venerdì 9 settembre 2016

Perché gli italiani non leggono? 2

Riprendiamo la nostra inchiesta sul perché non si legge...


2- Leggere è da asociali

C'è chi, pensando ai libri, immagina il topo di biblioteca un po' sfigato. E chi ha paura di isolarsi e perdere gli amici se passa il tempo immerso in un romanzo.
Non è così.
Lo dimostra il boom dei gruppi di lettura, nei quali si legge insieme e si commenta un libro guidati da un tutor.
Che stia diventando una tendenza, sulla scia dei bookclub all'estero lo conferma M. Rebola, presidente del Circolo dei lettori di Torino.
" In questo momento a torino abbiamo 14 gruppi di lettura frequentati da 40-80 persone. Sono variegati: c'è quello in lingua inglese, quello dedicato alla letteratura politica, quello di cinema. Hanno cadenza settimanale e richiedono un certo impegno. Ma esistono anche i gruppi flash, che durano 4-5 incontri, a cui partecipano i più giovani. E attirano anche i lettori medi, quelli che finora leggono 5 libri in un anno e scoprono che possono fare di più perché si interessano e si divertono".



Che la lettura ai tempi dello smartphone stia diventando un fenomeno social lo confermano anche i casi editoriali. come quello di Matteo bussola. Ogni suo post su Facebook ottiene migliaia di like e il suo storytelling virtuale presto diventerà un libro, che ha già conquistato le classifiche in prevendita. E ha creato una comunità di persone che intervengono e scrivono.
Non c'è dubbio che queste forme di narrazione avvicinino.
Il lettore si sente a suo agio, sa di partecipare a un evento in cui non viene giudicato o che percepisce come scolastico.


Nessun commento:

Posta un commento