venerdì 14 febbraio 2014

A Spasso con Stendhal

Col ritorno del sole concediamoci una pesseggiata per l'Italia accompagnati da un grande viaggiatore.

Marie-Henri Beyle
23 gennaio 1783 - 23 marzo 1842
La diligenza mi lascia giù a Susa, vi devono essere delle antichità da osservare, preziose quando si va a Roma e che non si guarderebbero più al ritorno. Ecco una delle principali norme di un viaggio in Italia: bisogna vedere nell'andata un mucchio di cose, che farebbero alzar le spalle al ritorno.

Torino. Prendete alloggio al Dufour, in piazza Castello ( la camera 30 o 47), pranzare secondo la lista. Sopratutto vale la pena di passeggiare lungo la via Po fino al ponte costruito da Napoleone su questo fiume. Se le gambe sono buone, si può andare fino a Superga, il Saint-Denis di casa Savoia; la chiesa non è gran che, ma la vista è superba.
A torino sono d'obbligo da 5 a 6 chiese, specialmente quella che ha una insolita cupola; se il re è assente, si vedono i quadri pagando 1,50.

Si potrebbe andare a Genova con la diligenza, ma è molto meglio prendere un vetturino, c'è il vantaggio di vedere da vicino 4 o 5 italiani e di conoscerli più a fondo di quanto non si farebbe con cinquanta visite.
Con 10,11 franchi il giorno, il vetturino vi fa fare 30 miglia d'Italia ( 10 leghe comuni di Francia). Egli paga la cena e la camera, e al momento di partire si danno 30 centesimi al cameriere. In tale occasione quasi tutti gli italiani non pranzano e a mezzogiorno si accontentano d'una minestra di riso e d'un caffè.

Il vetturino parte alle cinque del mattino, si ferma da mezzogiorno alle tre e fa di tutto per arrivare al tramonto: a mezzanotte i ladri si danno da fare. Durante il viaggio la scelta dell'albergo spetta al vetturino.

Cosi comincia... Stendhal Viaggio Italiano 1828 
pubblicato dalla De Agostini nel 1961







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