Più che di una biografia è un "romanzo" che racconta la vita della mitica...
MARILYN- vivere e morire d'amore di ALFONSO SIGNORINI edito Mondadori nel 2010.
Quella mattina andava tutto storto. Perfino la caffettiera non ne voleva sapere di fare il suo dovere: gorgogliava da più di cinque minuti, ma del caffè neppure l'ombra. Di lì a poco sarebbe scoppiato tutto. La cucina a gas cadeva a pezzi e aveva un aspetto desolante: il bricco del latte aveva debordato, riempiendo di schiuma bianca e appiccicosa il piano cottura. Le macchie di unto del formaggio abbrustolito la sera prima erano schizzate come schegge impazzite sulla tappezzeria ammuffita. Ci avrebbe impiegato due anni a farle sparire. Per non parlare del pavimento: aveva rischiato di rompersi l'osso del collo e allora sì che sarebbero iniziati i guai. era scivolata sulla pipì di Jack, il bastardino che aveva trovato in strada tornando dal lavoro e che non aveva ancora imparato a fare i bisogni sul prato dei vicini. Per giunta faceva un caldo infernale , nonostante fosse soltanto metà maggio.
"Questo è uno di quei giorni in cui avrei fatto meglio a restarmene a letto" bofonchiò tra se Gladys, accarezzandosi il pancione ...
Gladys (mamma) con la piccola Norma-Jeane (futura Marilyn) |
La vita dell'attrice, come la chiamava Marilyn, era stressante. inaugurava ogni giorno supermercati, condomini o baite di montagna, presenziava a feste aziendali, partecipava a qualsiasi evento facesse scattare un flash, con la speranza di poter apparire su una fotografia formato francobollo di qualsivoglia giornale. E poi c'erano i provini. Ogni giorno si sorbiva due o tre ore di coda per giocarsi con qualche battuta la grande occasione. che non arrivava mai. Aveva già conosciuto un sacco di registi e aiuto-registi. Tutti l'avevano classificata sotto la stessa voce: bionda svampita e assolutamente priva di talento. Un genere moto diffuso a Hollywood.
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1 giugno 1926 5 agosto 1962 |
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