martedì 6 dicembre 2016

1° FINESTRELLA

Lunedì 5 Dicembre


Una stanza senza libri
è come un corpo senza anima


                             Il presepe di Greggio

Salgono i frati: vien dalla vallata,
la buona gente, nella notte fonda.
Fiaccole e lumi segnano i sentieri
e l'aria è immota sotto lo stellato;
culla la valle suono di campane.

Lieve è il cammino. vanno i passeggeri
recando ognuno un cuore di bambino
colmo di attesa: van come i pastori
verso il presepe e intorno è tanta pace.
Ecco appare la grotta: ecco sospesa
brilla la stella! Gli occhi, desiosi,
guardan la greppia, il bue e l'asinello;
guardan l'altare: poi ciascuno.. sogna.

Ma il santo vede: vede il Dio Bambino,
piccolo e bianco nella mangiatoia.
Si china: ascolta il tenero vagito;
gli fa culla d'amore fra le braccia,
sopra il suo saio povero e sdrucito,
e il cuore divino batte sul suo cuore.

Angeli scendon lungo vie di stelle:
un cielo di indicibile splendore
s'incurva sul presepe: a tratti, sale
un dondolio lontano di campane.

Vive, ciascuno, il sogno di Natale.


VOCI di PICCOLI in FESTA   1957   Edizioni "FRATE INDOVINO"






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