venerdì 22 marzo 2019

LIBRERIE: quale scegliere?

Sine libris cella,
sine anima corpus.


Stilizzata come una scultura, in materiale tecnologico o solida e classica? 
Pratica, componibile, flessibile?
Preferite la versione tutta parete anni ottanta, con più soprammobili che libri, o quella anni novanta con mensola lunga che fungeva anche da porta TV, oppure una soluzione a domino con più elementi di varie dimensioni, tanti quanti ne servono, utili anche a decorare lo spazio?
Oggi però pare che non ci sia tanta possibilità di scelta con case sempre più sacrificate, dal punto di vista dei metri quadrati, la superficie utile proprio non c'è.
E così il volume cartaceo arretra mentre avanzano e-book e comunque la lettura dei testi sull'web.
Qualche mensola sulla parete, a creare microarchitetture, o in spazi non convenzionali o pochi elementi da comporre come si vuole non necessariamente a parete; la libreria dei tempi di Internet è elastica.


Le librerie danno un'idea di cultura aperta e ti raccontano agli ospiti.
Come in una sorta di "dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei", i libri sono un termometro della nostra personalità. E sarebbe bello sostituissero più spesso la TV.
Non bisogna preoccuparsi di accostare libri di altezze e spessori diversi: l'armonia sarà più naturale e viva, anche visivamente.
I libri sono un micidiale ricettacolo di polvere e tutt'ora non esistono soluzioni reali al problema: o si ricorre a librerie a vetri, oppure si utilizza un panno antistatico o il piumino.
Periodicamente è bene togliere dai piani ogni libro e pulire con un aspirapolvere dalla bocchetta piccola e flessibile.



Una stanza senza libri,
 è un corpo senz'anima.

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