L'arrivo del freddo, la prima neve, le festività imminenti (Natale, Capodanno), il presepio, l'albero di Natale, gli addobbi, la cucina delle feste, i dolci, la poesia, la preghiera, gli AUGURI.
Il sacro e il profano.
Quanti argomenti! e per ognuno di essi c'è sempre un libro ( più d'uno in verità ) da poter sfogliare, leggere, godere.
Oggi vi scriveremo dell'anno liturgico come lo spiega un sussidiario della quinta classe del 1950 della VALLECCHI EDITORE.
Per regolare la preghiera liturgica, si è fatto un calendario speciale, che viene chiamato calendario liturgico.
L'anno liturgico ha la durata dell'anno solare, ma non comincia ne finisce con l'anno solare, e neppure è diviso come l'anno solare.
L'anno solare infatti comincia il primo gennaio e finisce il 31 dicembre. E' poi diviso in quattro stagioni.
L'anno liturgico invece comincia con la Prima domenica dell'avvento e termina con la ventiquattresima domenica dopo la Pentecoste.
Le sue stagioni poi non sono quattro, ma sei: si chiamano: Avvento, Natale, Settuagesima, Quaresima, Pasqua, Pentecoste.
Per capire questa divisione, bisogna ricordare che le più grandi feste cristiane sono tre: il Natale, la Pasqua, la Pentecoste.
Il Natale ricorda la nascita di Gesù; la Pasqua ricorda la resurrezione; la Pentecoste ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Madonna.
Su queste tre grandi feste viene regolato l'anno liturgico.
Da FONTELUCENTE sussidiario diretto da Piero Bargellini
Sotto l'albero vi auguro di trovare un libro SPECIALE |
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