sabato 15 settembre 2018

Settimo Libro (Le A. di T.S.)

Carla 7°

Non ho ricordi ed emozioni particolari legati a questo libro ma certo è che mi sono molto divertita a leggerlo ed ancora adesso il pensarlo mi fa sorridere.
Un classico della letteratura per ragazzi; ma, come torno a ripetere, i libri ironici, sagaci, si apprezzano di più quando si è un po' più "grandicelli".
Si tratta nientemeno che dell'avventuroso...


1876
Il racconto raccoglie molte vicende veramente accadute,
vicende personali
e altre di ragazzi che furono compagni di scuola dell'autore.

Missouri S.U. 30-nov-1835   21-apr-1910 Connecticut S.U.
Mark Twain pseudonimo di Samuel Canghorne,
è stato uno scrittore, umorista, aforista e docente statunitense.
Utilizzò anche altri pseudonimi,
come "Sieur Louis de Conte",
ad esempio per firmare la biografia di
Giovanna D'Arco.



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Ma l'energia di tom non durò a lungo. Egli cominciò a pensare agli spassi che aveva progettato per quel giorno e il suo sconforto si moltiplicò. Ben presto i ragazzi liberi si sarebbero incamminati per ogni sorta di deliziose spedizioni, burlandosi a non finire di lui perché era costretto a lavorare... soltanto pensare a questo gli bruciava come fuoco. Si tolse di tasca le sue ricchezze terrene e le esaminò... pezzi di giocattoli, bilie e ciarpame; abbastanza per assicurarsi uno scambio di lavoro, forse, ma non certo quanto bastava per comprare anche soltanto mezzora di assoluta libertà. pertanto rimise in tasca i suoi scarsi beni, e rinunciò all'idea di tentare di comprare i ragazzi. In quel momento tenebroso e disperato, una ispirazione esplose in lui. niente di meno d'una grande, magnifica ispirazione.



Riprese il pennello e si mise tranquillamente al lavoro. Di lì a non molto si avvicinò Ben Rogers; proprio il ragazzo, tra tutti quelli del villaggio, le cui prese in giro egli temeva di più. Ben stava venendo avanti a saltelli su un solo piede, a scarti improvvisi e balzi... una prova più che sufficiente del fatto che aveva il cuore leggero ed era colmo di piacevoli aspettative. Stava mangiando una mela e lanciava ad intervalli un lungo e melodioso grido di gioia, seguito da un "ding dong dong, ding dong dong" in tono profondo, poiché in quel momento stava facendo il battello a vapore! Mentre si avvicinava, rallentò l'andatura, si portò nel mezzo della strada e orzò poderosamente, poiché immaginava di essere il battello Grande Missouri e supponeva di trovarsi in due metri e settanta d'acqua. Era al contempo battello a vapore, capitano, macchina e campana, per cui doveva raffigurarsi ritto sul ponte di comando a impartire ordini e ad eseguirli.
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