venerdì 29 dicembre 2017
E la testa che pensa....
Non mi piace la perdita di profondità.
restiamo in superficie a galleggiare in un mondo sempre più difficile, in cui dovremmo insegnare ai giovani a scendere in loro stessi, ad amare il pensiero.
Lo studio è coltivare lo spirito, smanettare su Internet è un'altra cosa.
Internet è meraviglioso, è entrato nella nostra vita e non ne uscirà più, ma non è il caso di usarlo sei ore al giorno a scuola,
Lo studio è una scrivania, un libro aperto, il gomito sul tavolo e la testa appoggiata che pensa.
Da un intervista di Famiglia Cristiana alla scrittrice e insegnante Paola Mastrocola alla domanda "Che cosa non le piace della scuola di oggi?"
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