martedì 9 aprile 2019

CIOCA MAGG



Ambientato nella provincia mantovana del 1912
Scritto nel 1974
.....
Procedeva la brigata per il viottolo fiorito, e ora le pentole e i lattoni battevano un allegro richiamo.
Nella casa della marchesa, il concerto arrivò inatteso. Uomini e donne risvegliati stettero in ascolto. Quando tacquero le musiche, e i lattoni intimarono attenzione per l'annuncio decisivo, qualcuno con il cuore in gola stava per andare alla finestra. il silenzio venne rotto dalla voce dell'Aldo. Per il nuovo maggio della fanciulla, lui stesso aveva composto le rime, perché fossero come la voce antica del paese, ad augurare un lieto destino


Cioca magg e magg c'al sia
al boeu, l'erba, al caval la bria;
in longa la stradela
gh'é 'na bela putela:
chi gomi da dà
par fala maridà?
Al Lisander l'é c'al spos
che Felicita la tos.


Fiori di campo, viole roselline, furono portati sui balconi della casa. Fatto singolare, fra gli omaggi campestri, l'indomani di primo mattino la Felicita trovò meraviglie che non crescevano neppure nel giardino della Serafina e della Cherubina: garofoli, tulipani, narcisi; finezze esotiche e lussuose. I familiari, i gastaldi e i bifolchi dalle aie intorno, accorsi a rimirare le meraviglie dopo la notte armoniosa, non finivano di stupire, compiacendosene con la fanciulla...
.....




Nessun commento:

Posta un commento