mercoledì 24 ottobre 2018

Serie Autori: NIKOLAJ SEMENOVIC LESKOV russo


Pochi narratori hanno avuto come Nicolaj Semenovic Leskov (1831-1895) una così vasta conoscenza della Russia, una così straordinaria ricchezza di lessico, una così stretta vicinanza allo spirito della favola e della leggenda.
Un misto di favola e leggenda, ad esempio, è alla base del "Viaggiatore incantato" (1873), la più nota delle sue opere.



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Dopo la tragica e dolorosissima fine del defunto sovrano, sotto il quale la nostra generazione godette giorni tiepidi, primaverili, molti di noi, seguendo un uso abbastanza diffuso nella società umana, desiderammo possedere un qualsiasi oggetto che ci ricordasse il nostro caro defunto.
A questo scopo gli adoratori del defunto sovrano scelsero le cose più diverse, in prevalenza però fra quelle che si possono portare sempre con sé. 
Alcuni comperarono dei ritratti in miniatura del defunto sovrano e li posero nei portafogli o in medaglioni da portare con l'orologio, altri fecero incidere in oggetti cari la data della sua nascita e quella della sua morte; pochi infine comprarono delle pietre di Alessandro II, con le quali fecero montare degli anelli da portare sempre al dito.
Questi anelli con l'alessandrite erano considerati il ricordo più caro e più raro e, forse, il più caratteristico, e chi era riuscito ad averne uno non si separava mai da esso.
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Da "Romanzi e Racconti" (L'alessandrite)



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