giovedì 11 ottobre 2018

Serie Autori: NAOYA SHIGA giapponese


Naoya Shiga (1883-1966) ha studiato letteratura inglese all'università di Tokyo ed è uno dei maggiori scrittori giapponesi moderni, un maestro per la generazione successiva, grazie in primo luogo alle sue qualità di stile, che mirano alla maggior armonia e densità col minor numero di parole: ne risulta un linguaggio chiaro, teso, delicato, di ingannevole semplicità e, nonostante l'interesse per le emozioni umane, con un minimo di sentimentalità.
Come nel racconto "Il delitto di Han" (1913) dove la confessione del giocoliere Han, sincera fino alla disperazione, lascia nel mistero la parte segreta del suo gesto.


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Con sommo stupore di tutti i presenti, il giovane giocoliere cinese Han recise la carotide della moglie con uno dei suoi pesanti coltelli nel corso di un'esibizione.
La giovane donna morì sul colpo. 
Han fu tratto immediatamente in arresto.
sulla scena del delitto erano presenti il direttore della compagnia, l'aiutante cinese di Han, il presentatore dello spettacolo, e più di trecento spettatori. C'era anche un poliziotto che si teneva di fazione alle spalle del pubblico. 
Nonostante la presenza di tutti questi testimoni, era un assoluto mistero se la morte fosse stata intenzionale o accidentale.
Han agiva come segue: sua moglie si poneva ritta davanti a una tavola di legno pressapoco delle dimensioni di una porta, e da una distanza di circa quattro metri, Han lanciava nella sua direzione i suoi grossi coltelli in modo che andassero a conficcarsi nella tavola di legno a un cinque centimetri di distanza dalla donna, formandole come un'aureola tutt'attorno al corpo.
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Da "Narratori giapponesi moderni" (Il delitto di Han)



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