Maggio mese di Maria. Maggio mese delle rose a lei dedicate. Per la verità è già da un po' che le rose son fiorite, il meteo di questi ultimi tempi fa fare un po' di confusione tra le stagioni ai vegetali e agli animali.
Oggi vi trascrivo qualche curiosità sulle rose dal bellissimo libro: Il linguaggio dei fiori di LAURA PERONI con tavole (stupende) di MARILENA PISTOIA edito dalla MONDADORI nel 2006.
ROSA
Per greci e romani - e in seguito, nel Medioevo anche per germani, francesi e inglesi - simbolo di omertà e promessa di segretezza era il motto sub rosa.
I generali greci, nel 479 avanti Cristo, per pianificare in gran segreto il vittorioso contrattacco a Serse, re persiano, si erano raccolti in un boschetto di rose. Nulla essendo trapelato della loro presenza, da allora quei fiori erano diventati emblema del riserbo.
TIPO DI PIANTA: rosacee. Arbusti, decidui, più o meno spinosi, con portamento ramificato, cespuglioso, sarmentoso o prostrato. |
ALTEZZA: da 20 a 30 cm fino a 5-6 metri, secondo le varietà. TERRENO: da giardino, non argilloso o sabbioso, ben drenato, e ben concimato con letame maturo. |
Del periodo classico vanno ricordati due poeti, senz'altro i primi a parlare di rose: Teocrito di Siracusa, fondatore della scuola greca di poesia pastorale, nel 300 a.C. che ha poi decantato la bellezza dei giardini di rose, e Saffo, che dall'isola di Lesbo, precedendolo, nell'ottavo secolo avanti Cristo, era stata la prima poetessa a celebrare la rosa in versi.
UMIDITA': innaffiare regolarmente durante la fioritura. ESPOSIZIONE: soleggiata e riparata dai venti. CLIMA: temperato, anche freddo. |
L'abitudine che ancora abbiamo di piantare rose vicine alle tombe ha origini antichissime, ed è sempre stata ritenuta un omaggio prezioso ai defunti.
Ad alcuni monaci, dopo la caduta dell'impero romano, si deve se molte varietà di rose sono sopravvissute; a lungo gli unici a coltivarle erano stati loro, fino a quando Carlo Magno (alla fine dell'ottavo secolo), con una disposizione che regolava i territori della corona, aveva ordinato la coltivazione di un buon numero di piante, tra cui gigli e rose. Probabilmente erano tra le rose di quei tempi: la canina, la gallica e la alba molto considerate per le proprietà medicamentose.
E' un poema allegorico il Romanzo della rosa nella prima versione uscita nel 1236. Narra del sogno di un giovane innamorato che spera di conquistare l'oggetto del suo amore, quando questo gli appare sotto forma di rosa. Nel lungo elenco di vicende che la coinvolgono e di cui è protagonista, non è possibile rintracciare un solo episodio in cui la rosa venga denigrata.
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