sabato 30 aprile 2011
GIALLI ! parte terza
Non c'erano finestre nella stanza, esattamente come aveva detto lui.
L'unica fonte di luce era una lampadina attaccata a un filo che pendeva dal soffitto e veniva comandata da un interruttore di fianco alla porta. Adesso la luce era accesa. La serratura era di quelle a doppia mandata e la porta poteva venire aperta unicamente con la chiave, sia dall'interno sia dall'esterno.
Augusta andò fino alla porta, esaminò la serratura, e capì che era stata applicata di recente. Tutto attorno, il battente era scheggiato e si vedeva il legno naturale, chiaro, non verniciato di bianco come il resto della porta.
Contro la parete opposta, sul pavimento, c'era una ciotola di plastica piena di acqua, e di fianco in un'altra ciotola, c'era un pezzo di polpettone. Lei andò a prendere la ciotola, la sollevò, annusò il contenuto, poi rimise la ciotola sul pavimento.
Faceva freddo lì dentro. Termosifoni non ce n'erano, e non si vedevano altre fonti di calore. Tremò, presa da un brivido improvviso, e incrociò le braccia sul petto massaggiandosi le braccia.
Poi sentì un rumore di passi che si avvicinavano alla porta e indietreggiò.
(tratto da Finché morte non vi separi di Ed McBain 1977 )
Allo scalo, l'agente di pattuglia Betchel aspettava McKechnie nel minuscolo ufficio che l'amministrazione riservava alle forze di polizia. La stanzetta conteneva tre seggiole e un tavolo dal piano pulito e lucente. Betchel era forte, giovane, abile, ma in lui non c'era nulla dell'aggressiva arroganza di Jenkins.
Al contrario, Betchel si imponeva per la sua coscienziosa solerzia. McKechnie lo stimava molto. Scambiarono due parole prima di inoltrarsi nello scalo. Betchel nutriva poche speranze nei riguardi dell'appostamento. Secondo lui era improbabile che il ladro ripetesse il colpo a così breve distanza dal primo.
Tagliarono in direzione di un gruppo di vagoni. In distanza brillavano i lumi dei deviatori, ma la piattaforma di carico era immersa nelle tenebre e nel silenzio. Di fianco al carro di whisky c'era la baracca di un deviatore. Dirimpetto stazionava una fila di vagoni vuoti. Uno di loro si sarebbe potuto nascondere nella baracca, l'altro in un vagone.
Mckechnie scelse il vagone, perché più vicino. In cuor suo non era assolutamente d'accordo con Betchel.
Al contrario, contava che il successo del colpo avrebbe indotto i ladri a tentarne un'altro. L'asciò Betchel, si addentrò nel nero ventre di un vagone, e si preparò ad aspettare.
(tratto da Scalo Est di B.& D.Hitchens 1958 )
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