martedì 31 maggio 2011

RESTASNDO IN TEMA


Così l'ottenni, lentamente salendo,
 afferrandomi ai rami che sporgevano fra me e la beatitudine.
E. D.
Abbiamo parlato di; libri di cucina, ricette e liquori, ed ecco allora che vi proponiamo la ricetta di un liquore di albicocche, che sono proprio di stagione, trovata su un nostro vecchio libro.


LIQUORE di ALBICOCCHE 
Ingredienti: 25 albicocche mature,
                 3 litri di vino bianco secco,
                 1 litro di acquavite,
                 1 chilo di zucchero,
                 1 pizzico di cannella in polvere.


Lavate le albicocche, privatele de nocciolo e fatele bollire per cinque minuti nel vino bianco.
Unitevi lo zucchero, l'acquavite, la cannella e continuate l'ebollizione per altri venti minuti a fiamma debole, mescolando spesso.
Versate il liquore in recipienti di terracotta, coprite e lasciate riposare per cinque giorni,
quindi filtratelo e ponetelo in bottiglie.


COMINCIAMO CON UN BRINDISI

Un vecchio libro di cucina non serve solo a suggerirci ricette da riscoprire ma può anche essere una piacevole lettura; come questa che riportiamo.


Cominciamo entrando con delicatezza a curiosare nel salotto di una casa della medio-borghesia negli anni che precedono le guerre:

"Nella vetrinetta bella del salotto facevano mostra di sé bottiglie a volte dalle strane forme, sempre riempite di liquori dai più impensabili, anche se delicati, colori: venivano offerti in piccolissimi bicchieri dal cui bordo erano sempre pronti a traboccare sul centrino di pizzo che ricopriva il vassoio di argento placcato.
 I liquori avevano nomi come: MistràCenterbeSassolinoTriple secCuracao.
Sono stati il simbolo della borghesia e dei salotti intellettuali, il simbolo di un certo benessere.
La seconda guerra cambiò i gusti, tutto fu spazzato via dall'ondata del Whisky."




"RATAFIA' Si comincia a parlare di questo liquore ai primi del 1700.
C'è chi ne fa risalire l'origine a un erborista francese, chi a un italiano. Quello che è certo è che in Italia fu diffusissimo, praticamente per quasi un secolo fu il re incontrastato dei nostri salotti.
Ne furono entusiasti bevitori Innocenzo II e Anselmo d'Aosta che lo raccomandava particolarmente ai militari.
In Italia il migliore veniva, e viene, fabbricato in provincia di Vercelli utilizzando piccole ciliegie selvatiche.
Esistono Ratafià anche di arancia, di albicocca, di fragola.
Si tratta di un liquore veramente  molto gustoso, fine e delicato."         Guglielmo Solci

"UN MESE IN CUCINA" Fabbri Editori  1968

lunedì 23 maggio 2011

PER RIPRENDERE IL "QUOTIDIANO VIVERE" IN SERENITA



Se avete occasione andateci, a Disneyland,
Vale senz'altro una visita.
Se volete chiedete e ne parliamo.
Rieccoci!
In verità è da un po che siamo tornate.
Ma la voglia di riprendere la quotidianità ha stentato a venire. Ci ha aiutate una lettura che consigliamo a chi ha bisogno di riprendersi: Piccole gioie di Hermann Hesse.
Non lasciatevi intimidire dal nome dell'autore è una lettura piacevole oltre che interessante.

Hermann Hesse
Germania 02-07-1877
Svizzera 09-09-1962
"....Di fronte alla casa dove ho lavorato per lungo tempo, c'era una scuola femminile. La classe delle bambine sui dieci anni veniva a giocare proprio di fronte a me. Avevo molto da fare e spesso il chiasso delle bambine mi disturbava, ma nello stesso tempo guardarle giocare mi dava un'indicibile gioia di vivere.
Quei vestiti variopinti, quegli occhi vivaci e ridenti, quei movimenti agili e forti intensificavano la mia voglia di vivere.
.....
Questi esempi possono bastare.
Sicuramente ai lettori sono già venuti in mente tanti altri piccoli piaceri, come quello meraviglioso che dà l'odorare un fiore o un frutto, l'ascoltare la propria voce e quella degli altri, lo spiare i discorsi dei bambini. Canticchiare o fischiare una melodia e mille altre piccolezze con cui si potrebbe intrecciare, nella propria vita, una catena di piccoli piaceri.
Godere quotidianamente il più possibile delle piccole gioie e risparmiare i grandi piaceri, quelli sfibranti, per i giorni di festa o per le ore buone, questo è il consiglio che do a chi si lamenta di non aver ne voglia, ne tempo.
Per distenderci, per confortarci, per rilassarci, sono i piccoli piaceri che servono e non i grandi."
H.H. 1899




Che ne dite?
Tutti pronti a riprendere il quotidiano vivere in serenità??
Allora VIA!!!

lunedì 9 maggio 2011

...CONTINUIAMO A IMPARARE LA STORIA



Abbiamo scritto di come si può conoscere la storia leggendo vecchi libri scritti da personaggi poco noti, ma non per questo poco importanti. Un altro sistema per conoscere il passato è quello di leggere libri scritti da autori che hanno vissuto nel passato, non parliamo solo di libri importanti ma anche semisconosciuti.
Qualche tempo fa ci è capitato tra le mani un libro dal titolo (molto brutto)
 "Diario segreto di una donna traviata".
In verità il titolo originale è "Moll Flanders" (autobiografia fittizia di una ladra e prostituta) di Daniel de Foe.
Vi dice niente il nome dell'autore? Forse "Robinson Ccrusoè" vi è più famigliare? Ebbene si tratta dello stesso autore!
Intendevamo leggerne solo alcune pagine per stabilire se tenerlo o buttarlo, dato che si presentava senza copertina e malandato, ed invece si è trattato di una lettura curiosa.
Indipendentemente dallo stile dell'autore che può piacere o meno, il libro è uno spaccato della vita di una donna nella Londra  del 1700.


"A questo punto feci qualche riflessione: ma erano pensieri svaniti, senza vigore. 
Possedevo un' immenso capitale di vanità, ed uno striminzito di virtù. Cercavo, è vero, di capire quale fosse lo scopo del mio giovane padrone, ma non riuscivo a pensare ad altro che alle sue parole ed al suo oro.
Nè pensavo che fosse molto importante la sua intenzione in merito al matrimonio: perciò era ben lontano da me l'idea di porre delle condizioni. Mi abbandonai così alla perdizione: perfetto esempio per tutte quelle ragazze in cui la vanità prevale sulla virtù.
In realtà eravamo stupidi tutti e due.
In quanto a me, se mi fossi comportata come dovevo e gli avessi resistito, egli, o avrebbe smesso gli assalti, o mi avrebbe fatto una regolare proposta di matrimonio.
 In quanto a lui, poi, se mi avesse conosciuta ed avesse letto nei miei pensieri, non si sarebbe tanto industriato per ottenere quella coserellina che voleva: con un regalo di quattro o cinque ghinee avrebbe dormito con me quanto avesse voluto.
 E ancora se io avessi conosciuto i suoi pensieri ed avessi saputo che mi supponeva così difficile da conquistare, avrei potuto porre delle condizioni.
 Ma non avevo in mente nessuna di queste cose: mi lasciavo soltanto inebriare dall'orgoglio della mia bellezza e da quello di sapermi amata da un tale gentiluomo.
E poi c'era l'oro: passavo intere ore a contemplarlo, a contare e ricontare le ghinee.
Così la mia rovina era arrivata: in realtà più desiderata che sfuggita."


Daniel De Foe
Londra 13-09-1660
Londra 24-04-1731



mercoledì 4 maggio 2011

UN TASSELLO PER VOLTA ....




Il nostro "tassello" d'Italia oggi si chiama Giovanni Acerbi 1825 Castelgoffredo MN - 1869 Firenze (patriota italiano).

"Non fu chiaro né illustre per potenza di ingegno, né dotato di straordinari talenti militari; ma era in lui un cuore che forte batteva per l'indipendenza della patria, un animo coraggioso ed intrepido a tutta prova, non curante dei pericoli e della morte sui campi delle nazionali battaglie.
Ed è questo, pare a noi, bellissimo e ben meritato elogio; sono doti e qualità non comuni, che lo raccomandano alla memoria ed alla gratitudine dei suoi concittadini, e lo collocano fra i benemeriti dell'Italia nostra.
Possa il suo nobile esempio essere alla crescente gioventù di sprone ad amare efficacemente la patria."

Tratto da una vecchia enciclopedia della seconda metà dell'ottocento.

martedì 3 maggio 2011

AGGIUNGIAMO UN ULTERIORE TASSELLO




Vi avevamo proposto la conoscenza di altri personaggi italiani poco, o per niente, noti ai più.
Ebbene , dopo aver conosciuto Alfredo Leonetti (1895-1985) attivista del movimento socialista e direttore dell'Unità, eccoci pronte a presentarvi Giuseppe Fanciulli conosciuto anche col nome di Mastro Sapone (1881-1951) scrittore per ragazzi e direttore del Giornalino della Domenica di VAMBA.

"Ogni Patria ha i suoi Eroi.
Nascono improvvisi dalla terra, come giganti.
Compiono il loro duro lavoro per la Patria, e poi rimangono in piedi nella storia.
Passano i secoli, ed essi sono ancora là, di contro al sole, circonfusi di gloria, sempre più grandi e possenti. L'Italia, coi suoi due millenni di storia, ha una folla di queste magnanime ombre.
Gli Eroi accompagnano e proteggono la vita degli uomini piccoli, la fanno più sicura e più bella.
Un Italiano sperduto in qualsiasi parte del mondo, anche costretto a miserabile vita, porta con se, quasi senza saperlo, come un tesoro ignoto, qualcuno di questi nomi: Dante, Colombo, Garibaldi; e se appena l'Eroe si rivela nella sua memoria, nella sua anima all'improvviso egli è meno solo e meno sperduto.....

Giuseppe Fanciulli
Firenze 08- 03- 1881
Castelveccana (VA) 18-08-1951
Tratto dalla prima pagina di Il Duce del Popolo Italiano edito a Milano nel 1928 dalla segreteria generale dei fasci all'estero scritto da G.Fanciulli quale esaltazione della figura eroica del Duce da presentare ai figli di Italiani all'estero.

lunedì 2 maggio 2011

ALLA SCOPERTA DI "TASSELLI" DI STORIA




Mai sentito parlare di un tale a nome Alfonso Leonetti ? Noi no!
 Fino a che non ci è capitato tra le mani un vecchio libretto dal titolo La vita che si eleva sintesi intorno a l'educazione e la ricostruzione sociale  edito dalla Libreria Editrice dell'Alleanza coop. Torinese Torino 1919.

"Un giorno di ottobre del 1917, dopo lunghi mesi di silenzio, imposto a noi, come a tutti i giovani, dalla guerra, rividi l'amico, col quale ero solito fondere il mio spirito nelle ore di ozio.
Una elettrica stretta di mano, uno sguardo negli occhi sfolgoranti e l'anime nostre subito si ritrovarono.
Era l'ora, come sempre del tramonto!
Il piano immenso della Puglia arsa, lievemente ondulato dalla Murgia; le poche pennellate di cobalto acceso, che ancora tingevano il cielo dove il sole non era calato; la visione azzurrina dell'Adriatico in fondo al vasto orizzonte che abbracciava la nostra vista, ci fecero subito dimenticare la distanza che la guerra aveva creato fra noi, sicché parve che mai fossimo stati lontani.
L'entusiasmo dei nostri vent'anni ci aveva tratti in inganno sulla valutazione degli avvenimenti rivoluzionari. Non pertanto il corso di questi continua egualmente verso il comunismo. Volevamo conoscere sapere studiare e sopratutto ricostruire.
Ma l'amico doveva partire, essendo scaduto il termine della sua breve licenza militare ed io dovevo tornare laddove la necessità di vivere mi aveva confinato. Ci lasciammo, lui ed io convinti che non ci saremmo rivisti che nella mischia per l'avvento al potere del proletariato, come conseguenza inevitabile della guerra.........."
 (tratto dalla prima pagina del libretto suddetto).

Alfonso Leonetti
Adria 13-09-1895
Roma 26-12-1984
E così abbiamo conosciuto un'altro personaggio italiano di cui ignoravamo l'esistenza, anche lui a suo modo, appartenente alla nostra storia.
Quanti altri se ne possono ancora scoprire, nei vecchi e polverosi libri, di questi uomini e donne Italiani !
Noi cercheremo di proporvene altri, altri ancora li scoprirete voi leggendo.
A presto!!!

domenica 1 maggio 2011

CHE BELLA GIORNATA!




Una domenica di sole ha rischiarato il nostro mercatino del libro usato.
Più di cento espositori. Migliaia di libri. Un viavai discreto.
Un'altra domenica ben riuscita insomma, con buona soddisfazione degli organizzatori.
Noi avevamo portato tanti libri di scuola, un po di saggistica, qualche manuale e alcuni interessanti libretti d'epoca fascista.
Naturalmente abbiamo venduto pochissimo, ma ci accontentiamo, ci basta aver passato una bella giornata tra gente colta e interessata.
Il prossimo appuntamento è per domenica 5 giugno, nel frattempo cercheremo di intrattenervi con le nostre solite due chiacchiere.
BUONA LETTURA A TUTTI!!!