lunedì 26 novembre 2018

Il numero 39: parliamo di SOFISMI


N.39
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Carneade era un ingegnosissimo costruttore di sofismi.
I sofismi son dei ragionamenti ingannevoli, per mezzo dei quali alle cose più assurde di questo mondo si può dar tutta l'apparenza della verità.
Volete dimostrare, per esempio, che il moto non esiste? Ecco: Se un corpo si muove, evidentemente deve muoversi o nel luogo in cui è o nel luogo in cui non è. Ma non si muove nel luogo in cui è, perché se è nel luogo vuol dire che non si muove: né nel luogo in cui non è, perché è chiaro che, dove il corpo non è, ivi esso non può muoversi. dunque un corpo non si muove in nessun luogo: sicchè il moto non esiste.
Volete invece dimostrare che il prosciutto leva la sete? Facilissimo. Il bere leva la sete: il prosciutto fa bere: dunque il prosciutto leva la sete.



E se vi piacesse provare che ogni uomo a tre teste vi servo subito. Ogni uomo ha una testa più di "nessun uomo": ma nessun uomo ha due teste: dunque... ogni uomo ha tre teste.
Per architettare ragionamenti di questo genere ci vuole ingegno (che potrebbe essere speso meglio) e una buona dose di ciarlataneria. Ora, la storia c'insegna che tre ciarlatani d'ingegno, una bella mattina, arrivarono a Roma ov'erano stati inviati come ambasciatori da Atene. Il più accorto di essi, ch'era appunto Carneade, volle sbalordire i romani con la propria eloquenza e, presentandosi nel foro, pronuncio un magnifico discorso in difesa della giustizia. Non erano ancora terminati gli applausi, che Carneade cominciava già, in difesa dell'ingiustizia, un discorso ancor più bello del primo. 
Il venerando Catone, allora censore, intervenne proponendo che i tre greci fossero immediatamente cacciati da Roma giudicando pericolosa  la presenza di gente che aveva così poco rispetto per la verità.
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