Dopo essere stati a "lezione d'amore" da
L. Buscaglia, dopo la lettura "saggia" di
Erasmo da Rotterdam e le "impegnative " massime di
Rochefoucauld eccovi un'altra lettura "impegnata".
Questa volta a parlarci d'
amore sarà:
ERICH FROMM attraverso il suo libro...
L'arte di amare.
Invidia, gelosia, ambizione, bramosia, sono passioni; l'amore è un azione, un potere umano che può essere praticato solo in libertà, e non è la conseguenza di una costrizione.
L'amore è un sentimento attivo, non passivo; è una conquista non una resa. Il suo carattere attivo può essere sintetizzato nel concetto che amore è sopratutto "dare" e non ricevere.
Che cosa significa dare? La risposta sembra semplice, ma in realtà è carica di ambiguità e di complicazioni. Il malinteso più comune è che dare significhi "cedere" qualcosa, essere privati, sacrificare.
La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l'atto di dare in questo modo. Il "tipo commerciale" è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. La gente arida sente il dare come un impoverimento. La maggior parte degli individui di questo tipo, di solito si rifiuta di dare. Alcuni trasformano in sacrificio l'atto di dare. Sentono che solo per il fatto che è penoso dare, si dovrebbe dare; la virtù, per loro, sta nell'accettare il sacrificio. Per loro, la regola che è meglio dare anziché ricevere significa che è meglio soffrire la privazine piuttosto che provare la gioia.
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ERICH FROMM |
Per la persona attiva dare ha un senso completamente diverso. Dare è la più alta espressione di potenza. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Mi sento traboccare di vita e di felicità.
Dare da più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo.
Alla prossima...