lunedì 4 gennaio 2016

Una bella lettura nella Venezia fine cinquecento

Dall'ultima sua lettura; Gli occhi di Venezia di Alessandro BarberoClara, essendo appena passato il Natale, ci suggerisce  una pagina che parla di usanze antiche che seguono la nascita di un bambino.


Appena la luce del giorno cominciò a filtrare dalle persiane palazzo Bernardo si risvegliò e si preparò per un nuovo giorno di festa. 
Tutte le parenti che non si erano fermate a dormire la sera prima ritornarono di buon' ora per far compagnia alla puerpera, e quasi subito ricominciò l'afflusso delle visite e dei regali.
Bianca notò con divertimento che gli uomini entravano nella stanza con cautela se non con goffaggine, non sapevano dove mettersi, e dopo aver fatto i loro complimenti a Clarice rimanevano a far tappezzeria, parlando poco e ammirando gli arazzi in mancanza di meglio, mentre le donne si comportavano da padrone, del tutto a loro agio, dando ordini alle domestiche come se fossero state a casa propria ogni volta che indovinavano, o immaginavano, un desiderio di Clarice, o spiavano un segno di fatica sul suo volto tirato e truccato.
Per tutto il giorno sfilarono parenti, amici, clienti, soci d'affari, inquilini dei Bernardo, con vestiti e doni adeguati al rango di ciascuno, e Clarice ricevette tutti regalmente nonostante la spossatezza e la sofferenza, sempre circondata di donne che le parlavano, la complimentavano, le asciugavano il sudore, le offrivano da bere o da mangiare; per tutto il giorno si bevve vino di Cipro, si sgranocchiarono confetti, e si tese l'orecchio agli strilli del bambino, commentandone favorevolmente l'energia, e mandando le domestiche a chiedere notizie del suo appetito. Bianca non ebbe un attimo di requie, e la sera era così esausta che Clarice se ne accorse, e la mandò a dormire al piano di sopra, perché potesse farsi qualche ora di sonno.



Il giorno seguente si annunciò del tutto identico al precedente: pareva che ci fosse ancora molta gente legata ai Bernardo che non era riuscita ad essere ricevuta nella calca del giorno prima, molte donne che erano già venute a portare i loro regali tornarono per informarsi della salute della puerpera e del bambino, e le parenti non accennavano ad andarsene.
Clarice stava decisamente meglio: il ruolo della regina in mezzo ai sudditi ossequianti le si addiceva, e quel giorno non ci fu bisogno del trucco per dare colorito alle sue guance e farle brillare lo sguardo.





Nessun commento:

Posta un commento