venerdì 21 dicembre 2012

DICEMBRE

Quanti argomenti si possono "trattare" nel mese di Dicembre.
L'arrivo del freddo, la prima neve, le festività imminenti (Natale, Capodanno), il presepio, l'albero di Natale, gli addobbi, la cucina delle feste, i dolci, la poesia, la preghiera, gli AUGURI.
Il sacro e il profano.
Quanti argomenti!  e per ognuno di essi c'è sempre un libro ( più d'uno in verità ) da poter sfogliare, leggere, godere.


Oggi vi scriveremo dell'anno liturgico come lo spiega un sussidiario della quinta classe del 1950 della VALLECCHI  EDITORE.

Per regolare la preghiera liturgica, si è fatto un calendario speciale, che viene chiamato calendario liturgico.
L'anno liturgico ha la durata dell'anno solare, ma non comincia ne finisce con l'anno solare, e neppure è diviso come l'anno solare.
L'anno solare infatti comincia il primo gennaio e finisce il 31 dicembre. E' poi diviso in quattro stagioni.
L'anno liturgico invece comincia con la Prima domenica dell'avvento e termina con la ventiquattresima domenica dopo la Pentecoste.
Le sue stagioni poi non sono quattro, ma sei: si chiamano: Avvento, Natale, Settuagesima, Quaresima, Pasqua, Pentecoste.
Per capire questa divisione, bisogna ricordare che le più grandi feste cristiane sono tre: il Natale, la Pasqua, la Pentecoste.
Il Natale ricorda la nascita di Gesù; la Pasqua ricorda la resurrezione; la Pentecoste ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Madonna.
Su queste tre grandi feste viene regolato l'anno liturgico.   

Da FONTELUCENTE sussidiario diretto da Piero Bargellini  



Sotto l'albero vi auguro di trovare un libro SPECIALE



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