martedì 27 novembre 2018

Il numero 40: parliamo della VOCAZIONE


N.40

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Molte volte la vocazione può essere anche il fiorire spontaneo e nuovo di una simpatia per un dato genere di lavoro. Oggi vanno aprendosi innumerevoli carriere affatto nuove, frutto del meraviglioso progresso scientifico ed industriale, e voi ragazzi non avete che l'imbarazzo della scelta.
Attenti dunque! A quindici anni si hanno tutte le vocazioni: basta un gesto affettuoso o indifferente per allontanare o incoraggiare in una via. Ma voi non dovete abbandonarvi così come foglie al vento. esaminate bene se avete veramente inclinazione per gli studi che dovete intraprendere onde prepararvi a quella data professione, se vi sentite la forza di volontà per superare le difficoltà, e se il vostro carattere è fatto per essa.
Un disordinato non è adatto a fare il medico; un timido non sarà mai un uomo d'affari né un avvocato; un impetuoso non sarà mai un diplomatico; un sognatore non riuscirà nel commercio, e così via.


Ma una volta incamminati, non abbiate l'aria di gente che si è seduta in treno e si lascia portar via. Voi dovete studiarvi di acquistare tutte le qualità che occorrono per la vostra professione.
E dovete pensare che, come un motore ha sempre bisogno di combustibile o di corrente per agire, così lo spirito umano ha bisogno di continuo eccitante: sarà il senso vivo del dovere, sarà l'interesse o l'amor del lavoro, o l'ambizione o l'altruismo.
Perché il lavoro sia una gioia e non un peso occorre che sfavilli sempre in noi una di queste fiamme.
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