martedì 8 aprile 2014

LIBROTERAPIA - BIBLIOTERAPIA prima parte



" Ho cominciato a curarla con la lettura dell' Apocalisse":
Nell' Idiota di Fedor Dostoevskij il signor Lébedev crede di aver trovato in un libro la cura agli scatti d'ira di Nastàsia Filìppovna, definita come "una signora dall'immaginazione irrequieta".
La possibilità di raggiungere il benessere attraverso i libri, detta libroterapia biblioterapia, è molto antica e risale all'epoca delle prime biblioteche in Grecia.
Già Aristotele credeva che la letteratura avesse effetti di guarigione e gli antichi romani riconobbero l'esistenza di un rapporto tra medicina e lettura.
Aulus Cornelius Celsus, un enciclopedista dell'antica Roma, suggerì la lettura di opere dei grandi oratori come sostegno nelle malattie.



Nel 1937, lo psichiatra W. C. Menninger iniziò a parlare di libroterapia: nella clinica dove lavorava la tecnica venne utilizzata nel trattamento della malattia mentale, all'interno di un progetto riabilitativo.
Successivamente molti medici cominciarono a consigliare libri per le difficoltà emotive dei malati di mente.
Negli Stati Uniti e in Inghilterra la biblioterapia è più diffusa e da più tempo che in Italia e numerosi sono gli studi prodotti anche in ambito accademico internazionale, pubblicati su autorevoli giornali scientifici che ne attestano la validità nel trattamento di diversi disturbi psichici più o meno gravi presenti in età adulta, ma anche in età infantile e adolescenziale.

Prima parte di un articolo di F.C. dal titolo Leggere ci aiuta a guarire.


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