Natività di Antonio Begarelli 1499-1565 |
Nelle catacombe di Priscilla a Roma si trova un affresco che rappresenta Maria con in grembo Gesù.
L'illustrazione risale a poco più di cento anni dopo Cristo.
Successivamente in altre catacombe e poi nelle chiese i cristiani raffigurarono la nascita di Cristo con sempre maggiori particolari.
Furono introdotti il bue e l'asino, Giuseppe, i magi, i pastori.
Fin dall'alto medioevo nelle chiese e nelle confraternite, venivano allestite sotto forma di sacre rappresentazioni le scene della natività, dell'adorazione dei pastori ed altri episodi della vita di Gesù.
Papa Teodoro fece costruire a santa Maria Maggiore all'Esquilino, un oratorio dedicato al presepio.
La Natività è rappresentata in bassorilievo e non ancora in figure staccate.
Anche Francesco d'Assisi - come narra Tommaso da Celano, il frate che raccontò la vita del santo- nell'inverno de 1223 volle imitare la notte di Natale.
Un nobile di Greccio, di nome Giovanni, si incaricò dei preparativi.
Quando giunse la notte santa, accorsero dai dintorni uomini e donne del villaggio, che illuminarono la notte con ceri e fiaccole. La greppia, posta all'interno della chiesetta, era riempita di paglia.Accanto vennero messi un asino e un bue. Francesco predicò per il popolo ivi riunito.
Il primo presepe con personaggi a tutto tondo risale al 1283.
Arnolfo di Cambio scolpisce nella chiesa di santa Maria Maggiore in roma numerose figure della natività.
Nei secoli successivi furono costruiti presepi con grandi figure, sistemati stabilmente nelle chiese.
Celebri sono le terracotte del xv secolo.
Notevole esempio rimane il presepe opera di Antonio Begarelli e il "presepe della pappa", così chiamato per la servente che soffia sul cucchiaio della pappa di Gesù, opera di Guido Mazzoni, entrambi nella cripta del duomo di Modena.
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Natività di Guido Mazzoni 1450-1518 |
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