venerdì 8 marzo 2024

E in questa burrascosa serata marzolina ci ripariamo in una bettola

Vi trascrivo oggi una pagina dal racconto La notte di San Silvestro di E.T.A. Hoffmann.  Trovato su un libricino della Biblioteca Moderna Mondadori del 1957 dal titolo RACCONTI ingiallito e macchiato, oltre che cotto dal tempo.

E.T.A. Hoffmann
nasce a Konisberg nel 1776
si spegne nel 1822 a soli 46 anni.

 "Desidera, il signore?" mi venne incontro l'oste togliendosi gentilmente il berretto. Ordinai una bottiglia di buona birra inglese e poi una pipa con del buon tabacco e mi trovai subito in un tale stato di euforia borghese, a cui neppure il diavolo mi mancò di rispetto e mi lasciò stare. O consigliere di giustizia! se tu mi avessi visto passare dai tuoi saloni illuminati a quella fumosa birreria, avresti certo con orgoglioso disprezzo voltato via la tua bella faccia e mormorato: "C'è forse da meravigliarsi che un simile individuo rovini gli sparati più belli?". 

Della vita di Hoffmann possiamo considerare due aspetti:
da una parte quello del funzionario governativo
metodico e ligio al proprio dovere,
dall'altra quello dell'individuo dominato da un incontenibile
 impulso alla creazione artistica....

Senza cappello e senza mantello dovevo dovevo avere un aspetto piuttosto strano. E già l'oste era sul punto di farmi una domanda, quando qualcuno bussò alla finestra e una voce dal di fuori gridò "Aprite, aprite! sono io". L'oste corse fuori e tornò subito di nuovo, tenendo alzate due candele accese, accompagnato da un uomo alto e slanciato. Dimenticando di piegarsi, costui batté piuttosto in malo modo la testa contro la porta molto bassa; ma il berretto nero che portava, gli impedì di farsi male. 

Musicista, pittore, direttore d'orchestra
 e infine romanziere e novelliere 
egli seppe dedicarsi a tutte queste molteplici attività
riuscendo di tanto in tanto a evadere
da quella vita piatta di funzionario
che certo non era di suo gradimento....

Con un modo tutto suo si spostò lungo le pareti e si sedette di fronte a me, mentre le candele venivano posate sul tavolo. Di lui si sarebbe potuto dire pressapoco questo: che era una persona distinta, ma inquieta. Con aria seccata ordinò la birra e la pipa e con poche boccate sollevo un tale fumo che presto ci sembrò di nuotare in una nuvola. 

I suoi luoghi d'ispirazione erano sopratutto le taverne berlinesi
dove le compagnie più disparate e l'ebrezza del vino
gli divennero compagni indispensabili....


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