venerdì 13 settembre 2019

Vi presento: MADAME de LA FAYETTE

Madame Marie-Madeleine Pioche de la Vergne,
contessa di la Fayette 
16 marzo 1634 - 25 maggio 1693 
Scrittrice e biografa francese
La sua opera più famosa: "La principessa di Clèves"



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Nel 1659, l'anno stesso in cui Molière presentava le sue Preziose ridicole, apparve la prima opera della contessa; un "ritratto", di quelli che allora usavano, a scopo apologetico, dedicato a una "preziosa" di classe, sua amica e già sua rivale, madame de Sévigné.
Non era un lavoro di grande impegno: uno scritto di poche pagine, un tantino adulatorio, ma qua e là malizioso.
Più tardi, ella poté giovarsi del consiglio di un più autorevole collaboratore letterario, il duca de La Rochefoucauld. La tenerezza fra lui e madame de La Fayette, vale a dire la loro amicizia amorosa, nacque nel 1665, quando lui aveva cinquantadue anni e lei trentuno. 
Tre anni dopo la pubblicazione del suo primo scritto (La princesse de Montpensier) uscì il suo secondo romanzo, Zayde, ella aveva trentotto anni e i suoi rapporti col duca erano quelli di una ben assestata convivenza, fondata sulla stima e sull'affetto.
Fu proprio in quell'anno che la signora de La Fayette incominciò a scrivere La principessa di Cleves, e continuò a scrivere, limando e levigando, per sei anni.
Ogni sera leggeva al duca la pagina della giornata; ascoltava le osservazioni, ne faceva tesoro, ma stavolta il romanzo restò interamente suo.
E fu un capolavoro.



Si disse che l modello della Principessa di Clèves, infelice eroina travolta da un amore adulterino, a cui per rettitudine resiste, fosse stata, ancora una volta, Enrichetta d'Inghilterra, morta nel frattempo; altri ritennero invece, che la protagonista ritraesse la cognata dell'autrice, quella Louise-Angélique de La Fayette finita in convento dopo la sua turbolenta vicenda d'amore con Luigi XIII. Nel seicento importava molto, e a molti, risolvere l'enigma del "romanzo a chiave", come oggi diremmo.
Quel libro fu il primo autentico romanzo moderno; e tutti gli psicologi della letteratura, da Flaubert a Proust, da Dostoevskij a Joyce, da Manzoni a Faulkner devono qualcosa alla meticolosa, sottile, lucida indagine dei sentimenti compiuta da madame de La Fayette.



Caso singolare, quello della La Fayette e di La Rochefoucauld, in cui all'uomo toccò di ispirare e alla donna di creare: l'opposto del solito cliché della ninfa Egeria ispiratrice dell'uomo artista. 
E' un fatto che senza La Rochefoucauld La principessa di Clèves, sarebbe stata egualmente una trina tenue dal disegno raffinato, ma avrebbe avuto minor vigoria il ritratto del cuore che egli gli aveva insegnato a dipingere.



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