennaio 2014

Appena Finito di Leggere

Ombre sulla nostra pelle
di   Jennifer  Johnston
.....
Sperava che lei smettesse di dire quelle cose. Non doveva essere triste. La gente serena non deve essere triste. E' un colpo troppo duro. Riusciva ancora a sopportare l'amarezza di sua madre e di suo padre. Aveva qualcosa dentro di sé che gli diceva che lui non sarebbe mai diventato come loro. Ma che la vita si divorasse così lei, questo lo turbava. Aveva ragione, stava dicendo delle brutte cose. Non andava bene, per niente.
All'improvviso lei si mise a cantare. nonostante quello che aveva detto di se, i suoi gesti davanti ai fornelli erano metodici e precisi. Le sue mani si spostavano da un oggetto all'altro con ordine, in modo ben diverso dai movimenti affannati di sua madre mentre cucinava.
"Ora abbiamo tempo di ammazzare,
ammazzare le ombre sulla nostra pelle.
Ammazzare il fuoco che ci brucia dentro.
Ammazzando il tempo, amico mio"
.....

Quello qui riportato è un pezzettino del libro che ho appena terminato.
Libro che ho trovato bello e scorrevole.


Jennifer Johnston:
Raffinata scrittrice irlandese nata a Dublino nel 1930
 vive tutt'ora nell' Irlanda del nord.

sabato 18 gennaio 2014

Che bella idea!!!

In una bella giornata di fine anno, durante una passeggiata in montagna, abbiamo scoperto una mini "biblioteca"...!!! 


Carinissima!!!

Apri la porticina e scegli un libro da leggerti seduto sulla panchina del parco.
 Oppure ne lasci uno a qualche lettore che passera dopo di te.

giovedì 16 gennaio 2014

Un altro poeta francese!!!

SPLEEN

Ho dentro più ricordi che se avessi mill'anni.

Un'alta cassettiera che trabocchi
di verbali e romanze, bigliettini, bilanci, poesie,
1821-1867
di grevi ciocche avvolta in ricevute,
non nasconde i segreti che nasconde
il mio triste cervello. E' una cripta, una piramide
immensa, con più morti della fossa comune...
-Eccomi: un cimitero che la luna diserta,
dove lunghi vermi che sembrano rimorsi
danno l'assalto ai morti che ho più cari;
un salotto decrepito, gremito
d'oggetti fuori moda fra le rose appassite,
fra i pastelli legnosi e i pallidi Boucher
che profumano, soli, come boccette aperte.

Niente uguaglia in lunghezza quei giorni zoppicanti
che sotto i fiocchi grevi delle annate di neve
la noia, triste frutto dell'incuriosità,
prende misura d'immortalità.
-E tu ormai non sei altro, materia della vita!
che un granaio assediato da un labile terrore,
immerso nella bruma d'un Sahara profondo:
vecchia sfinge che il mondo trascura, che le carte
ignorano e soltanto
ai raggi del tramonto ferocemente canta!

di Charles Baudelaire


mercoledì 15 gennaio 2014

DA " Gran Testamento"

Poeta francese, di tutt'altra epoca.
Francois Villon nato nel 1431 a Parigi.

.....
La pioggia ci ha lavati e liscivati,
e il sole disseccati e fatti neri;
le piche e i corvi gli occhi ci han cavati,
e strappato dal cranio e ciglia e peli.
Non ci è dato ristare un sol momento;
e di qua e di là, a mutar di vento,
senza posa balliamo a suo piacere;
ditàli siam, dai becchi crivellati.
State lontani dai nostri peccati,
pregate Iddio perché ci voglia assolvere.
......
( da "La ballata degli impiccati")


RICORRENZA Letteraria

16 Gennaio 1884
Nasce a Montevideo lo scrittore e poeta francese Jules Superville.

Siate buoni col poeta
1884-1960
Il più dolce degli animali
Ci presta il cuore, la testa
Indossa tutti i nostri mali
Si fa nostro gemello...

(Appendice, da Poesie)