sabato 2 maggio 2020

Il bel TRAMONTO e il brutto ROSPO

Ho trovato una poesia su una vecchia antologia della quale vi trascriverò la sola prima parte, dato che la seconda mi infastidisce un po' (la brutalità verso gli animale di qualunque specie da chiunque perpetrata, anche se riportata in poesia, è per me sempre motivo di angoscia).
Questa prima parte trascrive, però, un tramonto di tale bellezza da desiderar di vederlo.
E' una poesia di VICTOR HUGO tradotta da Giovanni Pascoli dal titolo:


 
IL ROSPO
Era un tramonto dopo un temporale.
C'era a ponente un cumulo di cirri
color di rosa. Presso la rotaia
d'un'erbosa viottola, sull'orlo
d'una pozza, era un rospo. Egli guardava
il cielo intenerito dalla pioggia;
e le foglie degli alberi, bagnate,
parean tinte di porpora; e le pozze,
annugolate come madreperla.
Nel dì che si velava, anche il fringuello
velava il canto e dopo il bombir lungo
del giorno nero, pace era nel cielo
e nella terra.

......


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