Che son mai quelle filze di cristallini che descrivono una curva così vaga tra i rami, quasi monili pendenti dal collo di ninfe invisibili; e son tese come brandelli di merletto, dall'uno all'altro ramoscello; o pendono oscillanti, come orecchini di bianche margherite?
Ecco: i ragni avean trovato il modo di render così fini i loro fili che il sole non li scoprisse; ma la brina ne rivela il misterioso ordito, al cui segreto si affida la vita insidiosa degli industriosi animaletti.
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Ho usato questo preambolo per introdurre il prossimo post; dedicato a "L'animale del mese".
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