Oggi vi vogliamo proporre un libro di appena 115 pagine davvero singolare:
A VOCE NUDA di Michel Faber edito EINAUDI
Catherine era entrata da un paio di minuti appena quando cominciò a sentire un educato disagio insediarsi saldamente sulle spalle.
Non dipendeva sicuramente dall'atmosfera del luogo che era affascinante, per non dire incantevole.Tutta la mobilia e buona parte degli accessori erano di legno scuro, un po' cupo forse, ma c'era luce in abbondanza a riversarsi dalle tante finestre e un odore buonissimo, o forse era assenza di odore: aria carica di ossigeno non contaminata da congestione industriale o umana.
Tutte le comodità, moderne o antiche, erano a disposizione: pianoforte verticale Giraffe, doccia idromassaggio, trapunte ricamate, forno a microonde, frigorifero, uno xilofono da concerto, un arcolaio del Settecento, due computer, la serie completa anteguerra del Dizionario della musica e dei musicisti di Grove (in olandese), una serie di flauti dolci di legno su un espositore decorato ( sopranino, discanto, alto, tenore, oltre a un flagolet ), vari telefoni cordless e perfino un assortimento di ciabatte da portare in casa.
Il Partitum Mutante era una vera goduria per almeno uno dei suoi esecutori: Benjamin Lamb. evidentemente pino Fugazza aveva un debole per le litanie reboanti dei monaci tibetani e nel suo brano aveva inserito a profusione qualcosa di molto analogo per le parti destinate al basso.
se gli altri componenti del Coro Courage dovevano imparare melodie complesse e acrobatiche in tonalità ingrate, a Benjamin veniva richiesto di mormorare come un organo battuta dopo battuta.
All'inizio del brano i suoi vocalizzi erano intesi a comunicare nientemeno che la nascita dell'universo, compito che lui affrontava con una risonanza agghiacciante degna di un santo himalayano... anzi di molti.
- Muooooooiiiinnng, muooooooiiiiinnng, muooooooiiiinnng, - cantava, dal profondo del grosso ventre.
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