Dal risvolto di copertina
Saga di una potente, ricca e complessa famiglia euroasiatica, unita da un forte senso del clan e divisa da adulteri e morti. Fa da sfondo e sostegno la storia della cina dal 1900 alla rivoluzione culturale di Mao.
Dalle pagine 26 e 30
(1900) .....
La Orion avanzava fra isolette rocciose venate di vegetazione smeraldina, posate come meteoriti sul mare spazzato dal vento. In lontananza, alla sua sinistra, si alzava un filo di fumo, e una forma scura che avrebbe potuto essere una piccola imbarcazione si muoveva avanti e indietro sotto un'allungata ombra verticale che avrebbe potuto essere una vela.
Non vide altri segni di vita umana. Eppure le sue narici furono assalite da strani odori che sommergevano il pulito sentore di salsedine del mare: Fumo di legna e incenso, uno sgradevole tanfo di muffa e il fetore della decomposizione, un nauseante lezzo di escrementi e un aroma d'aglio e di spezie.
"La fragranza dell'Oriente. La chiamano Hong Kong: il Porto Fragrante."
Le borbottò Metcalfe in un orecchio.
"C'è il puzzo di putredine, naturalmente, ma sopratutto gli effluvi della principale occupazione cinese: il mangiare. Ci sono fumo di legna, aglio, coriandolo, anice, aceto, salsa d'ostriche, pesce secco e maiale arrostito. E sopratutto, piccante salsa di soia marrone scuro."
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La grigia massa all'orizzonte si era rivelata un'isola costellata di colline irregolari e di una cima che, come Mary sapeva, si chiamava Picco Vittoria in onore della giovane regina che era salita al trono solo quattro anni prima e che Hong Kong diventasse formalmente una Colonia della Corona nel 1842,
La Orion passo accanto alla minuscola isola con un bianco faro sulla sommità e due casette abbarbicate sui pendii, Si chiamava Isola Verde, Mary aveva appreso dalle carte geografiche che aveva studiato. Sull'isola di Hong Kong file sovrapposte di baracche di bambù, legno e giunchi intrecciati scendevano come gradinate in rovina fino all'orlo del porto.
La giovane regina Vittoria |
La Orion virò maestosamente a dritta, e la sua sirena urlò ripetutamente. Alle orecchie stupefatte di Mary il selvaggio ululato risuonò luttuoso e insieme gioioso. La nave esprimeva il suo dolore per la fine del lungo viaggio mentre gridava esultanti saluti alla meta finalmente raggiunta.
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