venerdì 4 gennaio 2019
Guarire con un LIBRO
Da un articolo scritto da Sandro Spinsanti (esperto di bioetica)
Supponi che stai partendo per un soggiorno in ospedale. Ti costringe al ricovero una malattia seria, dalla quale speri di guarire, con l'aiuto della migliore medicina. Hai preparato la valigetta con l'occorrente: lo stretto necessario. C'è ancora un p' di spazio proprio in cima, e prima di chiudere lo zip ci infili un libro. Solo per ricoprire le ore vuote che ti attendono? No: molto di più; dai libri ti aspetti, nientemeno, che ti aiutino a guarire!
Questo gesto lo ha fatto, a più riprese, Brenda Walker; ha chiesto aiuto ai libri nel cammino per vivere la malattia. E ha raccontato la sua avventura in Come i libri mi hanno salvato la vita.
Sapendo che Brenda Walker è professoressa di letteratura inglese, siamo inclini a interpretare le sue scelte come un riflesso professionale. Ma i libri possono venire in soccorso a chiunque. La storia personale di Brenda è stata segnata da un carcinoma del seno. Ha fatto tutto il percorso che tante donne conoscono: chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ricostruzione. Nel libro racconta tutte queste tappe; allo stesso tempo commenta i libri nei quali si è rispecchiata durante il suo percorso.
In che senso può affermare che i romanzi di Virginia Woolf, di Tolstoj, e di Jonathan Franzen le hanno salvato la vita?
I libri non sostituiscono il bisturi o i farmaci, né salvano la vita in quanto posticipano la morte: questo è il compito della medicina.
Ma certi libri possono mostrare la pienezza della vita interiore di un individuo, salvandoci così da una visione limitata di noi stessi e degli altri. Le storie narrate dai grandi scrittori, lungi dall'essere una fuga dalla vita, ci aiutano a viverla più profondamente. Anche questa crescita è salute.
I libri e la malattia hanno molto in comune. La narrazione è un modo di adattare i fatti, di attribuire peso e importanza ad alcuni e ad altri no, di disporli in un lasso di tempo e in un ordine deciso da noi. Niente come la malattia che viene a sconvolgere la nostra vita è un occasione per la narrazione: ci costringe a dare un altro ordine ai fatti e a riscrivere la geografia degli affetti.
Guarire e narrare sono due strade che si incontrano.
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