mercoledì 17 giugno 2020
Vi propongo una pagina di: LE CHIAVI DEL REGNO
Dopo il ritorno a Paitan, subentrato l'inverno, francesco, aiutato da Giuseppe, rabbrecciò la stalla otturando le crepe con fango e caolino. Due assi puntellavano la parete più instabile. Sul pavimento di terra battuta un braciere di ferro di forma piatta faceva da focolare. Giuseppe, al quale non mancava l'appetito, aveva già messo assieme un'interessante collezione di pentole e terrine.
Si era fatto meno angelico, ora, e Francesco lo trovava ogni giorno più utile. Chiacchierone per natura, era sensibile alle lodi, e gli piaceva far certi colpetti, come per esempio sgraffignare qualche melone dai bancherottoli del mercato.
Francesco era sempre deciso a non abbandonare il suo abituro. Del resto, a poco a poco, qualche pecorella aveva cominciato timidamente a comparire nella cappellina in via dei Fabbricanti di Reti. Prima fu una vecchia cenciosa e vergognosa con una coroncina furtivamente estratta dal sacco che le serviva da paltò. Il viso aveva un espressione così spaventata da dar l'idea che sarebbe bastata una parola per farla scappare. Francesco finse di non vederla. La mattina dopo la vecchia comparve con sua figlia.
La malinconica carenza di seguaci non scoraggiò Francesco, né intaccò la sua ferrea decisione di non comperare mai con denaro la fede dei convertiti.
Il dispensario invece fioriva. Per molti segni risultava che l'assenza di Francesco era stata sentita. Rientrando trovò ad attenderlo davanti al negozio di Hung un'accozzaglia di gente.
L'esercizio medico gli aveva certamente giovato, ora si sentiva più franco e sperimentato. Venivano a farsi visitare malati delle specie più disparate, molti di pelle, altri affetti da coliche, tosse, enteriti; altri da orribili suppurazioni agli occhi e alle orecchie, per lo più conseguenza della sporcizia e dell'eccessivo affollamento in locali malsani. La pulizia e semplici medicamenti diedero risultati sorprendenti. Un grano di permanganato di potassio era oro per quella gente.
Da Le chiavi del regno di A. J. CRONIN 1962
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