Suggeritaci dalla nostra giovane studente, Francy, ecco parte di una poesia tratta da una delle sue numerose "vecchie antologie"
Le STAGIONI di Corrado Govoni
...
Canto anche a te, o grave autunno:
con la tua frutta squisita
che pende dai rami brulli
come una felicità compita;
con le tue tristezze finali:
le monotone piogge
che rigano i pallidi vetri
e intristiscono le anime,
le implacabili nebbie
che sfumano come un inodoro incenso
e restringono attorno a noi il mondo,
e i nobili corvi
sempre vestiti a lutto stretto;
con i poveri camposanti,
pieni di corone variopinte,
tristi girandole di fiori sulle tombe.
Oh, lungo le spogliate siepi,
il triste campanellino del pettirosso,
come se da mane a sera
si porti il viatico a qualcuno!
Senza rimpianti cadono le foglie.
Sonnecchia il sole
sulle deserte soglie.
...
Ora passa e declina, in questo autunno, che incede con lentezza indicibile, il meglio tempo della nostra vita e lungamente ci dice addio. Vincenzo Cardarelli |
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