lunedì 20 gennaio 2020

Ripassare la Storia attraverso l'Arte

Oggi vi presento un'altra serie di libri. Questi sono dedicati ai luoghi d'arte:
Documenti d'arte ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI 1983.
A cura di Stefano Maggi     Roma, i Fori



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Le funzioni del Foro
Con certezza, comunque, possiamo affermare che già a quei tempi si specializzarono le due principali funzioni del foro, quella economico-commerciale e quella politico-sacrale, in due aree distinte: il mercato a sud, il Comitium a nord, proprio ai piedi del Campidoglio.
Un indizio delle funzioni commerciali è da vedersi nelle numerose tabernae, veri e propri negozi, sorte accanto agli edifici più importanti in epoca repubblicana ed attive ancora in gran numero fino almeno alla prima età imperiale.



Il Comitium rappresentava, come suggerisce il termine, il luogo di riunione dell'assemblea cittadina: in periodo regio vi si svolgevano, infatti, le riunioni delle curie, le trenta sezioni in cui erano divise le tre tribù gentilizie dei Ramnensi, dei Tiziensi, dei Luceri, con fini militari e politici. Ma che in qualche modo il Comitium fosse, al tempo stesso, un luogo sacro è indicato da due fattori: innanzitutto, il gravitare su di esso del santuario di Giove sul Campidoglio, che conferiva a quest'area sottostante il valore di templum, cioè di spazio dedicato alla divinità; in secondo luogo, i resti archeologici del Lapis Niger (pietra nera), la tomba-santuario di Romolo.



Ma la sacralità di tutta la piana era evidenziata sopratutto dal Tempio di Vesta, sorto, come attestano gli scavi, quasi contemporaneamente alla fondazione della città (data tradizionale: 754 - 753 a. C.). Nel tempio si conservava il fuoco sacro, simbolo della vita di Roma; per questo motivo esso non doveva mai spegnersi: all'inizio la sua cura era demandata, secondo la tradizione, alle figlie del re, poi alle vergini vestali, in numero di sei, vere sacerdotesse della città, sulla cui virtù e coraggio molte leggende ci sono pervenute.
Nel punto più segreto del santuario erano custodite le reliquie trasportate dal mitico Enea dalla lontana Troia, tra le quali spiccava il famoso Palladio, simulacro di Minerva.
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