Continuando a parlare di letture giovanili eccovi una nuova proposta, piacevolissima anche per gli adulti. Adattissima ad essere raccontata a voce alta, quasi recitata, più che letta (a nostro parere). Anche in questo caso abbiamo scelto un "paragrafo" dove i protagonisti sono amici.
Le avventure di Tom Sawyer.
di MARK TWAIN.
Il cuore di Tom anelava alla libertà, o almeno a qualcosa di interessante da fare per ingannare il tempo interminabile. Infilò la mano in tasca e la faccia gli si illuminò di un bagliore di gratitudine che era qualcosa di simile a una preghiera, sebbene lui non lo sapesse. Poi, furtivamente, la scatoletta delle capsule saltò fuori. Egli liberò la zecca e la posò sul banco lungo e piatto. In quel momento, probabilmente, anche l'insetto, dilagò una gratitudine equivalente alla preghiera, ma si trattava di uno stato d'animo prematuro; infatti, quando la zecca cominciò, esultante, a viaggiare, Tom, servendosi di uno spillo, la costrinse a girarsi dall'altra parte e a seguire la direzione opposta.
L'amico del cuore di Tom, che gli sedeva accanto, stava soffrendo né più né meno come lui, e all'istante, si interessò profondamente e con gratitudine, a quello spasso. Questo amico del cuore si chiamava Joe Harper. I ragazzi restavano amici per la pelle durante tutta la settimana e diventavano accaniti nemici il sabato. Joe tolse uno spillo dal risvolto della giacchetta e cominciò a dare man forte nel far fare podismo alla prigioniera. Il divertimento diventava di attimo in attimo più interessante. Ben presto Tom disse che si stavano ostacolando a vicenda, per cui nessuno dei due sfruttava appieno la zecca. Pertanto, mise sul banco la lavagnetta di Joe e vi tracciò una linea nel mezzo, dall'alto in basso.
-E ora- soggiunse -finché resterà dalla tua parte potrai pungolarla tu, ed io la lascerò in pace; ma, se la lascerai scappare e passare dalla mia parte, mi occuperò soltanto io di lei finché riuscirò a impedirle di attraversare il confine.
- D' accordo, forza... falla partire tu.