Da collezione privata Cartolina non viaggiata |
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- Dobbiamo spendere qualche parola sulle comete, questi astri erranti che un tempo incutevano timore e spavento.
Coma, in latino significa chioma: le comete sono dunque degli astri capelluti, ma non sempre ci si presentano così: talvolta la coda manca affatto. Le comete più famose però per la grandezza e la luminosità assunsero delle forme svariatissime. L'una scioglieva dietro di sé una capigliatura argentea folta e prolissa; l'altra parea un'immensa spada senz'elsa; questa un vasto ventaglio aperto nel cielo, quella un pennacchio purpureo alzato sopra un elmo invisibile; le forme insomma più strane e bizzarre di croci e pugnali, criniere e barbe irsute, dardi e scimitarre. l'apparizione di questi astri fu, per molti secoli, ritenuta un presagio funesto.
Quando morì Giulio Cesare, apparve in cielo una cometa e subito si disse che l'anima esule del grande guerriero, fatta eterea e luminosa, ancora governava di lassù le sorti di Roma; una cometa annunziò la morte di Vespasiano, un'altra quella di Costantino e di Attila. La cometa purpurea del 1577 destò tanto terrore che si credette al finimondo. e si videro allora ricchi e potenti donare i loro averi alla Chiesa per essere assolti dai peccati e frati e monaci che accettavano i doni.
- Per goderseli poi a tutt'agio a pericolo passato, disse Vincitutto.
- Hai tu veduto zio, qualche bella cometa? domandò Elena.
- Di telescopiche ne ho vedute parecchie, ma la più bella di cui mi son goduta l'apparizione e che certo anche vostra mamma ricorda, fu quella del 1881; e rammento che il vostro nonno mi parlò un giorno, con grande entusiasmo, delle due comete, del 1843 e del 1858. Quest'ultima infatti, scoperta da Donati, fu una delle più belle. Il suo nucleo aveva un diametro di circa 9000 chilometri, la sua coda, il 5 ottobre, era uno strascico luminoso di 88 milioni di chilometri: cinque giorni dopo ne misurava 160 milioni. La coda della grande cometa del 1843 raggiunse l'enorme lunghezza di 320 milioni di chilometri! Ma malgrado il loro volume tutte le comete hanno una piccolissima massa: sono dei pulviscoli solidi natanti in una, atmosfera gasosa, o, forse, nient'altro che gasose le quali, quando si accostano al Sole, si rendono visibili perché l'astro del giorno le rischiara e provoca nella loro tenue massa degli sconvolgimenti davvero spaventosi.
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da Il libro del cielo di A. PADOVAN
Da collezione privata Cartolina viaggiata da Brescia a Bologna 1964 |
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