sabato 15 febbraio 2020

La maschera dell'Innamorato: FLAVIO

Chi meglio di questo personaggio può rappresentare questo periodo? 
Contemporaneamente MASCHERA ed INNAMORATO (Carnevale e San Valentino) il personaggio di oggi l'ho scovato tra i tanti del libro MASCHERE di Lanata e Sartori del 1987




FLAVIO
La figura dell'Innamorato è quella che più si allontana dall'immagine che evocano in noi gli altri tipi di maschere, collocandosi in una situazione particolare; esente da coloriture di tipo folcloristico e di marcate caratterizzazioni caricaturali, risulta apparentemente come una figura priva di sicura fisionomia. 
Se sono per noi inesauribile fonte di divertimento e di riso i guai in cui si va ingenuamente a cacciare Arlecchino, le strambe declamazioni del Capitano e del Dottore o gli inganni architettati con solerte malizia da Brighella, ci è difficile provare entusiasmo e tanto più appassionarci agli elaborati duetti che gli Innamorati interpretano sulla scena.
Le loro profferte d'amore, ricche di metafore e di giochi verbali, sembrano più il frutto degli strambi virtuosismi di un letterato che voglia dare sfoggio della propria abilità che le parole scaturite dal cuore di due persone appassionate.
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Eppure questi personaggi e gli attori che li interpretavano riscuotevano, ai loro tempi, grande successo presso il pubblico e le loro scene costituivano il momento culminante dello spettacolo.
Oltre al senso di ciò che veniva recitato doveva certamente giuocare un ruolo di grande importanza, nel successo dello spettacolo, il fascino personale esercitato dallo stesso attore, la capacità professionale di sapersi adattare al sentimento del pubblico ammaliandolo con la modulazione della propria voce che esaltava la musicalità del dialogo amoroso.
Insomma, con la perizia del mestierante, l'Innamorato sapeva trasformare gli scambi verbali precedentemente composti negli scenari (o generici), in fantasiosa, sublime invenzione estemporanea dell'intelletto.


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