martedì 18 agosto 2015

Un altro "piccolo ma bello"

Oggi vi presentiamo un altro libro di appena 70 pagine ma tutte mooolto belle!!!


Il peso della farfalla  di  ERRI DE LUCA  edizione  Feltrinelli

Esiste in scrittura sacra la formula: vestito di vento di Elohìm. Riguardava un uomo raggiunto da una profezia da trasmettere. Nessuno tranne lui sa di che vestito si tratta.
Il re dei camosci era vestito di vento. Nella tempesta si faceva avvolgere nelle raffiche, erano il suo mantello. Il pelo brillava gonfio allo schianto dei lampi, il re chiudeva gli occhi e si faceva stringere dall'aria scatenata.
Era al sicuro la dove tutte le altre creature avvertono minaccia. Era in alleanza con il vento, il cuore gli batteva leggero caricandosi dell'energia scagliata dal cielo sulla terra.



Si era addormentato. Steso sui sassi a pancia in giù, il fucile a sinistra, la testa sopra il braccio, aveva chiuso gli occhi mentre guardava una nuvola piccola spuntare nera da una montagna dirimpetto, a ovest. Una macchia d'inchiostro non di più, ma era l'avviso che veniva il cambio.
Gli era finita dentro la pupilla mentre la guardava e si era addormentato.
Il sonno dentro gli occhi è una macchia d'inchiostro che si allarga.
.....





lunedì 17 agosto 2015

Piccolo ma... interessante

Oggi vi vogliamo proporre un libro di appena 115 pagine davvero singolare:


A VOCE NUDA   di   Michel Faber   edito   EINAUDI

Catherine era entrata da un paio di minuti appena quando cominciò a sentire un educato disagio insediarsi saldamente sulle spalle.
Non dipendeva sicuramente dall'atmosfera del luogo che era affascinante, per non dire incantevole.Tutta la mobilia e buona parte degli accessori erano di legno scuro, un po' cupo forse, ma c'era luce in abbondanza a riversarsi dalle tante finestre e un odore buonissimo, o forse era assenza di odore: aria carica di ossigeno non contaminata da congestione industriale o umana.
Tutte le comodità, moderne o antiche, erano a disposizione: pianoforte verticale Giraffe, doccia idromassaggio, trapunte ricamate, forno a microonde, frigorifero, uno xilofono da concerto, un arcolaio del Settecento, due computer, la serie completa anteguerra del Dizionario della musica e dei musicisti di Grove (in olandese), una serie di flauti dolci di legno su un espositore decorato ( sopranino, discanto, alto, tenore, oltre a un flagolet ), vari telefoni cordless e perfino un assortimento di ciabatte da portare in casa.



Il Partitum Mutante era una vera goduria per almeno uno dei suoi esecutori: Benjamin Lamb. evidentemente pino Fugazza aveva un debole per le litanie reboanti dei monaci tibetani e nel suo brano aveva inserito a profusione qualcosa di molto analogo per le parti destinate al basso.
se gli altri componenti del Coro Courage dovevano imparare melodie complesse e acrobatiche in tonalità ingrate, a Benjamin veniva richiesto di mormorare come un organo battuta dopo battuta.
All'inizio del brano i suoi vocalizzi erano intesi a comunicare nientemeno che la nascita dell'universo, compito che lui affrontava con una risonanza agghiacciante degna di un santo himalayano... anzi di molti.
- Muooooooiiiinnng, muooooooiiiiinnng, muooooooiiiinnng, - cantava, dal profondo del grosso ventre.





giovedì 13 agosto 2015

La pagina di DiDi

Un' altra componente del nostro gruppo (gruppo di cui vi parlerò presto) è l'intellettuale DiDi.
Sul nostro banco sono arrivati alcuni bei libri d'arte. 
Tra questi DiDi ha scelto di presentarvene uno il cui protagonista ha dipinto varie vedute marine, nuotatori e bagnanti (insomma si parla ancora di mare) si tratta di:
Carrà   EDIZIONE   Mazzotta  1987


Carlo Carrà
Durante una lunga malattia, a sette anni, Carrà scopre il disegno; racconta lui stesso nella sua autobiografia: Si usava d'inverno andare a sdrucciolare sul ghiaccio di una peschiera situata poco fuori del paese, ed eccomi in un rigidissimo pomeriggio intento con alcuni altri compagni a rompere lastroni di ghiaccio su cui, appoggiandoci a un bastone infilato in un buco fatto sul lastrone, ci lanciavamo a tutta velocità sullo specchio gelato. ad un certo momento per un errore di manovra scivolai nella zona liquida da dove avevamo tratto i nostri pezzi.
Al mio tuffo nell'acqua gelida accorsero gli amici e trattomi in salvo cercarono in una cascina paglia e legna... Mi sopravvenne una polmonite che per poco non mi mandò all'altro mondo.
Costretto per più di un mese a letto, per distrarmi cominciai a disegnare. E da qui naque e si sviluppo quella passione per la pittura che doveva essere dominante in tutta la mia vita."
Guarito, continua a disegnare in ogni momento lasciato libero dalla scuola e dai piccoli lavori campestri.


PESCATORI   1929



La Pagina di ALICE



Ed ora diamo spazio a un'altra delle nostre "socie": Alice, laureata, disoccupata, mamma di una bimba simpaticissima di quasi tre anni oltre a occuparsi della figlia coltiva la vecchia passione per il ricamo e ha scoperto quella nuova per la cucina. Ed è lei , che restando in tema col mare, ci propone  la ricetta che segue, scelta tra le tante, più di ottocento, delle schede-enciclopedia di cui vi abbiamo specificatamente perlato in uno dei primi post: SPECIALMENTE PESCE.
Trovate queste schede (741) sul nostro banchetto a soli 10 euro.
Pesce Sampietro con salsa allo zabaione

Ingredienti per 4 persone

2 pesci Sampietro del peso individuale di 700-800 gr. circa
3 cucchiai di vino bianco secco
1 scalogno
1 dl di panna
1 cucchiaino di pepe in grani
1 tuorlo d'uovo
20 gr di burro
sale e pepe

Squamare i pesci, privarli delle interiora, ricavarne i filetti, lavarli e asciugarli delicatamente (si può acquistare già pulito naturalmente).
Se ve la sentite potete, con un coltello affilato, tagliare i filetti di pesce a listarelle di 1,5-2 cm circa con le quali, intrecciandole, formare delle "reticelle", dovrebbero venirvene 4.
Insaporite con un pizzico di sale e pepe.

Sbucciare lo scalogno lavarlo e tritarlo finemente; spezzettare i grani di pepe e tenerli da parte.
Spennellare una teglia con il burro, distribuirvi sul fondo lo scalogno tritato, disporvi sopra le reticelle di pesce Sampietro, versare il vino e la panna, coprire con un foglio di carta di alluminio e porre il recipiente in forno preriscaldato a 180°C per 8-10 minuti.

Scolare il pesce e tenerlo al caldo fra due piatti. Passare il fondo di cottura al colino, versarlo in un tegamino, unire il pepe spezzettato e far ridurre il liquido a 1/3 del suo volume.

Nel frattempo, mettere in una ciotola il tuorlo d'uovo, aggiungere due cucchiai di acqua fredda e battere con una frusta fino ad ottenere un composto spumoso; aggiungere, a filo, il fondo di cottura bollente, battendo il composto con la frusta finché la salsa avrà quasi raddoppiato il suo volume.
Servire il pesce Sampietro caldo, accompagnandolo con la salsa allo zabaione.

Buon Appetito!!!




La Pagina di FRANCY



La nostra "socia" giovane Francy, studente liceale, che si occupa dei vecchi libri scolastici ha scelto di proporci una poesia, in tema con il mare, da una delle nostre vecchi antologie.
Care vecchie antologie che a noi tanto piacciono (ve ne abbiamo già parlato nei vecchi post), ma solo a noi, visto che nessun altro ha mai mostrato interesse.
Sul nostro banchetto trovate le vecchie edizioni scolastiche a 1-2 euro.


Il faro di Messina   di Giovanni Alfredo Cesareo

      Già rompe l'aurora
dal grigio appennino,
e il Faro vicino
di rose incolora.

      Le barche s'inseguono
su candidi flutti;
le reti già pendono:
c'è pesca per tutti.

      Un legno, passando,
ha gli alberi in croce;
e a poppa una voce
si leva chiamando.

      Su 'l lito, che appare
solingo nel mare,
i flutti si frangono
con lento flottare.

      Ma il sole repente
dai colli s'affaccia,
e fulgido caccia
la nebbia assorgente.

      Saltellano lieti
i pesci al sol blando;
le barche, tornando,
raccolgon le reti.

      Le brine scintillano
tra gli alberi spessi,
e frullan le passere
nell'umide messi.

      Su 'l lito, che appare
solingo nel mare,
i flutti si frangono
con lento flottare.








mercoledì 12 agosto 2015

AVETE NOTATO???



Tutte quattro le pagine da noi scelte parlano di mare; viaggi, isole, barche e velieri.
Siamo in agosto, mese da sempre dedicato alle ferie (per chi può) e noi abbiamo dedicato al mare questo nostro "viaggio letterario".
E intendiamo continuarlo proponendovi una poesia e una ricetta, in tema, nei prossimi due post.


Per sabbie e per ghiaieti,
Fra l'alighe odoranti,
i pescatori ansanti
traggon dal mar le reti.

Inoltre vogliamo ricordarvi che i quattro libri presentati saranno esposti sulla nostra bancarella la prima domenica del mese di settembre qui a CASTELLGOFFREDO  MN alla modica cifre di 2,00 euro l'uno.

martedì 11 agosto 2015

Di nuovo con

RITO DI PASSAGGIO  di   William Goldin
Pubblicato da LONGANESI nel 1982



Come sta, oggi, Vostra Signoria? In ottima salute, spero, e ben su col morale, come me!
Ho una tal folla di fatti nella mente, sulla lingua, sulla penna, o dove volete, che non so come porli sulla carta. In breve, tutte le cose nel nostro ligneo mondo sono mutate per il meglio. Non dico di aver già il piede marino; poiché, pur avendo ora compreso le leggi fisiche del nostro moto, le gambe seguitano a dolermi. Ma il moto stesso è più facile.
Era ancor buio quando mi svegliai (fu un ordine gridato, forse) e mi sentii più che mai stiracchiato sulla ruota-della-tortura del nostro pesante, prepotente, incepposo avanzare. Ogni tanto, a intervalli regolari, ecco giungere non so qual impedimento, una sorta di equorea spallata, che potrei solo descrivere dicendo che è come se le ruote d'un carro restassero imprigionate nel fango, e poi si liberassero. Si tratta di un movimento che - mentre io sto coricato nella mia cuccetta, con i piedi verso poppa e la testa verso prua - mi fa sprofondare la testa nel cuscino, e l'impulso dal capo si trasmette lungo tutto il mio corpo.Pur conoscendone la causa, il ripetersi di questo fenomeno è estenuante. 


"Il luogo: a bordo della nave, finalmente.
L'anno voi lo sapete. La data?
Ciò che conta è che sia il primo giorno del viaggio
per mare che mi porterà
dall'altra parte del mondo"

Ma quando mi svegliai udii rumore e movimento sul ponte, lo scalpiccio di molti piedi, quindi ordini dati a gran voce prolungantisi in quel che potreste supporre che fossero vociferazioni di dannati.Non mi ero reso conto (neanche durante la traversata della Manica) che si può trasformare in romanza un semplice ordine come "Allasca quella vela!" oppure "Molla i terzaruoli!". Precisamente sopra la mia testa, una voce - forse quella di Cumbershum - tuonò: "Vai alla puggia!" e segui un maggior scompiglio. I gemiti dei pennoni mi avrebbero fatto arrotar i denti per simpatia, se ne avessi avuto la forza; ma poi, oh poi! 
Finora, da quando si è partiti, non c'era mai stara occasione di gioia, di allegria, come quella! Il movimento del mio corpo, della cuccetta, dell'intera nave, cambiò di punto in bianco, in un batter d'occhio come se...


Ti sei sbagliato di nuovo, Talbot!
Apprendi un'altra lezione, ragazzo mio!
Sei inciampato in quell'ostacolo.
Mai più dovrai smarrire te stesso nella compiaciuta contemplazione
 di un primo successo.


lunedì 10 agosto 2015

CONSIGLIO 2°



E ancora con

L'evoluzione di Jane   di   Cathleen Schine
Prima edizione Mondadori 1998



Dopo le immersioni, per riscaldarci entravamo nell'improbabile Jiacuzzi dell'Huxley.
La vasca che si trovava sul ponte di coperta appena fuori dalla mia cabina, era colma di acqua tiepida e progettata probabilmente per tre persone.
Eppure, quando sbarcavamo dal panga battendo i denti nelle nostre mute, quella piccola piscina di acqua quasi calda non ci sarebbe potuta sembrare più lussuosa, e l'idea di affollarla con dieci, undici, dodici corpi ci sembrava più divertente di quanto fosse in realtà.
Ma noi eravamo diventati, o almeno cosi ci sentivamo, un gruppo particolarmente allegro.
Gli altri gruppi che incrociavamo sulle spiagge o sui sentieri sassosi mi sembravano tetri , sussiegosi e poco amalgamati; ma se erano gioviali come il nostro, mi sentivo profondamente offesa, perché inquinavano le isole con le loro risate e i commenti da turisti...

"Avete mai perso un' amica?
E' una delle esperienze più tristi e sconcertanti che vi possano capitare.
nessuno vi mostra compassione,
a meno che la vostra amica non sia morta.
Ma questo non era il mio caso."

Quel pomeriggio entrò persino Martha. Rovesciò la testa all'indietro e chiuse gli occhi.
Sott'acqua le nostre mute di gomma si gonfiavano in modo assurdo, riempiendosi d'aria e di vortici d'acqua.

Proseguiamo con...

...   ARCOBALENO   di   Banana Yoshimoto
Prima edizione Feltrinelli 2003




Ad esempio un pomeriggio ero andata con la macchina a noleggio a fare un giretto fino all'insenatura sulla costa.
E godendomi lo spettacolo avevo fatto una passeggiata tranquilla, entrando nei negozietti di parei e in quelli di souvenir all'interno degli alberghi.
Risalendo una strada lunghissima, ero poi arrivata fino a un belvedere e da lì, dopo essermi presa un gelato al cocco in un chiosco, mi ero goduta a lungo la vista mozzafiato del Monte Bali Hai. Svettante nella sua sagoma solenne, sembrava vicinissimo ed era coperto da una fitta coltre di alberi dal verde intenso. L'atmosfera era completamente diversa da quella della costa, tanto da far credere di trovarsi in una località di montagna. Mi stupii ancora una volta della grande varietà della natura di quell'isola...




Scesi dal belvedere, fermai la macchina in quell'insenatura tranquilla, e mentre bevevo un bicchiere di acqua fresca nuovamente rapita dal panorama, d'un tratto mi ricordai di un pomeriggio della mia infanzia. Sembrava che il ricordo si fosse concretizzato nella mente come un' immagine emersa all'improvviso dall'acqua.


Per me i veri angeli sono le persone che in
certi momenti compaiono all'improvviso
a dare luce alla vita


domenica 9 agosto 2015

CONSIGLIO 1°



Cominciamo con...

...   LE RAGIONI DEL CUORE   di   Andrew  Mark
Terza edizione - FRASSINELLI - 2000




Dall'estremità meridionale della spiaggia partiva un sentiero che si inerpicava tra bassi cespugli in fiore addossati gli uni agli altri per proteggersi dal vento.
Jackson segui Livvy sul ciglio di una scogliera lungo il sentiero che doppiava il capo. il cammino si faceva sempre più impervio, costringendoli a cercare appigli tra le radici contorte che spuntavano dalla terra e le rocce corrose dalla furia degli elementi.
Il sentiero zigzagava sul fianco della scogliera ricordando loro le vistose modanature che ornavano gli angoli delle grandi ville costruite sul vasto altopiano sopra di loro, dove di tanto in tanto tra la vegetazione spuntavano un tetto a due spioventi o una torretta.
I fitti arbusti, carichi di germogli primaverili, proteggevano i prati e garantivano la privacy dei villeggianti estivi.
Al di sotto di Jackson e di Livvy il mare verde e limpido si infrangeva contro le rocce coperte di alghe. Le onde arrivavano con grandi spruzzi, poi si ritraevano con la risacca, lasciando piccole pozze nelle cavità. 
A volte lei si fermava a osservare quello spettacolo, girando lo sguardo tutt'intorno. Poi tornava a concentrarsi sul sentiero, facendo brevi soste solo per indicargli qualcosa...


" Un corpo permane nel suo stato di quiete
o di moto rettilineo uniforme
fino a quando non intervengono cause
esterne a modificarlo"
Prima legge del moto di Newton
...Le guardò la schiena mentre la seguiva. Aveva insistito per portare lei lo zaino e con quella pendenza il carico sembrava troppo pesante per il suo fisico delicato. 
Aveva un' ossatura così sottile. Ma non ansimava neppure.
Ormai aveva capito che la fragilità di Livvy era soltanto apparente. Lei aveva la fibra delle donne sepolte nei cimiteri coperti di muschio a fianco delle strade del New England, di quelle Elizabeth Morgan o Hannah Libby, madri adorate che avevano seppellito molti dei numerosi figli a cui avevano dato la vita, che avevano venerato un dio capriccioso e spietato e che avevano perduto i mariti in quello stesso oceano tempestoso.
Il suo nome, Olivia Faraday, sembrava adatto a finire inciso accanto al loro. In eterno.


" Il corso della natura...
sembra godere dei mutamenti"
Sir Isaac Newton

Torniamo a scrivere di LIBRI!!!

Rieccoci!!!



Siamo tornate per presentarvi un po' di libri a nostra disposizione.
Una bella varietà, a dire il vero, che vi presenteremo al nostro solito modo; trascrivendo qualche brano estrapolato qua e la per darvi un idea del libro e dello scrittore.
Si potrebbero trascrivere, è vero, le brevi trame e biografie che si trovano sui risvolti di copertina ma sono per noi meno "esaustivi" della lettura, anche di una sola pagina, del libro stesso.