martedì 20 ottobre 2015

Ci PRESENTIAMO

Sul post del 13-08 vi avevamo accennato che ci saremmo presentate, è giunto il momento, e per farlo ognuna di noi ha scelto tra quadri, più o meno noti, la figura di "lettrice"  dalla quale più si sentiva rappresentata (ci mettiamo in ordine di età).
 ECCOCI:
CARLA
Sempre presente al banco dei libri è anche quella che scrive su queste "pagine" e vi tiene aggiornati, salvo lasciarsi prendere dalla pigrizia e abbandonarvi per settimane se non mesi. Le sue letture preferite sono i "gialli" e i "romanzi in costume".


CLARA
E' la lettrice per eccellenza, le sue letture sono tra le più disparate. Ha un debole per Roberto Giacobbo e non perde un suo libro.Gli piacciono anche i romanzi storici, ma poi alla fine legge tutto.


ALICE
Di lei sapete già che è laureata, disoccupata e di conseguenza mamma a tempo pieno.
In gioventù le sue letture preferite erano gli "horror" ora legge libri psicologici o umoristici ed ama cucinare e ricamare, e qualche volta scrivere.


LAURA
Diplomata, lavoratrice, gli piace preparare dolci e sceglie i libri in base al titolo o alla copertina. Non disdegna qualche lettura "osé". 


DIANA
Diplomata al classico e laureata è la nostra intellettuale. Ama l'arte, le storie a lieto fine e viaggiare, viaggiare, viaggiare....


FRANCESCA
Ed ecco la più giovane, per ora. Ancora studente. Adora il "fantasy" e le storie d'amore moderne ma non gli dispiacciono i vecchi libri di scuola sui quali trova sempre qualche curiosità.


Per il momento siamo tutte qui!!! Ognuna collabora come può; in base al tempo a disposizione, all'umore, ecc.
Un corale saluto da tutte noi... CIAO!!!


lunedì 19 ottobre 2015

Un' altra lettura per CAPIRCI

Dopo essere stati a "lezione d'amore" da L. Buscaglia, dopo la lettura "saggia" di Erasmo da Rotterdam e le "impegnative " massime di Rochefoucauld eccovi un'altra lettura "impegnata".
Questa volta a parlarci d'amore sarà:
 ERICH FROMM attraverso il suo libro... L'arte di amare.



Invidia, gelosia, ambizione, bramosia, sono passioni; l'amore è un azione, un potere umano che può essere praticato solo in libertà, e non è la conseguenza di una costrizione.
L'amore è un sentimento attivo, non passivo; è una conquista non una resa. Il suo carattere attivo può essere sintetizzato nel concetto che amore è sopratutto "dare" e non ricevere.
Che cosa significa dare? La risposta sembra semplice, ma in realtà è carica di ambiguità e di complicazioni. Il malinteso più comune è che dare significhi "cedere" qualcosa, essere privati, sacrificare.



La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l'atto di dare in questo modo. Il "tipo commerciale" è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. La gente arida sente il dare come un impoverimento. La maggior parte degli individui di questo tipo, di solito si rifiuta di dare. Alcuni trasformano in sacrificio l'atto di dare. Sentono che solo per il fatto che è penoso dare, si dovrebbe dare; la virtù, per loro, sta nell'accettare il sacrificio. Per loro, la regola che è meglio dare anziché ricevere significa che è meglio soffrire la privazine piuttosto che provare la gioia.


ERICH FROMM
Per la persona attiva dare ha un senso completamente diverso. Dare è la più alta espressione di potenza. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Mi sento traboccare di vita e di felicità.
Dare da più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo.

Alla prossima...

venerdì 16 ottobre 2015

Elogio a un libro

Oggi vi presentiamo un libro di cui tutti (forse) hanno sentito parlare ma che non tutti (forse) hanno letto. La lettura di questo libro, 130 pagine, non è per nulla "pesante" quanto si potrebbe credere

ELOGIO DELLA FOLLIA
Erasmo da Rotterdam
Ma ecco un gruppo che fa parte del mio seguito, gente che si diletta ad ascoltare, ma pure a raccontare, storie mirabili che nulla hanno di vero. Essi non si stancano mai di ascoltare simili favole, che parlano di spiriti, fantasmi e diavolerie del genere. Quanto più queste storie soprannaturali si allontanano dalla verità, tanto più costoro le credono vere e si deliziano nel sentirle. e non servono solo a divertire la gente, ma pure a riempire le tasche di chi le racconta. Bisognerebbe in proposito indagare presso certi predicatori.
In un certo modo affine a questa è la categoria di quei babbei convinti (buon per loro!) che, guardando negli occhi un san Cristoforo intagliato nel legno o dipinto in formato gigantesco (una specie di Polifemo) ne godranno la protezione per tutta la giornata; o coloro che rivolgendo una determinata preghiera alla statua lignea di santa Barbara usciranno illesi dalla battaglia e ancora quelli che, invocando in certi giorni sant' Erasmo e offrendogli candele di cera e specifiche orazioni, sperano di arricchirsi in breve tempo. ....


.....
Per non seguitare all'infinito voglio aggiungere questo soltanto: a quanto pare la religione cristiana è strettamente legata alla Follia da una relazione di affinità, mentre non ha niente a che spartire con la saggezza.
Come? Volete delle altre prove? Eccole. ...
... Nessuno è più stolto di coloro nei quali ardono le sacre fiamme della carità cristiana.
Essi dilapidano tutti i loro averi, non si curano delle ingiurie, si lasciano imbrogliare, non distinguono tra amici e nemici, disdegnano il piacere, si nutrono di digiuni, veglie, pianti, fatiche, dolori; hanno a noia la vita e desiderano la morte.
Insomma, sembrano completamente estranei al senso comune, quasi la loro anima se ne fosse andata via, fuori dal corpo.Non è forse pazzia? 
Non c'è dunque di che meravigliarsi se gli Apostoli parevano ebbri di vino dolce e se san Paolo,a detta del giudice Festo, era demente.


" Colui che ama profondamente
 non vive più per sé, ma per l'amato.
E quanto più si allontana da sé per darsi all'altro
Tanto più grande è la sua gioia. "
BUONA LETTURA!!!

giovedì 15 ottobre 2015

... e una "MASSIMA"

La Rochefoucauld  MASSIME



Dio ha fornito l'uomo di diverse qualità come ha piantato diversi alberi nella natura, sicché ogni qualità, come ogni albero, ha proprietà ed effetti suoi propri; ne deriva che il miglior pero del mondo non potrebbe portare le mele più comuni, e che il talento più eccellente non saprebbe produrre i medesimi effetti dei talenti più ordinari; ne deriva inoltre che voler dettare dei precetti senza averne in sé il seme è altrettanto ridicolo quanto pretendere che un' aiuola dia tulipani anche se non vi sono stati piantati i bulbi.


Una lettura per i giorni "mogi" ...

A tutti quelli che come me hanno una testa balorda che si "deprime" ad ogni cambio di stagione (ed anche agli altri) suggerisco una lettura, a mio dire, un poco strana: Vivere, amare, capirsi di Leo BUSCAGLIA  
edito Mondadori 2005




Non c'è nessuno che non abbia conosciuto la solitudine. Non è meraviglioso?
Non c'è nessuno che non abbia conosciuto la disperazione. Non è meraviglioso?
Non c'è nessuno che non abbia pianto.
Però tutti, credo, hanno anche riso,conosciuto la gioia.
E in tutti questi modi noi possiamo comunicare.
Siamo simili, perché anch'io ho conosciuto tutto questo, e siamo tutti impegnati nella stessa lotta: diventare pienamente umani... che è la cosa migliore che possiamo diventare.
Ed è uno scopo meraviglioso.
La cosa più esaltante del mondo, per me, è probabilmente la certezza che ho il potenziale per diventare pienamente umano.
Non posso essere un Dio, ma posso essere un umano perfettamente funzionante!



Ricordo quando mio padre ci disse che il suo socio era scappato con tutto il denaro e non sapeva neppure come avremmo fatto a mangiare.
Mia madre aveva un abitudine pazzesca... le piaceva ridere. e questo le sembrò molto buffo. Mio padre s'infuriò! Lei rideva, con le lacrime che le scorrevano sulle guance.
Sapete cosa fece? 
Uscimmo tutti e quella sera, quando tornammo a casa, aveva preparato un banchetto come per un battesimo o un matrimonio. antipasto, pastasciutta, vitello, tutto!
Mio padre disse "Mio Dio, cos'è questa roba?".
E lei disse "Ho speso tutto per questo".
E lui "Sei pazza!".
Lei disse "Il momento in cui abbiamo bisogno di gioia è adesso, non dopo. E' adesso che dobbiamo essere felici. Stai zitto e mangia!".
Non è interessante?
Ci sedemmo a tavola.
Sono passati molti anni... e vi assicuro che non ho mai dimenticato quella cena, la cena della Miseria di Mamma. 
E sapete, ce la facemmo a sopravvivere! Non è pazzesco. Sopravvivemmo. Guardate! Io sono qui. E mio padre è vissuto fino a ottantasei anni.




venerdì 2 ottobre 2015

Poesia AUTUNNALE

Parliamo dell'AUTUNNO che quest'anno è arrivato, dopo una torrida estate, puntualissimo, portando piogge (non da noi) e abbassando le temperature anche di 15 gradi in pochi giorni.


Suggeritaci dalla nostra giovane studente, Francy, ecco parte di una poesia tratta da una delle sue numerose "vecchie antologie"

Le STAGIONI   di   Corrado Govoni

...
Canto anche a te, o grave autunno:
con la tua frutta squisita 
che pende dai rami brulli
come una felicità compita;
con le tue tristezze finali:
le monotone piogge
che rigano i pallidi vetri
e intristiscono le anime,
le implacabili nebbie
che sfumano come un inodoro incenso
e restringono attorno a noi il mondo,
e i nobili corvi
sempre vestiti a lutto stretto;
con i poveri camposanti,
pieni di corone variopinte,
tristi girandole di fiori sulle tombe.
Oh, lungo le spogliate siepi,
il triste campanellino del pettirosso,
come se da mane a sera
si porti il viatico a qualcuno!
Senza rimpianti cadono le foglie.
Sonnecchia il sole
sulle deserte soglie.
...


Ora passa e declina,
in questo autunno, che incede
con lentezza indicibile,
il meglio tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.
Vincenzo Cardarelli


Di nuovo... VI ASPETTIAMO !!!

Vi abbiamo atteso invano domenica scorsa a Castelponzone. Peccato!!!
Speriamo che non succeda lo stesso la prossima domenica a Castelgoffredo, in occasione di "Librisottoiportici".


Il meteo mette pioggia; ma noi non ci lasciamo spaventare dalla "pioggerella autunnale"  e sicuramente anche voi, impavidi, sarete presenti.