domenica 28 aprile 2019

Leggere l'ARTE : 2°

Ed eccovi la seconda parte del'articolo dedicato alla lettura dell'arte.

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I tempi sono cambiati, la morale si è rilassata e la gente ha iniziato a cercare sollievo dal giogo della divinità: l'arte è così diventata arma di seduzione. Le donne di Correggio, i gloriosi soffitti del Tiepolo, i concerti pastorali di Watteau, la morbida sensualità di Giorgione, hanno trovato piena espressione nel voluttuoso Tiziano.

Amor sacro e Amor profano
Tiziano Vecellio 1514
 La vita era bellezza, la bellezza era arte. Persino i pii mercanti olandesi non ne restarono immuni. Il denaro che si procuravano grazie ai loro traffici pretendeva un riconoscimento. Non un nudo italianizzante, piuttosto un'indulgente natura morta. Ma questi memento mori non svolgevano il compito di ricordarci della precarietà della vita, quanto quello di proclamare la ricchezza del committente. Coppe d'argento, tovaglioli finemente ricamati, tappeti turchi e cornucopie di frutta e prelibatezze che suggerivano allo spettatore: "Guarda tutto quello che possiedo. Guarda quanto successo ho".

Natura morta 1670 di scuola olandese
Beyeren Abraham
E poi l'arte divenne anche un'arma di guerra. Tele come monete di scambio, intere collezioni saccheggiate, dipinti e sculture rubate dai tiranni. Hadolf Hitler - il malvagio imbrattatele rifiutato dall'accademia artistica - taccheggiò tutta Europa, mentre la conquistava. La Natività dei santi Lorenzo e Francesco d'Assisi di Caravaggio è finita nelle mani della mafia e molti altri ladri di opere d'arte - gente del calibro di Jiosep Goebbels, Manuel Noriega e Saddam Hussein - ha ampiamente saccheggiato la cultura. Durante la Primavera Araba il Medio Oriente è stato depredato di molti dei propri tesori: l'incertezza dei confini e le guerre hanno reso le ruberie una vera pandemia. Nelle ultime due decadi la questione ha preso una piega ancor più sordida e pericolosa: i crimini d'arte sono diventati più redditizi persino della prostituzione e del traffico di droga.

...si cerca di fare una copia fedele del quadro rubato...
Ho cominciato dicendo che l'arte è l'arma più bella che l'uomo abbia a disposizione, e continuo a crederlo. Nonostante tutti i crimini, la violenza e l'avidità che ha ispirato, la bellezza ha dimostrato di avere un altro, straordinario potere. E' l'arma della Redenzione.
Il che ci riporta alla Vocazione di san Matteo, il quadro preferito dal Papa. 
Caravaggio era realista; dipingeva quel che vedeva, i bassifondi, le prostitute e gli ubriaconi e, pur non essendo un tipo devoto, la sua arte offre l'atavica speranza d'assoluzione. Nella grande arte religiosa c'è sempre la brama della fede. Entrambe da esprimere e sperimentare. Matteo era un peccatore, ma Gesù Cristo ha visto in lui il bene. Caravaggio era un assassino, ma tendeva alla luce. 
I suoi dipinti fremono di lampi luminosi, la minaccia della tenebre è stata distrutta.

Caravaggio (Michelangelo Merisi)
1571-1610
Il MAST, museo della città di Castelgoffredo MN, non possiede quadri del Caravaggio o alti supernoti  artisti, ma vi mostrerà uno speciale modo di leggere l'arte di una città attraverso le sue moltlepici storie!

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