E'Gianduia torinese,
Meneghino milanese.
Vien da Bergamo Arlecchino,
Stenterello è fiorentino.
Veneziano è Pantalone
con l'allegra Colimbina,
di Bologna Balanzone
con il furbo Fagiolino.
Vien da Roma Rugantino,
pur romano è Meo Patacca,
siciliano il buon Pasquino
di Verona Facanapa.
Dall 'ENCICLOPEDIA dei RAGAZZI " La giostra dei sette savi"
abbiamo tratto questa breve descrizione di una tipica maschera italiana.
...e così i pubblici popolari, che nelle rappresentazioni all'aperto avevano assistito alle sue gesta, si succhiavano come rosoli prelibatissimi la sua disfatta e i suoi ignobili piagnistei... |
"PANTALONE" venne espresso alla fine del diciassettesimo secolo dall'arguto popolo di VENEZIA.
Era un vecchio commerciante, sordido, testardo, diffidentissimo.
Ce lo presentarono con una lunga zimarra nera, dalle maniche corte, e con l'abito rosso.
Una breve barba appuntita gli dava un aspetto mefistofelico.
Cercava di gabbar il prossimo, non teneva calcolo che dei propri interessi, nascondeva il danaro.
E si mostrava irascibile coi domestici e con la gentuccia da poco.
Ma poi, melenso e dolciastro, si chinava con rispetto dinanzi ai potenti, sperandone vantaggi.
Questo bel impasto di egoismo feroce e d'ingegnosità truffaldina finiva sempre col prendere un sacco di bastonate proprio da quelli che aveva offeso con la sua superbia e con la sua avarizia.
Anche Pantalone, come altre maschere che divertirono per molto tempo le folle di ogni contrada italica, finì marionetta.
E ancora, grazie a qualche vecchio marionettista dall'estro gaio e dalla lingua svelta, riesce a far ridere moltitudini popolaresche di ragazzi e di comari.
A voi scoprire le altre sfogliando i nostri vecchi libri.
BUON CARNEVALE!!!
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