lunedì 3 giugno 2024

VIAGGIO IN TERRA VIRGILIANA I

Di certo non avete seguito il mio consiglio per domenica 2 Giugno dato che a "LIBRI SOTTO I PORTICI" è venuta poca gente, ma io insisto nel proporvi curiosità mantovane al fine di convincervi che passare un Weekend dalle nostre parti, che comprenda una visita a CastelGoffredo il 7 Luglio (ultima data per LIBRISOT... poi si riprende a settembre), è una bellissima idea.


Quello di oggi è un libretto edito dalla BANCA AGRICOLA MANTOVANA nel 1981 che in modo leggibilissimo e breve, parla della vita e delle opere di Virgilio, ed appunto questo è il titolo:
VIRGILIO LA VITA LE OPERE


 
Virgilio proveniva da una famiglia di agricoltori; ebbe due fratelli, Silone e Flacco; l'uno morì bambino, l'altro adolescente. Un terzo, Valerio Procolo, nacque dopo il secondo matrimonio della madre. Campagnolo, ne definiscono il padre i più antichi grammatici. Ma anche lavoratore della creta e come tale sarebbe passato alle dipendenze di un certo Magio, di cui finì per sposare la figlia Polla. Sposando Polla Magio, pare che il padre del Poeta abbia avuto l'opportunità di incrementare il proprio patrimonio.


Con queste notizie sommarie giunte a noi con gli scritti dei più antichi biografi di Virgilio, non riesce comprensibile come, un campagnolo di limitate risorse economiche, abbia avviato il figlio agli studi che esigevano di frequentare scuole a Cremona, Milano, Roma.
Anche tormentando le vite di Virgilio scritte nel sec. IV con ricchezza di notizie tolte da altri più antichi letterati, non è possibile stabilire quale fosse la superficie del podere di Virgilio attorno agli anni 70-60 a.C., e tantomeno intravvedere quale ne poteva essere il reddito. Nonostante, però, la tradizione che vuole Virgilio uscito da famiglia contadina di modesti agricoltori il portare tre nomi e cioè Publio (il nome) Virgilio (il nostro cognome) e Marone (il richiamo alla casata, ossia come dire Carlo Gonzaga {del ramo di} Nevers) rivelava, nella consuetudine romana durante l'ultimo secolo della Repubblica, un buon grado sociale. 



Sulla scorta di queste considerazioni, un filologo tedesco non si perita di affermare che la famiglia di Virgilio apparteneva all'aristocrazia locale. Va anche osservato che Maro era termine di origina etrusca da "maru" con il quale, pare, veniva designata una casta sacerdotale o di magistratura; Virgilio vanta le sue radici etrusche (v.Eneide, X, 203). Un'altra osservazione interessa il Magio, con cui il padre di Virgilio avrebbe lavorato e di cui sposò la figlia.

E qui vi rimando al prossimo POST che altrimenti è troppa roba da leggere tutta insieme.

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