Di libri dedicati ai giubilei ve ne sono molti e di varia specie, io stessa ne possiedo una mezza dozzina, forse di più, ma oggi intendo presentarvi questo:
GIUBILEI 1300 - 2000 di Sergio Valentini 1999
Ho scelto una pagina del primissimo capitolo dedicata alla città eterna del primo giubileo (1300).
LA CITTA' DEVASTATA
La più eccelsa di tutte le città assomiglia piuttosto ad un grosso borgo devastato dalla furia di guerre locali, da terremoti, inondazioni, saccheggio di peperino,marmi e mattoni dai monumenti antichi per costruirci le torri ed i palazzi dell'aristocrazia: gli Orsini guelfi padroni di Ponte, Parione, Monte Giordano e Castel Sant'Angelo, i Colonna ghibellini della spianata da Porta del Popolo al Quirinale, i Frangiapane del Celio e Palatino, i Caetani dell'Isola Tiberina, i Savelli dell'Aventino.
Tutti rinserrati, coi loro bravi, dentro la rispettiva fortezza, in un eterna vigilia di guerra.
Edera, muschio, erbacce avvolgono colossali monumenti in rovina; vigneti ed orti addossati al Campidoglio, al Pantheon, al Foro; dappertutto disordine di ruderi, chiese cadenti, terreni impaludati, stradacce strette ingombre d'ogni immondizia; abbandonata la via Appia.
Bonifacio VIII fa dono a suo nipote della tomba di Cecilia Metella, e Pietro Caetani ne fa una fortezza, avamposto contro un prossimo assalto dei Colonna, che hanno disseminato di rocche e castelli la campagna circostante.
Su al Campidoglio, Pietro di Stefano e Andrea de'Normanni senatori fanno restaurare il palazzo senatorio che minaccia di crollare sui pellegrini.
In Borgo Nuovo una porta viene aperta sulle mura aureliane, per alleggerire il traffico.
Null'altro.
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