domenica 30 giugno 2013

Un Viaggio tra i FIORI

E come trascurare la scienza quando è scritta in modo così piacevole???
Da un libricino intitolato Vita Segreta dei Fiori di Anne Ophelia Dowden del 1965 ricco di belle illustrazioni :




Un fiore è per l'uomo qualcosa di bello, un miracolo di colore, forma e profumo.
innumerevoli sono le allusioni ai fiori nella letteratura; i fiori sono il soggetto di numerosissimi dipinti e oggetto di contemplazione filosofica. Per il poeta Wordsworth, il più piccolo dei fiori poteva suscitare pensieri spesso " troppo profondi per le lacrime".
In natura il compito dei fiori è assai importante perché ad essi è affidata la funzione riproduttiva delle piante.
Gli smaglianti colori, le forme aggraziate, il profumo, esistono tutti e soltanto per un'unica funzione: la fecondazione, che da origine al seme mediante il quale le circa 250.000 specie di piante con fiori si riproducono; e la riproduzione dipende da una fantastica complessità di rapporti - tra i fiori ed api, vespe, falene, farfalle, mosche e persino, specialmente nei tropici, uccelli, pipistrelli ed altri mammiferi.


I fiori delle api possiedono nettare, profumo,
polline abbondante e piattaforme di atterraggio
per attirare le api.
Questi fiori hanno varie forme e dimensioni.






sabato 29 giugno 2013

Gita in Montagna

E dopo un poco di letteratura e di storia ecco la geografia! Dove geografia sta per viaggi, vacanza, natura...!!


Le forze erosive. coadiuvate dal gelo e dagli sbalzi di temperatura,
hanno lavorato per milioni di anni attorno alle masse dolomitiche
emerse dal mare, denudandole e smembrandole in una miriade
di cime, di torri e di guglie.


Ed eccovi la parte finale di un Escursione geologica attraverso le Dolomiti del Prof. Dr. P. Viktor Welponer.

...
E tuttavia l'osservatore attento e appassionato riesce a leggere nelle pagine sgualcite e strappate del grande libro di pietra la travagliata ed avvincente storia di questi monti.
Lo studioso vi trova confermato ed illustrato nella maniera più varia e concreta ciò che ha appreso dai libri, il profano vi scorge in una suggestiva visione l'arcano e non mai conchiuso prodigio della creazione.
Felice l'uomo cui il destino ha assegnato come patria e dimora la terra dolomitica. Fiero delle sue tradizioni, del suo patrimonio culturale, delle sue peculiarità etniche e del suo venerabile idioma sbocciato tra quei monti, egli alza con riverente amore lo sguardo alle sue crode eccelse.
A lui è dato ancora di ravvisare nelle forme strane delle torri e delle guglie, nelle rughe delle grandi pareti, i pietrificati eroi delle leggende antiche, di scorgere nelle crode esangui de Catinaccio e del Sorapìs, del Sassolungo e del Cristallo i diruti manieri e i giardini incantati dell'aurea età da lungo tempo tramontata. E vagando tra le foreste, nelle gole selvagge, sui pascoli ariosi e nella solitudine delle cime, egli può ancora tessere muti colloqui con le invisibili creature di cui la fantasia dei suoi lontani progenitori ha popolato le Dolomiti, ispirata da quel sentimento vivo e profondo che da sempre avvince il montanaro alla vita palese e segreta della natura.

da Dolomiti Genesi e Fascino di Hermann Frass


La flora delle Dolomiti è largamente rinomata
per la sua inesauribile varietà di forme
e per la vivezza dei colori.
Persino nell'arida pietraia, molto più in alto
delle ultime chiazze d'erba, dispiega fidente
le sue corolle il sobrio papavero alpino.



venerdì 28 giugno 2013

PER SOLI 3 EURO

Vi piace la storia? Eccovi una pagina di STORIA D'ITALIA di Idro Montanelli. Il primo volume lo trovate sulla mia bancarella il 7 luglio dopo le 17 alla modica cifra di 3 euro. 

L'eredità dei secoli bui

La leggenda dell'Anno Mille, ormai è accertato, fu un' invenzione dei posteri. Essi presunsero che tutta l'Europa avesse creduto all'annuncio dato da certi quaresimalisti che la fine del millennio avrebbe coinciso con la fine del mondo e che nella notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio le trombe dell'Apocalisse avrebbero indetto il Giudizio Universale.
Approssimandosi la grande ora, si diceva, la vita si era paralizzata, gli uomini avevano abbandonato i loro affari per raccogliersi in preghiera, confessare i loro peccati ed espiarli. Le chiese rigurgitavano di fedeli salmodianti, i ladri avevano restituito la refurtiva, gli assassini erano andati a piangere sulle tombe delle loro vittime, le mogli infedeli avevano confessato i loro adulteri ai mariti, e costoro le avevano perdonate nella speranza di guadagnarsi un cantuccio di paradiso.
La scena era suggestiva, ma di pura fantasia.
Gli archivi hanno rivelato che nemmeno in quel fatidico dicembre gli uomini rinunziarono alle loro buone abitudini di sposarsi, di tradirsi, di ammazzarsi, d'imbrogliarsi. Lo dimostrano i contratti, i processi e i testamenti, che tutti seguitarono tranquillamente a fare nella certezza della continuità della vita.
Forse, specie in mezzo al popolino, ci sarà anche stata della gente crèdula e spaurita che disse addio al sole del 31 dicembre con la convinzione di non vederlo riapparire mai più. Ma furono casi isolati.
L'indomani fu un giorno come tutti gli altri: forse solo un po' più solenne perché chiudeva un millennio e ne inaugurava un altro, ma coi soliti problemi di sempre.


giovedì 27 giugno 2013

PER SOLI 2 EURO

 Vi propongo un pezzettino di uno dei miei libri, a soli 2 euro, di un bravo autore greco.


....
Chiuse i vetri, la porta del balcone e le finestre, lasciò le imposte aperte e ci rappresentò il suo lutto.
Per due giorni e due notti.
Intonava il suo lamento funebre con delle risate.
Non sentivamo parole: emetteva dei suoni come un mare in burrasca.
Ma la vedevamo.
Si vestì di nero, si coprì la testa con un fazzoletto, teneva in mano come una bandiera la tonaca del suo morto.
E si batteva il corpo.
O si gettava contro i muri.
Dalle finestre e dal balcone per un momento vedevamo la Crisàfena, il momento dopo la perdevamo di vista.
Saliva sopra i bauli e sul tavolo, come se volesse sfondare il soffitto e librarsi in cielo.
La sua casa all'interno era imbiancata con la calce e le finestre erano strette.
Così la vedevamo chiaramente, ma mai per intero.
Solo frammenti di un immenso pipistrello nero imprigionato che tentava di uscire.
Sbatteva contro le pareti per aprirsi un varco.
Un grande goffo uccello cieco.
Che invece di gettarsi verso la finestra per fuggire sbatteva contro la parete bianca.
....

Da Madre di cane di Pavlos Màtesis.




LIBRISOTTOIPORTICI

Domenica 7 LUGLIO ci sarà un edizione speciale di "LIBRISOTTOIPORTICI", sarà un edizione serale.
Vi ho già accennato in post precedenti a questo mercato dei libri che si tiene ogni prima domenica del mese (esclusi gennaio ed agosto) a Castelgoffredo in provincia di Mantova, ed al quale noi partecipiamo come espositrici.
Nato nel febbraio del 2011 è al suo terzo anno di vita e per la prima volta sperimenterà un edizione serale, dalle 17 alle 24.


Ed io, che sono presente fin dalla prima edizione non mancherò di esserci ma con una novità; anziché al solito posto, nell'angolo in fondo ai portici, sarò in piazza davanti a Palazzo Acerbi con un ricchissimo banco diviso in tre parti: libri a 1 - 2 euro, libri da 3 a 5 euro, libri grandi in vari prezzi ma sempre economicisssimi e belli (perché i mie libri usati sono sempre puliti e ben tenuti, per quanto possibile).


Nei prossimi post spero di potervi "presentare" il programma della serata che si preannuncia ricca di eventi oltre che di espositori.
A presto...

mercoledì 26 giugno 2013

BRAVI LETTORI

Qualcuno di voi ha indovinato gli autori delle precedenti poesie???
Siii?? Nooo??
Non importa, tanto non lo saprò mai!!!
Ma se avete riconosciuto anche uno solo di questi poeti siete davvero BRAVI LETTORI!!!
Eccovi le risposte al quesito:
ALBA; Federico Garcìa Lorca,
AURA; Giuseppe Ungaretti,
(n.653); Emily Dickinson.



Cristo bruno
si muta
da Giglio di Giudea
in Garofano di Spagna


Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla.



La mia ruota è nel buio!
Non vedo neppur uno dei suoi raggi,
eppure so che il suo passo stillante
si volge sempre in giro.


martedì 25 giugno 2013

TRE POETI

Tre poesie di tre diversi poeti, una donna e due uomini, un italiano e due stranieri.
Sapete riconoscerli???


ALBA      (1921)

Come l'amore
i cantori
sono ciechi.

Sulla notte verde,
le saetas
lasciano tracce di giglio
caldo.

La chiglia della luna
solca nuvole viola
e le faretre
si riempiono di rugiada.

Ah, come l'amore
i cantori
sono ciechi.



Aura      (1927)

Udendo il cielo
Spada mattutina,
E il monte che gli sale in grembo
Torno all'usato accordo.

Ai piedi stringe la salita
Un albereto stanco.

Dalla grata dei rami
Rivedo voli nascere.






n.653     (1862)

Un uccello è di tutte le creature
il più somigliante all'aurora
che a un fil di brezza su vasti
paradisi fluttua.

Si slancia e trepida e vola
emulando le nubi alla dolce
andatura lucente. Non sono
diversi gli uccelli,

ma in più tutta un'onda di musica
il loro cammino accompagna,
quasi diffonda melodia l'aurora
nella sua estasi.




Le soluzioni al prossimo POST.

lunedì 24 giugno 2013

BUDINO di SAVOIARDI

Ed ora, tratta dallo stesso libro nominato nel precedente post, vi trascrivo una ricetta veronese.

3/4 Di litro di latte
150 Grammi di zucchero
 20 Grammi di burro
100 Grammi di savoiardi
150 Grammi di amaretti
  4 Uova intere
  1 Bicchierino da liquore di Cognac
    Vaniglia

Far bollire il latte con lo zucchero ed il burro.
Aggiungere i savoiardi, gli amaretti e continuare a far bollire per 3 minuti.
Una volta raffreddato, aggiungere le uova intere, la vaniglia e il bicchierino di Cognac.
Versare il tutto in uno stampo ben caramellato e cuocere in forno  per 45 minuti a 180°- 200°.



Servire freddo!

L'OFFICIO dello SCALCO nel 1500

Vi trascrivo ora qualche riga tratta da La Bella Tavola di BIBLOS

L'alto "Officio d'un scalco", come ci conferma Domenico Romoli nella sua Singolar dottrina del 1560, consisteva nel sovrintendere a tutte le più importanti faccende di carattere culinario di una corte: egli presiedeva così ai cuochi, ai credenzieri, agli spenditori, alla folla di servitori di tavola ( gentiluomini di casa, camerieri, coppieri, trincianti, scudieri, paggi ), all'esercito di garzoni, alle processioni di fornitori. Inoltre, per consuetudine millenaria, aveva il compito di verificare l'assenza di sostanze venefiche nelle pietanze che il signore avrebbe portato alla bocca. Per questo lo stesso Romoli raccomandava ad ogni scalco " che voi siate la istessa politezza, con le mani sempre bianche e delicate, senza scabbia o altra spezie di rogna".



VIVANDA dal latino VIVENDA,
un gerundio neutro plurale che vale a
"Le Cose Necessarie Per Vivere".

giovedì 20 giugno 2013

Le SOLUZIONI

Ed ecco svelati TITOLI e AUTORI dei "frammenti" di libri riportati precedentemente.


Primo Brano
Le avventure di Tom Sawyer
Mark Twain


Secondo Brano
Lo strano caso del dottor Jikyll e del signor Hyde
Robert Louis Stevenson




Terzo Brano
Papà Goriot
Honoré de Balzac  
     

Quarto Brano
Il Tartufo
Molière



Quinto Brano
Sogno di una notte di mezza estate
Shakespeare









 

  

Il GIOCO continua!!!

Prima di "svelarvi" le risposte esatte eccovi alti due frammenti da identificare!!!

4
... - L'amore che ci spinge verso le gioie celesti non soffoca in noi il desiderio delle temporali: i nostri sensi possono facilmente restar prigionieri dei mirabili oggetti creati da Dio.
Le grazie del Cielo brillano riflesse nella bellezza delle vostre simili, ma in voi risplendono in tutto il loro fulgore: Iddio sul vostro viso ha sparso tante delizie che gli occhi ne sono abbagliati e i cuori inebbriati, e io non ho mai potuto guardarvi, o deliziosa creatura, senza ammirare in voi l'opera del Cielo e sentire nel mio cuore tutto l'ardore di una violenta passione per il più bello dei ritratti che Iddio stesso ci abbia mai dato di sé.
Dapprima io avevo paura che questo segreto ardore non fosse che un inganno dello spirito maligno; ed anzi il mio cuore aveva deciso di evitarvi, credendovi un ostacolo per la salute dell'anima mia.
Ma ormai ho ben riconosciuto, o bellezza impareggiabile, che questa passione può non essere colpevole, che io posso benissimo metterla d'accordo con l'onestà: e per questo ormai mi ci abbandono con tutto il mio cuore.
E', lo so bene, una grandissima audacia: osare deporre hai vostri piedi l'offerta del cuore mio; ma io attendo dalla vostra bontà ogni grazia e cortesia, e non spero nulla invece, dall'indegnità dei miei sforzi.
In voi è tutta la mia speranza, il mio bene, la mia pace; da voi dipendono la mia disperazione o la mia beatitudine; e io, secondo la vostra sentenza, sarò felice, se voi desiderate, infelicissimo, se così vi piacerà.- ...

5
... - ...Ti ricordi quella volta che, seduto su una scogliera, ascoltavo una sirena che sul dorso di un delfino mandava voci si dolci  e armoniose che il mare villano a quel canto si fece cortese, e certe stelle si staccarono impazzite dalla loro sfera per ascoltare la musica di quella creatura marina?-
-Ricordo.-
-Fu proprio allora che vidi volare tra la terra e la gelida luna Cupido tutto armato.
Prese di mira una bella vestale, che aveva il suo trono in occidente, e scoccò dal suo arco la sua freccia d'amore con impeto tale da trafiggere centomila cuori.
Ed ecco che vidi la freccia ardente del giovane Cupido smorzarsi ai casti raggi dell'umida luna; e l'imperiale vestale passò oltre assorta in caste meditazioni, libera da pensieri d'amore.
Ma io vidi dove era caduta la freccia: era caduta su un fiorellino d'occidente, già bianco come il latte, ma ora vermiglio per la ferita d'amore: le fanciulle lo chiamano "amore senza pensieri". ...

Facili questi dato che si capisce appartengono a due commedie.
A presto le "soluzioni"!

mercoledì 19 giugno 2013

Indovina il libro e... il suo autore!

Ed ora vi metto alla prova!!!!!
Trascriverò tre "frammenti" tratti da libri immortali; saprete riconoscerne titolo e autore???
Considerando che eviterò di scrivere nomi di persone e luoghi e che saranno "poche righe", certo non sarà facile (io non ci riuscirei) ma voi che leggete questo mio blog sicuramente siiii!!!!

1
...Era un cimitero di quelli all'antica , nell'ovest.
Si trovava su una collina a circa due chilometri e mezzo dal villaggio.
era delimitato da una pazzesca e sbilenca recinzione di assi che pendolava verso l'interno in certi punti e verso l'esterno in tutti gli altri, non essendo perpendicolare in alcun punto.
Erba ed erbacce crescevano abbondanti ovunque nel cimitero.
E le antiche tombe sembravano affondarvi.
Non esisteva una sola pietra tombale, soltanto tavolette dalla sommità arrotondata, rosicchiate dai vermi, pendevano sulle tombe cercando un appoggio e non trovandone alcuno.
Un tempo vi si era potuto leggere "Alla memoria" del tale o del talaltro, parole tracciate sul legno con la vernice, ma ormai illeggibili su quasi tutte le tavolette, anche alla luce del giorno...

2
...Saranno state ormai le nove del mattino ed erano calate  le prime nebbie della stagione.
Un immenso velario color cioccolata gravava opprimente dal cielo, ma il vento sospingeva senza tregua e sbaragliava sovente quelle vaporose falangi; perciò mentre il calesse scivolava lento da una strada all'altra, al signor ........ si dischiuse una gamma incredibile e stupenda di sfumature: qui infatti s'addensava l'ombra cupa della sera che muore, la il bagliore d'un bruno livido e intenso simile al riverbero d'una qualche strana conflagrazione, altrove la bruma si diradava per un attimo e fra quelle volubili spire guizzava la lama del giorno.
Intravisto fra questi mutevoli squarci, il tetro quartiere di .... , con le sue strade melmose, i passanti infagottati di cenci, i lumi che non erano stati mai spenti o erano stati riattizzati per combattere quella luttuosa resipiscenza delle tenebre, apparve agli occhi dell'avvocato come se facesse parte di una metropoli d'incubo...

3
..."Caro figlio,
ti mando quello che mi hai chiesto.
Fa' buon uso di questo denaro, non potrei più, in una circostanza analoga, trovare una somma così notevole senza informare tuo padre e di conseguenza turbare l'armonia famigliare.
Per procurarcela, saremmo costretti a ipotecare le terre.
Non posso giudicare nel merito progetti che non conosco; ma di che natura mai saranno,visto che non ti arrischi a confidarmeli?
Questa spiegazione non richiedeva di certo interi volumi, ci basta solo una parola a noi madri e questa parola mi avrebbe evitato le angosce dell'incertezza.
Non posso nasconderti l'impressione dolorosa che mi ha provocato la tua lettera.
Figlio caro, quale può essere il sentimento che ti ha costretto a provocarmi tanta apprensione in cuore?
Hai dovuto soffrire molto scrivendomi, perché io ho sofferto molto leggendoti.....

Nel prossimo post vi svelerò titoli e autori.

martedì 18 giugno 2013

Un libro molto conosciuto e poco letto

Ecco un altro bel libro di cui tutti conoscono la trama ma pochi hanno letto l'originale.

Daniel De Foe
Londra R.U. 1660
Londra R.U. 1731
.....
Mi è impossibile descrivere la confusione dei miei pensieri quando mi trovai immerso nell'acqua, perché sebbene io sia buon nuotatore non potei riprendere fiato fino a tanto che l'onda che mi aveva spinto verso la spiaggia non si fosse ritirata.
Mi alzai in piedi e mi sforzai di correre verso la terra ferma, ma un'altra ondata, grande come una montagna, che mi veniva dietro furiosa, mi assali di nuovo tuffandomi dentro la sua massa e gettandomi violentemente verso la spiaggia.
Io allora ritenni il fiato, cercando di avanzarmi quanto più poteva a nuoto.
Accorgendomi che il furore di questa ondata andando estinguendosi essa retrocedeva, feci forza per avvicinarmi quanto più potei al lido avanti che giungesse una terza e cosi potei toccare nuovamente terra.
Ma ciò non mi liberò ancora dal furore del mare che mi assalì ancora due volte portandomi però sempre più verso terra.
Finalmente toccai la terra ferma, dove inerpicandomi agli scogli della costa, con mio grande conforto mi trovai seduto sull'erba, fuori di pericolo e libero affatto dal timore che l'acqua del mare venisse nuovamente a sorprendermi.
.....


Da  Robinson Crusoé  di  Daniele De Foe 
Da una vecchissima edizione  della Casa Editrice Bietti











lunedì 17 giugno 2013

Un bellissimo LIBRO di un grande SCRITTORE

Poco nota la vera versione di questo bel libro, conosciuto unicamente come "cartone animato" per bambini, merita di essere rivalutata e riscoperto come "bravo" scrittore il suo autore.

Rudyard Kipling
Mumbai India 1865
Londra R.U. 1936
.....
- E' che potrei essere scacciato fuori anche da un altro branco. Gli uomini non sono che uomini, Fratellino, le loro chiacchiere sono come quelle dei ranocchi in uno stagno. Quando tornerò qua ti aspetterò fra i bambù all'orlo del pascolo.
Per tre mesi, dopo quella sera, Mowgli non uscì quasi mai dalla barriera del villaggio tanto era occupato a imparare gli usi e i costumi degli uomini.
Prima di tutto gli toccò ravvolgersi in panni, cosa che lo annoiò moltissimo, poi dovette imparare cos'era il denaro, cosa che non poteva capire, e ad arare di cui non vedeva l'utilità.
I bambini del villaggio lo facevano arrabbiare.
Per fortuna la Legge della Jungla gli aveva insegnato a dominarsi, perché nella Jungla la vita e l'alimento dipendono dal sapersi dominare; ma quando lo canzonavano perché non voleva giocare o far volare gli aquiloni, o perché sbagliava pronunciando qualche parola, si tratteneva dal prenderli e farli a pezzi, perché, sapeva che non era degno di un cacciatore ammazzare dei piccoli cuccioli nudi.
Neppure conosceva la propria forza. Nella Jungla in confronto alle belve era debole, ma nel villaggio la gente diceva che era forte come un toro.
.....
Dal "Libro della Jungla" di  Rudyard Kipling 
Edizione del 1928  curata da  Umberto Ammirata