Nessuno nel porto ha un nome solo. Tutti hanno anche un nomignolo o abbreviano il nome, o lo allungano o gli aggiungono qualcosa che ricordi un avvenimento, una lotta, un amore.
Iemanjà, che è la signora del porto, dei saveiros, della vita di ciascuno di loro, ha cinque nomi, cinque nomi dolci che tutti conoscono. Si chiama Iemanjà, è sempre stata chiamata così e questo è il suo vero nome, di padrona delle acque, di signora degli oceani. Tuttavia i barcaioli amano chiamarla dona Janaìna, e per i negri che sono i suoi figli prediletti, che danzano per lei e la temono più di tutti, la chiamano Inae con devozione, o rivolgono le loro suppliche alla Principessa di Aiocà, regina di quelle misteriose terre che si nascondono nella linea azzurra che le separa dalle altre. Ma le donne del porto che sono semplici e coraggiose, Rosa Palmeirào, le donne di strada, le donne sposate, le ragazze che aspettano un fidanzato. la chiamano dona Maria, perchè Maria è un bel nome, è proprio il più bello di tutti, il più venerato e così lo dedicano a Iemanjà come un regalo, come se le portassero una cassetta di saponi sulla sua pietra nel Dique. Lei è la sirena, la Madre-d'acqua, la signora del mare, Iemanjà, dona Janaìna, dona Maria, Inae, Principessa di Aiocà. Lei domina questi mari, leiadora la luna che viene a guardare nelle notti senza nuvole, lei ama le musiche dei negri. Ogni anno si fa la festa di Iemanjà nel Dique e sul Monte Serrat. Allora la chiamano con tutti i suoi cinque nomi, le danno tutti i suoi titoli, le portano doni, cantano per lei.
da MAR MORTO di Jorge Amado
Bella storia! Ma bisogna avere gusti un po' insoliti! |
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