venerdì 28 febbraio 2020
martedì 25 febbraio 2020
Ripassare la STORIA con W. S. CHURCHILL
Il libro che ho scelto oggi per "ripassare un po' di Storia" fa parte di un gruppo di 4 volumi con più di 400 pagine ciascuno.
Stampati da: Arnoldo Mondadori Editore nel 1956
e tradotti da Bruno Maffei
Dal primo volume "Nascita dell'Inghilterra" eccovi la prima pagina del capitolo CUOR DI LEONE.
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Il regno cristiano fondato a Gerusalemme dopo la Prima Crociata era rimasto in piedi traballando per un secolo, difeso dagli ordini militari cavallereschi dei Templari e degli Ospitalieri, e favorito in gran parte dalla disunione fra i paesi mussulmani che lo circondavano. Infine, l'apparizione di un grande capo nazionale dei turchi, o saraceni, ridiede unità alla potenza dell'Islam. Nel 1169, Saladino divenne visir dell'Egitto, e poco dopo si proclamò sultano.
Curdo di origine e damasceno di cultura, egli non tardò ad estendere il suo potere sulla Siria, accerchiando i principati cristiani sulla costa levantina e occupando Damasco nel 1174 e Aleppo nel 1183.
Nell'Asia per i pericoli incombenti, la comunità cristiana di Gerusalemme e il re Guido di Lusignano offrirono la minacciata corona prima a Filippo di Francia, poi a Enrico II, e lanciarono grida di aiuto a tutto l'Occidente. Ma i contrasti fra i prìncipi occidentali impedirono che si prendessero in tempo misure efficaci. Nel 1186 Saladino proclamò a sua volta una Guerra Santa promettendo alle sue orde guerriere ricchi bottini e avventure in questo mondo e beatitudine eterna nell'altro, e avanzò su Gerusalemme. L'esercito cristiano di occupazione che scese in campo contro di lui, forte probabilmente di diecimila uomini, si trovò a svantaggio nel deserto senz'acqua e, a Hattin, fu distrutto da un nemico numericamente molto superiore. Il re, il Gran Maestro dei Templari e molti dei nobili di rango più elevato furono fatti prigionieri; nell'ottobre del 1187 Gerusalemme capitolò, e poco dopo tutta la Palestina e la Siria, eccettuato Tiro, Antiochia e Tripoli, ricaddero in mani mussulmane.
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Stampati da: Arnoldo Mondadori Editore nel 1956
e tradotti da Bruno Maffei
Winston S. Churchill
STORIA DEI POPOLI DI LINGUA INGLESE
Dal primo volume "Nascita dell'Inghilterra" eccovi la prima pagina del capitolo CUOR DI LEONE.
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Il regno cristiano fondato a Gerusalemme dopo la Prima Crociata era rimasto in piedi traballando per un secolo, difeso dagli ordini militari cavallereschi dei Templari e degli Ospitalieri, e favorito in gran parte dalla disunione fra i paesi mussulmani che lo circondavano. Infine, l'apparizione di un grande capo nazionale dei turchi, o saraceni, ridiede unità alla potenza dell'Islam. Nel 1169, Saladino divenne visir dell'Egitto, e poco dopo si proclamò sultano.
Curdo di origine e damasceno di cultura, egli non tardò ad estendere il suo potere sulla Siria, accerchiando i principati cristiani sulla costa levantina e occupando Damasco nel 1174 e Aleppo nel 1183.
Nell'Asia per i pericoli incombenti, la comunità cristiana di Gerusalemme e il re Guido di Lusignano offrirono la minacciata corona prima a Filippo di Francia, poi a Enrico II, e lanciarono grida di aiuto a tutto l'Occidente. Ma i contrasti fra i prìncipi occidentali impedirono che si prendessero in tempo misure efficaci. Nel 1186 Saladino proclamò a sua volta una Guerra Santa promettendo alle sue orde guerriere ricchi bottini e avventure in questo mondo e beatitudine eterna nell'altro, e avanzò su Gerusalemme. L'esercito cristiano di occupazione che scese in campo contro di lui, forte probabilmente di diecimila uomini, si trovò a svantaggio nel deserto senz'acqua e, a Hattin, fu distrutto da un nemico numericamente molto superiore. Il re, il Gran Maestro dei Templari e molti dei nobili di rango più elevato furono fatti prigionieri; nell'ottobre del 1187 Gerusalemme capitolò, e poco dopo tutta la Palestina e la Siria, eccettuato Tiro, Antiochia e Tripoli, ricaddero in mani mussulmane.
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venerdì 21 febbraio 2020
2 TIPI di FRITTELLE
Da un volumetto che certo molti di voi conoscono, hanno posseduto o possiedono, pur avendolo dimenticato in qualche cassetto, eccovi "Le frittelle"
Dal Ricettario Carli del 1971
Dal Ricettario Carli del 1971
Frittelle di mele
Mondate delle mele di buona qualità, liberatele dal torsolo e dai semi con l'apposito cannello di latta e tagliatele in modo da formare tante ciambelle rotonde col buco.
Preparate farina fine, un cucchiaio di "Olio Carli", una presa di sale, un cucchiaio di "Marsala Doria", formando una pastella a guisa di crema.
Immergete le mele in detta pastella, friggete in abbondante "Olio Carli" e cospargetele poscia di zucchero.
Desiderando il fritto più gustoso immergete le mele, lasciandole in fusione due ore, nel "Marsala Doria" o altro liquore allungato con acqua.
E dopo una ricetta classicissima, dallo stesso volumetto, eccovene una più insolita.
Frittelline alla neve
Mettete in una terrina 6 cucchiaiate di farina e stemperatela con vino bianco, unitevi presa di sale, raschiata di limone, 2 tuorli ed infine le chiare montate in neve ben ferma; gettate il composto a cucchiaiate in padella colma di "Olio Carli" bollente e ritirate le frittelline di color biondo.
Servitele zuccherate.
giovedì 20 febbraio 2020
IL PASTICCERE
Febbraio, mese di baldoria e di abbuffate dolci. Ed allora eccovi da un libro di lettura della seconda elementare, "L'aquilone" del 1967, una poesiola infantile e giocosa alla quale farà seguito, nel prossimo POST, una ricetta di dolcetti "carnevaleschi".
Son sicuro, mi direte:
"Questo si che è un bel mestiere!"
Sfido io: a voi ghiottoni
piace fare il pasticcere.
Creme e paste, torte e dolci,
chicche, panne e biscottini:
che profumi, che delizie!
Questo è il regno dei bambini.
sabato 15 febbraio 2020
La maschera dell'Innamorato: FLAVIO
Chi meglio di questo personaggio può rappresentare questo periodo?
Contemporaneamente MASCHERA ed INNAMORATO (Carnevale e San Valentino) il personaggio di oggi l'ho scovato tra i tanti del libro MASCHERE di Lanata e Sartori del 1987
Contemporaneamente MASCHERA ed INNAMORATO (Carnevale e San Valentino) il personaggio di oggi l'ho scovato tra i tanti del libro MASCHERE di Lanata e Sartori del 1987
FLAVIO
La figura dell'Innamorato è quella che più si allontana dall'immagine che evocano in noi gli altri tipi di maschere, collocandosi in una situazione particolare; esente da coloriture di tipo folcloristico e di marcate caratterizzazioni caricaturali, risulta apparentemente come una figura priva di sicura fisionomia.
Se sono per noi inesauribile fonte di divertimento e di riso i guai in cui si va ingenuamente a cacciare Arlecchino, le strambe declamazioni del Capitano e del Dottore o gli inganni architettati con solerte malizia da Brighella, ci è difficile provare entusiasmo e tanto più appassionarci agli elaborati duetti che gli Innamorati interpretano sulla scena.
Le loro profferte d'amore, ricche di metafore e di giochi verbali, sembrano più il frutto degli strambi virtuosismi di un letterato che voglia dare sfoggio della propria abilità che le parole scaturite dal cuore di due persone appassionate.
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Eppure questi personaggi e gli attori che li interpretavano riscuotevano, ai loro tempi, grande successo presso il pubblico e le loro scene costituivano il momento culminante dello spettacolo.
Oltre al senso di ciò che veniva recitato doveva certamente giuocare un ruolo di grande importanza, nel successo dello spettacolo, il fascino personale esercitato dallo stesso attore, la capacità professionale di sapersi adattare al sentimento del pubblico ammaliandolo con la modulazione della propria voce che esaltava la musicalità del dialogo amoroso.
Insomma, con la perizia del mestierante, l'Innamorato sapeva trasformare gli scambi verbali precedentemente composti negli scenari (o generici), in fantasiosa, sublime invenzione estemporanea dell'intelletto.
giovedì 13 febbraio 2020
Sgelo di primavera
In questo FEBBRAIO, che anticipa la PRIMAVERA, vi trascrivo poche righe che spiegano benissimo, a mio vedere, l'irruenza della stagione in arrivo.
Quando Frank era un ragazzetto e abitava nell'area dell'azienda, il primo inequivocabile segnale della primavera era una voce di protesta, la voce dell'acqua, quando il ghiaccio si scioglieva sotto il sentiero di legno coperto fra la casa e l'azienda.
Lì il ghiaccio non avvertiva gli effetti delle stufe delle case o della fornace dello stabilimento di assemblaggio, l'acqua si liberava con le proprie forze, e una volta che aveva iniziato a scorrere in una garrula corrente, tutto l'equilibrio dell'anno si rovesciava. A questo suono il cuore gli balzava sempre nel petto. La sua bicicletta usciva dal ripostiglio e Frank la ungeva con un barattolo che non era più ghiacciato fino a una solidità quasi totale.
In capo a poche settimane i mandorli sarebbero stati in fiore e la città sarebbe stata di nuovo su ruote.
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Da "L'inizio della primavera" di Penelope Fitzgerald
Quando Frank era un ragazzetto e abitava nell'area dell'azienda, il primo inequivocabile segnale della primavera era una voce di protesta, la voce dell'acqua, quando il ghiaccio si scioglieva sotto il sentiero di legno coperto fra la casa e l'azienda.
Lì il ghiaccio non avvertiva gli effetti delle stufe delle case o della fornace dello stabilimento di assemblaggio, l'acqua si liberava con le proprie forze, e una volta che aveva iniziato a scorrere in una garrula corrente, tutto l'equilibrio dell'anno si rovesciava. A questo suono il cuore gli balzava sempre nel petto. La sua bicicletta usciva dal ripostiglio e Frank la ungeva con un barattolo che non era più ghiacciato fino a una solidità quasi totale.
In capo a poche settimane i mandorli sarebbero stati in fiore e la città sarebbe stata di nuovo su ruote.
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Da "L'inizio della primavera" di Penelope Fitzgerald
martedì 11 febbraio 2020
L'animale del mese? Va a caccia saltando....
Non tutti apprezzeranno la scelta dell'animaletto di oggi, ma in verità io ritengo che siano tra gli animali più utili e a volte possono essere anche "belli" di aspetto.
Da Introduzione al mondo dei ragni 2005
Famiglia: Salticidae
Descrizione: femmine e maschi 7-12 mm. I due sessi sono facilmente riconoscibili dal colore dell'addome che nel maschio si presenta di un bel colore rosso acceso con una striatura nera longitudinale, mentre nella femmina appare coperto di setole grigio-biancastre disposte ai lati di una macchia dorsale nera.
Habitat: è visibile su rocce, pietre, bassa vegetazione ma anche sui muri delle abitazioni.
Osservazioni: caratteristica comune a tutti i Salticidi è quella di non costruire la ragnatela ma di vagare liberi e saltare sulle prede; viene comunque sempre emesso un filo di sicurezza per evitare di cadere al suolo. Il senso della vista è sviluppatissimo, in particolare gli occhi anteriori mediani permettono una visione binoculare e probabilmente sono sensibili ad alcuni colori.
Da Introduzione al mondo dei ragni 2005
Famiglia: Salticidae
Descrizione: femmine e maschi 7-12 mm. I due sessi sono facilmente riconoscibili dal colore dell'addome che nel maschio si presenta di un bel colore rosso acceso con una striatura nera longitudinale, mentre nella femmina appare coperto di setole grigio-biancastre disposte ai lati di una macchia dorsale nera.
Habitat: è visibile su rocce, pietre, bassa vegetazione ma anche sui muri delle abitazioni.
Osservazioni: caratteristica comune a tutti i Salticidi è quella di non costruire la ragnatela ma di vagare liberi e saltare sulle prede; viene comunque sempre emesso un filo di sicurezza per evitare di cadere al suolo. Il senso della vista è sviluppatissimo, in particolare gli occhi anteriori mediani permettono una visione binoculare e probabilmente sono sensibili ad alcuni colori.
Merletti di brina
Tratto da una pagina di A. Stoppani "Una brinata" da LETTURE ANTOLOGICHE per la quinta classe elementare L'età fiorita 1949.
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Che son mai quelle filze di cristallini che descrivono una curva così vaga tra i rami, quasi monili pendenti dal collo di ninfe invisibili; e son tese come brandelli di merletto, dall'uno all'altro ramoscello; o pendono oscillanti, come orecchini di bianche margherite?
Ecco: i ragni avean trovato il modo di render così fini i loro fili che il sole non li scoprisse; ma la brina ne rivela il misterioso ordito, al cui segreto si affida la vita insidiosa degli industriosi animaletti.
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Ho usato questo preambolo per introdurre il prossimo post; dedicato a "L'animale del mese".
Che son mai quelle filze di cristallini che descrivono una curva così vaga tra i rami, quasi monili pendenti dal collo di ninfe invisibili; e son tese come brandelli di merletto, dall'uno all'altro ramoscello; o pendono oscillanti, come orecchini di bianche margherite?
Ecco: i ragni avean trovato il modo di render così fini i loro fili che il sole non li scoprisse; ma la brina ne rivela il misterioso ordito, al cui segreto si affida la vita insidiosa degli industriosi animaletti.
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Ho usato questo preambolo per introdurre il prossimo post; dedicato a "L'animale del mese".
venerdì 7 febbraio 2020
Fiore del mese? Un giardino!!!
Un giardino si, ma un giardino d'inverno!!!
Quanto mi piacerebbe averne uno! Ma come si fa? Manca lo spazio, il denaro e sopratutto il pollice verde. Anche se per coltivare fiori e alberi possono essere d'aiuto i tanti libri, manuali, guide al verde, di cui è ricchissima l'editoria. Io ogni tanto, avendone molti, ve ne propongo uno, quello di oggi è:
PIANTE IN CASA - Come coltivarle con successo 1981
di Selezione dal Reader's Digest
Oggi, i giardini d'inverno sono generalmente ricavati in locali con grandi finestre. A volte fanno parte dell'appartamento, mentre, nelle case unifamiliari, possono essere adiacenti ad esse. Alcuni giardini d'inverno sono costruiti, come le serre, con pareti e soffitto di vetro, ma la maggior parte ha soltanto pareti a vetri come le verande. In un giardino d'inverno, si possono coltivare piante tutto l'anno in piena luce, inoltre, si può creare uno spazio di soggiorno, dove vivere in mezzo al verde.
Siccome, però il giardino d'inverno è dedicato sopratutto alle piante, è bene costruirlo in funzione di esse.
Perciò il pavimento deve essere ricoperto di mattonelle o di gres, che non vengono danneggiate dall'acqua, e le pareti ricoperte da materiale idrorepellente. Se si coltivano piante delicate, è bene installare nel locale un sistema di riscaldamento autonomo, con un termostato che mantenga una temperatura costante. E' così possibile creare la temperatura ideale per piante con determinate esigenze.
Nei giardini d'inverno, le piante si possono porre in mastelli, in vasi o anche in botti tagliate a metà. Ognuno può scegliere ciò che più gli piace.
Avendo il locale adatto, si possono anche creare aiole a livello del pavimento. Naturalmente il terreno deve essere molto ricco e si deve avere la possibilità di irrigare bene le piante.
Inoltre, si può provare a realizzare effetti di luce per mezzo di un impianto di illuminazione. Così facendo si realizzerà l'ambiente ideale per le piante e per chi ne gode.
martedì 4 febbraio 2020
Sveliamo "L'autore misterioso"
Eccolo l'autore misterioso:
ed ecco i libri di cui vi ho parlato:
avreste mai detto che si trattava di opere sue???
ed ecco i libri di cui vi ho parlato:
1909 |
1907 |
avreste mai detto che si trattava di opere sue???
Questa l'ho messa perché mi piaceva ed è una curiosità |
domenica 2 febbraio 2020
I miei acquisti a LIBRISOTTOIPORTICI
Prima domenica del mese? Grigia, umida, fredda? Niente paura!!! Bastano cappotto, guanti e berretto e un bel giro per i portici di Castelgoffredo per trovare colore, calore, serenità tra migliaia di libri.
Io ho scelto questi, naturalmente colorati e sereni.
E naturalmente ve li farò conoscere meglio tra i miei POST.
Io ho scelto questi, naturalmente colorati e sereni.
Fiori di campo e di bosco di M. G. Peyrot-Maddalena 1971 |
PERRAULT Favole 1955 |
sabato 1 febbraio 2020
ILIBRIDIALICE.BLOGSPOT.COM
Vi ricordate le mie collaboratrici?
Fra di loro ve né una che oltre a scrivere libri suoi tiene un proprio BLOG .
Già tempo fa ve lo avevo "presentato", ve lo risegnalo;
BLOG: I libri di Alice "Il BLOG di chi ama i libri e ama emozionarsi sognando di luoghi e raccontando storie".
Vi invito nuovamente a leggere le sue belle proposte di lettura e le sue benfatte recensioni.
E, naturalmente, fatemi sapere se vi è piaciuto!!!
Fra di loro ve né una che oltre a scrivere libri suoi tiene un proprio BLOG .
Già tempo fa ve lo avevo "presentato", ve lo risegnalo;
Tonini Alice (nel mio immaginario) |
Vi invito nuovamente a leggere le sue belle proposte di lettura e le sue benfatte recensioni.
E, naturalmente, fatemi sapere se vi è piaciuto!!!
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