venerdì 24 aprile 2020

Conosciamo il territorio mantovano

Il libro che vi voglio presentare oggi è uno di quei libri fotografici (con foto molto ben fatte) che presentano un territorio e le sue caratteristiche a possibili visitatori, ma anche a curiosi e appassionati dei bei luoghi.
Stampato nel 1990
LA RISERVA DI CASTELLARO LAGUSELLO 
NATURA E STORIA


Il lago di Castellaro è uno degli ultimi laghetti intramorenici esistenti nell'area collinare mantovana. Alla fine dell'ultima glaciazione infatti moltissimi laghetti andarono a colmare le conche e gli avvallamenti che separavano l'uno dall'alto i depositi di materiale incoerente spinti verso la pianura del ghiacciaio benacense.
Durante il lungo periodo, circa 20.000 anni, trascorso da allora, il naturale interramento ha lentamente trasformato gran parte dei laghetti da prima in zone paludose ed infine in praterie igrofile dominate dalle carici.


Man mano che il terreno torboso andava asciugandosi, comparivano ai bordi delle zone umide alcune piante legnose, salici ed ontani sopratutto, che formavano boschi igrofili sempre più consistenti. Saliceti e ontaneti si addensavano anche ai bordi di quei pochi laghetti che, per essere situati in conche profonde, e circoscritte, non furono interessati dall'interramento naturale.
Dai fontanili che si aprivano alla base delle colline prendevano origine numerosi rigagnoli che, solcando il terreno lentamente degradante, convergevano verso il centro della conca, mantenendo costante il livello dell'acqua.
Sono questi gli ambienti che ancor oggi caratterizzano la parte più bassa della conca di Castellaro.
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