giovedì 27 settembre 2018

LA SCELTA



Wilburn Smith
9 gen. 1933 Kabwe ZAMBIA
Ora, se avete letto entrambe i post precedenti, avrete notato che gli articoli parlano di due scrittori diversi fra loro; tra epoca, nazionalità, modi di vita, eppure entrambi grandi scrittori d'avventura. 
E.Salgari più adatto ai giovanissimi (ma anche piacevolissima lettura per gli adulti), capace di insegnar loro la forza dell'uguaglianza, come abbiamo letto nell'articolo che lo riguarda.
W.Smith adatto ad un pubblico più adulto, amico dei suoi personaggi li fa diventare amici nostri.
Tutti e due capaci di portarci in giro per il mondo e per il tempo, coi loro intrepidi, eroici personaggi.
A voi lettori sta la scelta tra l'uno o l'altro: ma perché non sceglierli entrambi?  


Emilio Salgari
21 ago. 1862 Verona 25 apr. 1911 Torino
     

  

mercoledì 26 settembre 2018

WILBUR SMITH

 Ed ecco, sempre tratto da un vecchio giornale, un articolo dedicato anch'esso ad uno scrittore ma di tutt'altra origine: Wilburn Smith.


Nato nello Zambia nel 1933 ama raccontare con humour british come da piccolo, a 18 mesi, sia stato colpito dalla malaria cerebrale e nonostante le strutture mediche primitive dell'Africa di quel tempo e il pessimismo dei dottori, "Se sopravvive avrà danni irreversibili al cervello", dicevano, sia sopravvissuto. "Ma" dice "La prognosi fu esatta, sono effettivamente un po' matto. Il che è un bene: infatti, bisogna avere un pizzico di follia per procurarsi il pane scrivendo romanzi."



Certamente uno dei più amati scrittori viventi coi suoi 130 milioni di lettori in tutto il mondo (26 milioni in Italia), Wilburn Smit, è dunque un Re Mida della scrittura d'avventura, lo dimostra il suo ultimo romanzo balzato in testa alle classifiche dopo soli dodici giorni dalla pubblicazione: L'ultimo faraone. Racconta ancora una volta le gesta di Taita, lo sciamano saggio, lo scriba e consigliere del faraone.
Dice Smith: "Taita è stato il personaggio principale della saga egizia fin dal primo libro, Il dio del fiume, del 1993. Evidentemente ha toccato le corde dei lettori, che lo seguono con passione nelle sue avventure. E anch'io lo seguo. E' un personaggio pieno di calore umano e si è fatto da sé, per questo è riconoscibile e apprezzato da tutti.
Per quanto mi riguarda, sopratutto dal punto di vista tecnico, devo anche dire che ho letto molto sull'antico Egitto e che ho l'abitudine di viaggiare nelle zone dove poi ambienterò le mie storie. Ho perfino navigato un tratto del Nilo su un barcone per adattarmi meglio all'ambiente.



E' questo uno dei tanti segreti di Smith che riescono ad appassionare i lettori: la capacità di descrivere con le parole e sopratutto con il cuore i luoghi che conosce meglio di ogni altro.

"Il mio primo libro è certamente il mio preferito. 
I miei libri sono puro intrattenimento e mi adopero per renderli interessanti facendo scorrere l'azione della vicenda più velocemente possibile.
E credo davvero nei miei personaggi, è come se loro mi parlassero. E io li ascolto. in questo modo sono in grado di convincere i lettori della reale esistenza dei protagonisti delle vicende narrate.
Inoltre devo sentirmi molto sereno quando scrivo. come un manager o un businessman si confronta con i suoi dipendenti, così io mi confronto con i miei personaggi.
Ogni volta che finisco un libro penso di smettere, ma il successo che hanno questi romanzi mi fa immediatamente tornare la voglia di scrivere. D'altronde, dopo 50 anni di scrittura, potrei anche dire di essere bravino, no?" 




sabato 22 settembre 2018

EMILIO SALGARI


Ho trovato quest'articolo su un giornale di qualche anno fa, mi è piaciuto e ve lo riporto (con le dovute modifiche). Son sicura che se avrete la pazienza di leggerlo tutto lo troverete interessante e stimolante.

Emilio Carlo Giuseppe Maria Salgàri
scrittore italiano di romanzi d'avventura molto popolari.
Il corsaro della fantasia

Emilio Salgari nato a Verona il 21 agosto del 1862 e morto, suicida, a Torino il 25 aprile 1911, è più vivo che mai, perché la sua capacità di immaginazione continua a contagiare lettori giovani e adulti e ad affascinare chiunque sia alla ricerca di un'epica, un esotismo che spezzi i confini e le frustrazioni della vita quotidiana. La sua fantasia, la sua verve affabulatoria sono letteratura allo stato puro: ecco perché non smette di farci sognare.
Impareggiabile viaggiatore dell'immaginazione, l'autore de Le tigri di Mompracen e del Corsaro nero non si mosse mai dall'Italia, fatta eccezione per qualche puntata sull'Adriatico.
Da Negrar, comune della Valpolicella, si trasferì a Venezia per studiare al Regio Istituto Tecnico e Nautico "Paolo Sparsi", ma non divenne mai capitano di marina, anche se per tutta la vita amò vantarne il titolo.



Come riuscì, allora, a ritrarre in maniera così realistica mondi lontani, descrivendone la geografia, il paesaggio, la natura, gli animali?
Scarso viaggiatore, Salgari fu un lettore onnivoro e curioso, che saccheggio le biblioteche per raccogliere informazioni su ambiente, flora, fauna, carte geografiche, mappe... Il resto lo facevano la fantasia e la maestria nell'invenzione letteraria. 
Al lettore, sopratutto quello odierno, non sfuggirà l'anticolonialismo dello scrittore, il suo mettersi dalla parte degli indigeni che lottano contro "l'invasione", dei perdenti e di chi anela a un riscatto. Ancor più apprezzabile, oggi, è il suo multiculturalismo, promosso, si badi bene, in un'epoca e in un'Europa ancora segnate dal razzismo, in cui la questione dei neri, ad esempio, era ben lungi dall'essere affrontata e "risolta". Pensiamo all'attrazione fra l'abbronzatissimo principe malese Sandokan e la nobile anglo-napoletana dalla pelle bianchissima Marianna. O all'amicizia, all'insegna della complementarietà, fra lo stesso Sandokan, impulsivo e selvaggio, e Yanez de Gomera, il portoghese che si è ribellato alla patria colonialista, ironico e scaltro...



Non sorprende che l'opera di Salgari sia stata oggetto di varie forme di censura.
Margherita Sarfatti, amante di Mussolini, sostenne pubblicamente che i suoi libri non andavano letti, in quanto diseducativi e violenti. E nemmeno il mondo della scuola li guardò con simpatia, ravvisandovi insidiosi inviti alla rivolta, alla ribellione, alla contestazione dell'autorità e dell'ordine costituito. Di sicuro, gli eroi salgariani sono tutt'altro che borghesi, il che non esclude che lealtà e coraggio siano per loro un codice d'onore.
Sulla biografia dello scrittore esistono versioni a volte contrastanti. Sappiamo delle sue origini e dell'infanzia in Valpolicella, della sua attività di giornalista di cronaca nera e di critico, del matrimonio con l'attrice Ida Peruzzi e della nascita di quattro figli, del trasferimento in Piemonte, fino al suicidio a Torino, affranto sopratutto dalla depressione che aveva colpito la moglie. Salgari scagliò parole durissime contro gli editori, che si sarebbero arricchiti con le sue opere, costringendolo a scrivere ben tre pagine al giorno e lasciandolo in miseria. Secondo altri, godeva invece della stima degli editori, che se lo contendevano; percepiva compensi doppi rispetto ad altri scrittori e aveva addirittura un agente per il mercato estero. Semmai non sapeva amministrare le sue entrate...


Ida Peruzzi
Destino dei miti e dei creatori di miti. 
La sua produzione letteraria (80 romanzi, 120 racconti) e i film che ha ispirato (una quarantina in tutto) continuano ad affascinare chiunque sia alla ricerca di un avventura, chiunque voglia vivere un sogno in cui recita la parte dell'eroe che lotta contro l'ingiustizia e i soprusi.
Salgari si immedesimava nei suoi personaggi.
Noi lettori, pure. Ne abbiamo tutti bisogno.

FIRMATO   PAOLO PERAZZOLO



Non vi è venuto il desiderio di prendere subito in mano uno di questi libri e di correre accanto al letto dei vostri bimbi a leggerne qualche pagina???
Che bellissimi sogni, ne seguirebbero, da fare insieme!

giovedì 20 settembre 2018

RIASSUNTO



Carla Riassunto
Ecco concluso l'elenco dei dieci libri  che più di altri mi hanno aiutata ad amare la letteratura.
Sono tutte letture che non vanno oltre gli anni '90. Nel senso che questi libri li ho letti prima dei trent'anni o poco oltre.
Ne ho letti molti atri, anche più belli, sia prima che dopo, ma questi sono quelli che han  lasciato una traccia più profonda, che si sono impressi nella mia labile memoria con più forza, che rileggo con una certa religiosità.
E' vero, avete ragione, sono un poco infantili, ma così è.
Ciò non toglie che nel blog, questo blog (Più Sai Più Sei), si parli di molti tipi diversi di libri, come certamente avrete notato se qualche volta lo avete sfogliato.


Spero che qualcuna delle mie collaboratrici e dei miei lettori provi il desiderio di condividere con me la propria lista de "I miei dieci libri preferiti", che possono essere anche solo 2, o 3, o quanti si vuole.
Nell'attesa di un vostro contributo vi lascio un caloroso saluto!!!


mercoledì 19 settembre 2018

Decimo Libro (B.A.)


Carla 10°
Decimo e ultimo libro della serie, più che dei miei libri preferiti , de "I miei libri più sentiti".
Un romanzo molto particolare, a mio dire, ambientato nella Francia del 1460. 
All'inizio di ogni capitolo l'autrice ha inserito parti di poesie o ballate di F. Villon. Bellissime.
Il romanzo lo vede infatti protagonista nella parte del "poeta maledetto".



1948
"Il tempo scorre
senza destriero,
inesorabile
pel suo sentiero."
F.Villon
Nogara I. 24-apr-1893   29-mag-1961 Padova I.
Olga Visentini è stata una scrittrice italiana.
Ha scritto più di cento opere
oltre a manuali e antologie per la scuola
e ha collaborato con riviste.


"Dove sono i compari
così allegri e loquaci,
così giovani e cari, 
de'bei giorni fugaci?"
F. Villon
.....
Egli era amico delle stelle e dinanzi al loro tremolio, ogni espressione beffarda spariva dal suo viso, per lasciar posto ad una pensosità quasi malinconica, che mutava un poco i lineamenti in una gentilezza accentuata, in un non so che di più giovanile e quasi estatico.
Conosceva il nome di molte e le cercava tra le bizzarre figure delle costellazioni, per inviare un pensiero, un sorriso, un fiotto di versi ad ognuna di esse.
Poveri versi!Gli fluivano facili ed improvvisi, come il getto argentino d'una fonte sorgiva: ma servivano soltanto ad accrescere quella sua irrequietezza, che d'ora in ora, nelle piccole necessità della vita, ed a contatto con i suoi simili, si trasformava in ironia, o in beffa, o, peggio, in irrisione: ma le stelle sapevano che quel suo riso pungente era solo un arma, una difesa contro se stesso e non contro gli altri, pel dilagare d'una tristezza insondabile, fatta di desideri e di vane aspirazioni.
.....


Francois Villon 1431 Parigi
"Sono come un cattivo
fanciullo che si duole,
cui tremano nel cuore
inespresse parole."


martedì 18 settembre 2018

Nono Libro (D.E.io L.I.)

Carla 9°
Ne ho sentito parlare. 
Temevo fosse una lettura "pesante", dato che è abbastanza politico.
E invece...
E' scritto in un modo che io ho trovato piacevole, semplice, comprensibile.
Ti porta in un "pezzetto di storia", in modi di vedere diversi, a una rivelazione...



1969
E' il racconto della conversione dell'autore.
"Prima di scrivere ho atteso di avere un passato,
(30 anni)
perché non ci fosse alcun dubbio
sulla solidità del mio spirito."


Francia 14-gen-1915   2-feb-1995 FranciaAndré Frossard è stato un giornalista e saggista francese,
membro dell'Académie Francaise.



.....
Troppo presto. Più ancora che il cambiamento di metodi e di insegnamento, mi fu fatale il mutamento d'ambiente. I compagni della scuola comunale somigliavano ai miei cugini, agli amici d'infanzia: avevamo lo stesso genere di vita, giocavamo dopo la scuola in tetre strade parigine che avrebbero potuto essere strade di Belfort. Al liceo invece, situato ai margini dei quartieri signorili, dove le case avevano l'ascensore, i ragazzetti con la cravatta tra i quali ero venuto a trovarmi avevano già ricevuto dai genitori un certo modo di comportarsi, se non il saper vivere nel mondo, e capivano d'istinto che questo mondo nel quale non erano ancora penetrati sarebbe un giorno caduto di pieno diritto tra le loro mani.
Ci si istruiva non per essere liberi, ma per dominare...
.....




lunedì 17 settembre 2018

Ottavo Libro (P. di E.D.)

Carla 8°

Non ho mai amato particolarmente le poesia. Forse la quasi incapacità di impararle a memoria ai tempi della scuola non ha aiutato.  E poi sono all'antica, per me la poesia doveva avere le rime.
Ma un bel giorno mi è capitato di leggere una poesia che pur senza rime ho trovato bellissima  e, cosa ancor più difficile, l'ho capita.
E così mi son presa tutto il libro...

"Mi sono seduta adesso per scriverti una lunga, lunga lettera.
I miei apparati di scrittura sono disposti davanti a me,
e tutto è pronto."

Massachusetts S.U. 10-dic-1830    15-mag-1886 Massachusetts S.U. 
Emily Elizabeth Dickinson
 nota come Emily Dickinson
è stata una poetessa statunitense,
considerata tra i migliori lirici del XIX secolo.



Fra le mie dita tenevo un gioiello
quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
e dissi:"Durerà"-

Sgridai al risveglio le dita incolpevoli,
la gemma era sparita-
Ora solo un ricordo di ametista
a me rimane-






sabato 15 settembre 2018

INTERVALLO

Riprendono i piacevolissimi incontri al MAST Museo d'Arte e Storia del Territorio.
Ogni terza domenica del mese il museo propone un tè o un aperitivo (in base alla stagione), aperto a tutti, durante i quali si parla di opere, personaggi o luoghi.



Visto l'argomento? Sarà una bella scoperta!!!


Settimo Libro (Le A. di T.S.)

Carla 7°

Non ho ricordi ed emozioni particolari legati a questo libro ma certo è che mi sono molto divertita a leggerlo ed ancora adesso il pensarlo mi fa sorridere.
Un classico della letteratura per ragazzi; ma, come torno a ripetere, i libri ironici, sagaci, si apprezzano di più quando si è un po' più "grandicelli".
Si tratta nientemeno che dell'avventuroso...


1876
Il racconto raccoglie molte vicende veramente accadute,
vicende personali
e altre di ragazzi che furono compagni di scuola dell'autore.

Missouri S.U. 30-nov-1835   21-apr-1910 Connecticut S.U.
Mark Twain pseudonimo di Samuel Canghorne,
è stato uno scrittore, umorista, aforista e docente statunitense.
Utilizzò anche altri pseudonimi,
come "Sieur Louis de Conte",
ad esempio per firmare la biografia di
Giovanna D'Arco.



.....
Ma l'energia di tom non durò a lungo. Egli cominciò a pensare agli spassi che aveva progettato per quel giorno e il suo sconforto si moltiplicò. Ben presto i ragazzi liberi si sarebbero incamminati per ogni sorta di deliziose spedizioni, burlandosi a non finire di lui perché era costretto a lavorare... soltanto pensare a questo gli bruciava come fuoco. Si tolse di tasca le sue ricchezze terrene e le esaminò... pezzi di giocattoli, bilie e ciarpame; abbastanza per assicurarsi uno scambio di lavoro, forse, ma non certo quanto bastava per comprare anche soltanto mezzora di assoluta libertà. pertanto rimise in tasca i suoi scarsi beni, e rinunciò all'idea di tentare di comprare i ragazzi. In quel momento tenebroso e disperato, una ispirazione esplose in lui. niente di meno d'una grande, magnifica ispirazione.



Riprese il pennello e si mise tranquillamente al lavoro. Di lì a non molto si avvicinò Ben Rogers; proprio il ragazzo, tra tutti quelli del villaggio, le cui prese in giro egli temeva di più. Ben stava venendo avanti a saltelli su un solo piede, a scarti improvvisi e balzi... una prova più che sufficiente del fatto che aveva il cuore leggero ed era colmo di piacevoli aspettative. Stava mangiando una mela e lanciava ad intervalli un lungo e melodioso grido di gioia, seguito da un "ding dong dong, ding dong dong" in tono profondo, poiché in quel momento stava facendo il battello a vapore! Mentre si avvicinava, rallentò l'andatura, si portò nel mezzo della strada e orzò poderosamente, poiché immaginava di essere il battello Grande Missouri e supponeva di trovarsi in due metri e settanta d'acqua. Era al contempo battello a vapore, capitano, macchina e campana, per cui doveva raffigurarsi ritto sul ponte di comando a impartire ordini e ad eseguirli.
.....




venerdì 14 settembre 2018

Sesto Libro (T.i R.)


Carla 6°
Questo libro per me è stato una scoperta, una rivelazione!
Un modo di raccontare le piccole cose della vita completamente nuovo ai miei occhi; con il quale mi sono sentita in sintonia.
Lo rileggo sempre volentieri.
Non tutto, un racconto, qualche pagina, ogni tanto, e ogni volta vedo qualcosa di nuovo che la volta prima no avevo visto.
Ve lo svelo.....

Dal 1900
"Una possibilità di vedere le parole in immagini.
Avete presente i quadri di Monet?
Ecco,
Le storie di Katherine Mansfield
riescono a porci davanti a un dipinto,
raccogliendo come in un caleidoscopio
 piccole immagini
e struggenti pezzi di vita."


Nuova Zelanda 14-ott-1888   9-gen-1923 Francia
Scrittrice neozelandese
 ha studiato violoncello prima di appassionarsi alla scrittura
alla quale si è dedicata dopo il 1905 circa.



.....
Bassa marea la spiaggia era deserta, il mare caldo si trascinava pigramente. Il sole ardeva, si abbatteva infuocato sulla sabbia fine e arroventava i ciottoli grigi e azzurri e neri e venati di bianco. Succhiava le goccioline nascoste nella cavità delle conchiglie, schiariva i convolvoli rosa che serpeggiavano sulle dune. Sembrava che nulla si muovesse tranne le cavallette della sabbia.
Pit-pit-pit! Non stavano mai ferme.
Laggiù, sugli scogli coperti di alghe che con la bassa marea sembravano animali villosi scesi ad abbeverarsi, la luce del sole pareva roteare come una moneta d'argento dentro ognuna delle piccole pozze nella roccia. Danzavano, tremavano, e minuscole onde lambivano i bordi porosi.
.....



.....
E che odore forte, umido, emanavano le alghe sotto il sole ardente...
Nei bungalow della colonia estiva le imposte verdi erano abbassate. Sulle verande, distesi sul prato o gettati sulle siepi. c'erano costumi da bagno dall'aria esausta e ruvidi asciugamani a strisce. Sul retro, ogni finestra aveva un paio di sandali sul davanzale, o dei frammenti di scoglio, o un secchiello, o una collezione di conchiglie.
La boscaglia tremava in una foschia di calore; la strada sabbiosa era deserta; in mezzo, disteso, c'era soltanto Snooker, il cane dei Trout.
Aveva gli occhi azzurri rivolti al cielo e le gambe allungate e rigide, e ogni tanto emetteva un gran sospiro desolato, come per dire che non ne poteva più, che aveva deciso di farla finita e che aspettava soltanto il passaggio di qualche carro.
.....
  


martedì 11 settembre 2018

Quinto Libro (Il S. d. A.)

Carla 5°
Questo è stato una lettura incredibile, memorabile, magica!
Letto tutto, anche le parti più noiose, ma... non riletto.
Ho paura. 
Ho paura che la rilettura mi porti via l'incanto di cui l'ho circonfuso la prima volta che l'ho tenuto in mano.
Ma forse lo farò, lo rileggerò.
Di che libro parlo? 
Di un libro al quale nessuno di voi può essere rimasto indifferente.
Nessuno può averlo letto e dimenticato.
Parlo della coinvolgente e fantastica storia "Destinata ad andare oltre il nostro tempo"...


1945
"Qui ci sono delle cose meravigliose 
che feriscono come spade o che bruciano come freddo acciaio.
Ecco qui un libro che vi spezzerà il cuore.
C. S. Lewis


Sudafrica 3-gen-1892   2-set-1973 Regno Unito
John Ronald Reuel Tolkien
è stato uno scrittore, filosofo, glottoteta,
accademico e linguista britannico.




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La notte era chiara, fresca e stellata, ma spirali di nebbia salivano dai ruscelli e dagli umidi prati, simili a fumo, arrampicandosi lungo le falde dei colli. Le betulle semispoglie si dondolavano sulle loro teste a un debole venticello, stagliandosi come una rete nera contro il cielo sbiadito. Dopo un pranzo molto frugale (per degli Hobbit), proseguirono, giungendo presto a uno stretto cammino che andava su e giù, diventando di un grigio pallido nell'oscurità davanti a loro: era la strada che portava a Boschesi, Scorta ed al Traghetto di Buckburgo. Si arrampicava lontano dalla strada maestra e dalla valle dell'Acqua, attorcigliandosi su per le falde delle Verdi Colline, fino a Terminalbosco, un angolo selvaggio del Decumano Est.
Percorse ancora un paio di miglia, s'inoltrarono in un viottolo tagliato profondamente nella roccia, a cui sovrastavano grandi alberi che lasciavano stormire le foglie secche nella notte. 
Era perfettamente buio.
Prima cantarono, o fischiettarono assieme una melodia, essendo ormai lontani da orecchie indiscrete; quindi proseguirono in silenzio.
.....

.....
Poco oltre il colmo della collina videro il bosco d'abeti. abbandonarono il viottolo e si inoltrarono nel buio resinoso degli alberi, raccogliendo pezzi di legno, rami morti e pigne per fare un fuoco.
Presto in mezzo a loro, ai piedi di un abete secolare, crepitò un'allegra fiamma; rimasero seduti fin quando le teste incominciarono a dondolare. Poi, ognuno nel proprio cantuccio fra le radici del vecchio albero imponente, si raggomitolarono avvolti in coperte e mantelli, e caddero subito in un sonno profondo. 
Qualche piccolo essere incuriosito si avvicinò ad osservarli quando si fu spento il fuoco. Una volpe, che attraversava il bosco per affari suoi personali, si arrestò qualche minuto ad annusare.
"Hobbit!"  pensò. "Incredibile! Avevo sentito dire che avvenivano strane cose in questo paese, ma trovare addirittura degli Hobbit che dormono all'aria aperta sotto un albero! E sono in tre! c'è sotto qualcosa di molto strano"
Aveva perfettamente ragione, ma non riuscì mai a scoprire che cosa.
.....




lunedì 10 settembre 2018

Quarto Libro (La B.T.)

Carla 4°
Ed eccoci al primo romanzo importante trovato tra i pochi libri che la zia , di cui vi ho già parlato, custodiva in camera sua.
Nessuna immagine, ma non ne aveva bisogno. Era, no, è così avvincente per me da leggere una pagina dietro l'altra senza interruzione.
Si tratta  de...

1931
Ambientato in Cina
dove la scrittrice visse per via dell'attività missionaria dei suoi genitori.
Su tutti i temi di cui tratta prevale l'amore per la terra,
che supera ogni lusinga e ogni tentazione.


Virginia S.U. 26-giu-1892   6-mar-1973 Vermont S. U.
Pearl Sydenstricker congiunta Buck
è stata una scrittrice, sceneggiatrice,
giornalista insegnante statunitense
nota con il nome di Pearl Buck,
a volte usava uno pseudonimo
John Sedges.


......
Cammin facendo Wang Lung era più che mai perplesso.
"Tutto questo è successo perché hanno abbandonato la terra" pensava malinconicamente, evocando col pensiero l'immagine dei suoi due figlioli che venivan su come germogli di bambù a primavera; e lì per lì risolse di farli smettere quel giorno stesso di giocare al sole. Era ora che imparassero il lavoro dei campi; che ci si affezionassero, ai campi, assorbendo per così dire nelle ossa e nel sangue il senso della terra.
Entrò in una bottega dove si vendeva il tè, e, ordinata una tazza della bevanda, attaccò discorso col proprietario.
"Gliene offro una tazza. lei però mi dia notizie della città; è tutto un inverno che manco..."
Il proprietario della bottega era sempre disposto a scambiar quattro chiacchiere coi clienti, specie se questi gli offrivano il tè.
Sedette quindi molto volentieri al tavolino di Wang Lung. 
Era un ometto dalla faccia di faina, con l'occhio sinistro strabico. Portava indosso abiti unti e bisunti, ché oltre a vendere tè faceva pure il cuoco - cosa di cui si gloriava come degli abiti sudici che indossava, citando volentieri, a questo proposito, il suo proverbio preferito: "Giacca pulita non fa buon cuoco."
.....