mercoledì 17 luglio 2013

Una "pila" di libri!


In camera da letto, vicino al mio comodino, c'è una scaffale dove tengo i libri che metto da parte da leggere un po' alla volta la sera prima di dormire ed ora c'è ne' un bel pacco (non credo riuscirò mai a leggerli tutti).
Proprio di questi libri intendo parlarvi.
Sono molto vari; alcuni piuttosto vecchi altri più recenti, alcuni piccoli altri grandi, sono per lo più romanzi ma non mancano poesie, biografie ecc.
I primi 2 libri che vi presento sono due diverse edizioni di Selezione dal Reader's Digest  una del 1961 e l'altra più recente del 1985. Entrambe contengono 4 "romanzi" che vi andrò a presentare un poco per giorno; perché su questi libri, che quasi nessuno apprezza, ci sono si romanzi vecchi, sorpassati e sconosciuti ma si possono trovare anche delle belle letture interessanti e originali.
Di ogni libro trascriverò, se possibile, la prima pagina e un brevissimo commento introduttivo, anch'esso ripreso dal libro, giusto per farveli conoscere, e perché no?, anche per incuriosirvi un po'!!!
BUONA LETTURA!!!



Primo romanzo - Primo Libro
Vesuvio e Corazzate  di  Anthony Thorne

" Un libro piacevole da mettere nella valigia di chi parte per le vacanze; allieterà qualche noiosa giornata di pioggia da trascorrere in albergo."

La grande corazzata inglese entrò lentamente nel golfo di Napoli e lì si piantò solida e dignitosa come se avesse calato misteriosi trampoli nel fondo del mare.
Di navi più piccole si può dire che "gettano l'ancora", ma per cinquantamila tonnellate di bellicose ferramenta una simile espressione può sembrare troppo elegante, perfino leziosa.
La corazzata se ne stava calma e salda, quasi ad impressionare i visitatori che le si avvicinavano inzuppati fino al midollo dopo una movimentata corsa nella lancia a motore.
La coperta, sulla quale l'ufficiale di guardia li riceveva composto, era asciutta e immobile come il decimo piano di un albergo.Non che a bordo si aspettassero molte visite.
In quel momento l'unico visitatore di una certa importanza era in un punto imprecisato del cielo, catapultato in direzione di Napoli dove l'attendevano la corazzata e una missione.
In plancia il comandante, ansioso di conoscere l'ora del suo arrivo, nascondeva bene l'impazienza guardandosi intorno con aria volutamente distratta.
Al largo si ergeva la rocciosa isola di Capri, d'un turchino cupo, scabra come il posteriore d'una capra.
Il comandante portò agli occhi il binocolo per puntarlo in direzione opposta, su Napoli, calda, bianca iridescenza di case arrampicate su pendii e su promontori, da Posillipo a settentrione, fitto di belle e lussuose ville giù fino a Piedigrotta, patria della canzone.






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